Ferrari: i ricavi nel secondo trimestre calano ma il bilancio rimane in utile
Gli effetti della crisi portata dalla pandemia si sono fatti sentire anche sulla seconda trimestrale della Ferrari: le consegne totali sono dimezzate rispetto all'anno precedente.

Gli effetti della pandemia si sono fatti sentire anche sulla seconda trimestrale della Ferrari. Da aprile a giugno le vetture consegnate sono state 1.389, con un calo di 1.282 unità o del 48,0% rispetto allo stesso periodo del 2019. Le vendite dei modelli a 8 cilindri (V8) sono diminuite del 49,4%, mentre quelle delle autovetture a 12 cilindri (V12) hanno registrato una flessione del 42,9%. Guardando i numeri dal punto di vista dei mercati, la regione EMEA e le Americhe hanno subito un calo, rispettivamente, del 40,9% e del 52,6%, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno riportato una forte diminuzione, mentre la regione Resto dell’APAC ha registrato una flessione del 27,9%.
A seguito di questi numeri negativi, sono diminuiti del 42,6% i ricavi del secondo trimestre del 2020 pari a 571 milioni di euro di cui 450 milioni di euro derivanti da Automobili e parti di ricambio. In calo del 60% (20 milioni di euro) i ricavi dei Motori, soprattutto a causa della flessione delle consegne a Maserati. I ricavi da Sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio sono scesi a 83 milioni di euro.
Da tutto questo ne consegue che il margine operativo lordo è sceso a 124 milioni di euro dai 319 milioni di euro del 2019. L'utile operativo registrato in questo secondo trimestre del 2020 è stato pari a 23 milioni di euro. Gli oneri finanziari sono cresciuti di 2 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente arrivando a 11 milioni di euro. L’utile netto per il periodo in esame è stato pari a 9 milioni di euro, rispetto ai 184 milioni di euro del 2019.
L'indebitamento industriale netto al 30 giugno 2020 è stato pari a 776 milioni di euro, rispetto a 401 milioni di euro al 31 marzo 2020. Al 30 giugno 2020 la liquidità complessiva disponibile era pari a 1.812 milioni di euro (1.230 milioni di euro al 31 marzo 2020). Per quanto riguarda il futuro, la Società ha rivisto le prospettive per l’intero anno 2020. Questa decisione riflette le previsioni aggiornate dell’impatto della pandemia sulla catena di fornitura e il conseguente ritardo nella produzione della SF90 Stradale.