Ferrari: i dazi di Trump? Pronte le contromisure
Maranello si prepara ad intervenire per mitigare gli impatti dei dazi

Trump ha promesso dazi per le auto europee come parte della sua guerra commerciale. Ferrari si sta preparando ad affrontare l'incertezza commerciale legata alle nuove tariffe doganali che il Presidente degli Stati Uniti vorrebbe istituire sulle auto importate dal Vecchio Continente. Benedetto Vigna, amministratore delegato del Cavallino Rampante ha confermato che la sua azienda ha già predisposto delle precise strategie pensate per mitigare l’impatto di un eventuale aumento delle tariffe doganali.
PRONTE LE CONTROMISURE
Questo è quanto ha raccontato Vigna durante il Converge Live organizzato dalla CNBC a Singapore. L'AD di Maranello non è voluto entrare nei dettagli delle contromisure che la sua azienda ha pensato ad adottare nel caso i dazi venissero effettivamente istituiti. Prima, attenderanno che il valore esatto della tariffa venga ufficializzato. In passato, ricordiamo, si parlava del 25%.
Stiamo osservando cosa accadrà nel prossimo mese, nelle prossime settimane. Siamo sulla stessa barca in termini di dazi.
LA POSIZIONE DELLA FERRARI
Se davvero i dazi sulle auto europee arriveranno, potranno avere impatti pesanti per alcuni costruttori. Ferrari, però, da un certo punto di vista si trova in una posizione avvantaggiata. Vero è che sarebbe colpita dalle nuove tariffe doganali al pari delle altre case automobilistiche ma va pure detto che da un certo punto di vista i machi del lusso sono meno "esposti". I clienti che già normalmente pagano cifre importanti per acquistare le vetture potrebbero avere meno problemi in caso di aumenti dei prezzi. In ogni caso, Maranello avrebbe già pensato a delle contromisure.