
09 Settembre 2021
08 Luglio 2021 95
Nessuno si attendeva che durante l'evento EV Day di Stellantis il CEO Carlos Tavares annunciasse qualcosa per quanto riguarda il progetto della Gigafactory in Italia visto che le trattative sembravano ancora in corso. Invece, proprio all'inizio dell'evento, Tavares ha comunicato che è stato trovato un accordo con il Governo italiano per la fabbrica dedicata alla batterie per le auto elettriche che sarà realizzata a Termoli. Adesso che il progetto è stato ufficializzato sicuramente presto se ne saprà molto di più.
Durante l'EV Day non si è parlato solo di questo, ma anche della strategia di elettrificazione del nuovo Gruppo. Una parte importante di questa strategia riguarderà, ovviamente, la costruzione di 5 Gigafactory che permetteranno di disporre di un'adeguata fornitura di batterie. Vediamo tutti i principali dettagli.
Il cliente è sempre la massima priorità di Stellantis e il nostro impegno, con questo piano di investimento da oltre 30 miliardi di euro, è di offrire veicoli iconici con caratteristiche di prestazioni, funzionalità, stile, comfort e autonomia elettrica capaci di integrarsi perfettamente nella vita di ogni giorno. La strategia che oggi abbiamo definito assegna la giusta quota di investimenti alle tecnologie necessarie per arrivare sul mercato al momento giusto, facendo sì che Stellantis possa rafforzare la libertà di movimento nel modo più efficiente, economico e sostenibile.
Dunque, il Gruppo intende investire 30 miliardi di euro entro il 2025 nell’elettrificazione e nel software. Stellantis punta a diventare uno dei leader del mercato dei veicoli a basse emissioni (LEV). L’obiettivo è che i LEV arrivino a rappresentare oltre il 70% delle vendite in Europa e più del 40% di quelle negli Stati Uniti entro il 2030.
L’azienda prevede di assicurarsi oltre 130 GWh di capacità di produzione di celle entro il 2025 e oltre 260 GWh (90 GWh in America e 170 GWh in Europa) entro il 2030 attraverso le sue 5 Gigafactory (3 già annunciate).
Stellantis ha firmato un Memorandum d’Intesa (MOU) con due partner attivi nell'estrazione di litio geotermico dalle brine in Nord America e in Europa per assicurarsi un approvvigionamento sostenibile di litio.
Il Gruppo lavorerà per abbassare il costo dei pacchi batteria di oltre il 40% entro il 2024 e di un ulteriore 20% o più entro il 2030. Grazie alla riduzione dei costi in diversi settori, il Gruppo si aspetta che il costo totale di proprietà delle elettriche sia equivalente a quello dei veicoli con motore a combustione interna entro il 2026.
Durante l'evento si è parlato anche del futuro dei marchi che è legato strettamente all'elettrificazione. Ci sono stati diversi annunci molto interessanti. Partiamo da Opel che dal 2028 offrirà una gamma di vetture in Europa totalmente elettrica. Inoltre, entro la metà del decennio lancerà l'inedita Manta E.
Anche Dodge abbraccia l'elettrico e punta a realizzare muscle car elettriche che mantengano il DNA tipico del marchio americano. La prima vettura a batteria arriverà nel 2024. C'è poi Peugeot che punta al 2025 ad offrire una gamma di auto in Europa completamente elettrificata. La trasformazione riguarderà ovviamente anche RAM. Nel 2024 arriverà il primo modello elettrico. Si è passati poi a parlare di Fiat. In realtà in questo caso non ci sono grandi sorprese visto che già sapevamo che dal 2030 diventerà un marchio solo elettrico. E non manca nemmeno un breve filmato sulla Centoventi che viene descritta come un esempio di un'elettrica accessibile (dovrebbe arrivare entro il 2024). Sempre nel 2024 Abarth diventerà un marchio solo elettrico.
Per quanto riguarda il marchio Jeep, entro il 2025 ci saranno modelli elettrici in ogni segmento, anche in quello della Wagoneer. Nel breve filmato dedicato alla Jeep è stata annunciata anche la nuova Grand Cherokee 4xe. Non sono state fornite informazioni su tutti i marchi ma appare chiaro che la strada è segnata per ognuno di loro.
Stellantis evidenzia che dal 2024 Alfa Romeo "diventerà" Alfa e-Romeo. Un "cambio di nome", uno slogan in realtà, che ha fatto discutere molto i sostenitori di questo marchio ma che riflette perfettamente la nuova strategia del Gruppo automobilistico. Il nome utilizzato è infatti un riferimento al fatto che nel 2024 debutterà il primo modello a batteria del marchio italiano che, come noto, sarà un B-SUV.
Non ci sarà conunque, alcun cambio di nome vero e proprio come é stato poi sottolineato da Stellantis a Quattroruote. Si è trattata solo di una scelta funzionale per evidenziare il cambio del marchio verso l'era dell'elettrificazione. Una scelta che sicuramente ha avuto un grande impatto tra i fan di Alfa.
Questa rivoluzione nel segno dell'elettrico si potrà attuare solamente grazie alle nuove 4 piattaforme che Stellantis ha progettato e che utilizzeranno batteria con capacità compresa tra 37 ed oltre 200 kWh.
Le piattaforme sono progettate con un alto livello di flessibilità (lunghezza e larghezza) e condivisione dei componenti, creando economie di scala con cui ogni piattaforma potrà supportare fino a due milioni di unità ogni anno.
La propulsione sarà affidata ad una famiglia di tre moduli di azionamento elettrico (EDM) che uniranno motore, cambio e inverter. Questi EDM, compatti e flessibili, sono facilmente scalabili e possono essere configurati per la trazione anteriore, posteriore, integrale e 4xe.
C'è anche un accenno alla capacità di ricarica dei futuri modelli, aspetto importante per tutte le elettriche. Stellantis fa sapere che le sue vetture potranno recuperare sino a 32 km di autonomia al minuto. Il Gruppo si occuperà anche di offrire ai clienti un ecosistema di servizi legati alla ricarica.
Stellantis offrirà una gamma completa di soluzioni per clienti privati, aziende e flotte dirette a semplificare la gestione dei veicoli agli acquirenti. Le proposte comprenderanno offerte di ricarica intelligente per l’uso quotidiano basate su fonti di energia sostenibili, che sfrutteranno le partnership esistenti per ampliare le opzioni di ricarica e accelerare l’uso delle smart grid. L'azienda intende inoltre rispondere alle esigenze delle diverse fasce di clienti supportando lo sviluppo di reti di ricarica rapida in tutta Europa, fondate su un Memorandum d’Intesa (MOU) siglato tra Free2Move eSolutions ed Engie EPS. L’intenzione è quella di replicare il modello di business di Free2Move eSolutions per il mercato nordamericano.
Powertrain e piattaforme supporteranno gli aggiornamenti OTA e quindi le auto saranno migliorate nel corso del tempo.
C'è stato spazio per parlare brevemente anche degli accumulatori. Stellantis fa sapere che offrirà configurazioni differenti in base al tipo di vettura. Per esempio, veicoli commerciali e vetture ad alte prestazioni potranno contare su pacchi batteria ad alta densità energetica. Per il 2024 si punterà ad utilizzare due tipologie di accumulatori: un’opzione ad alta densità energetica e un’alternativa priva di nichel e cobalto.
Dal 2026, invece, dovrebbe arrivare la tecnologia allo stato solido. Il Gruppo fa poi sapere di aver creato una serie di joint venture per lo sviluppo di varie tecnologie tra cui inverter, battery management, i cockpit digitali e i servizi connessi personalizzati. Al riguardo, si ricorda la joint venture annunciata di recente creata con Foxconn dedicata proprio allo sviluppo dei cockpit digitali connessi.
Stellantis sta lavorando anche ad un programma di riciclo. Ci saranno delle strutture adibite ad offrire agli accumulatori una seconda vita, magari all'interno delle soluzioni di accumulo. Una volta che le batterie avranno terminato la loro vita utile, saranno riciclate per recuperare le materie prime che potranno essere riutilizzare per produrre nuovi accumulatori.
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Commenti
Si parla di investimento sull'elettrico puro e elettrificazione....non di Fabbrica Italia.
Per questo nel 2018 Marchionne disse 9 miliardi....
Durante l'EV Day non si è parlato solo di questo, ma anche della strategia di elettrificazione del nuovo Gruppo.
Troppa fretta di scrivere...
La slide incriminata riporta i claim pubblicitari di tutti i marchi ....
Quello di sicuro!!
A Termoli producono solo motori endotermici perciò le cose sono due
- riconversione
- chiusura
Hanno deciso di riconvertire.....
Ne annuncio 9.... Marchionne.
Mi risulta che lo stabilimento di Termoli sia stato appena rinnovato per produrre i motori Firefly. Suppongo quindi che faranno uno stabilimento totalmente nuovo.
Useranno quanto hanno già in casa.....
Fino alle nuove generazioni i modelli ex FCA usano .....la banca organi FCA quindi il tuo discorso si perde nel niente.
Come detto le piattaforme STLA saranno STELLANTIS e non solo ex PSA....
STLA MINI....FIAT 500
STLA SMALL....PSA
STLA MEDIUM..PSA
STLA LARGE ...GIORGIO
STLA FRAME.JEEP/RAM
Come vedi quanto arriverà sarà derivato da quanto hanno in casa adesso.
Spero scelgano il meglio.
Mea culpa mi sono confuso con i nomi. Comunque a l'attuale stabilimento di Termoli di FCA sarà la probabile base di partenza per questa gigafactory
Le STLA sono nuove piattaforme STELLANTIS solo EV che arriveranno dal 2024.
PSA e FCA non esistono più!!!
Lo stabilimento della VM è a CENTO in provincia di Ferrara e produce solo motori Diesel e marini....
non a TERMOLI.
Lancia fino al 1969..... quando ancora non era FIAT.....produceva auto dalla tecnica sopraffina, rifinite come le premium ma è riuscita a fallire!
Gli Agnelli la acquistarono per una lira, sono riusciti a fare riscoprire la sua anima sportiva, l'hanno portata ad avere le sue migliori performance di vendita.....per poi portarsela dietro nel baratro di fine anno 90.
Leggere un po' della sua storia non sarebbe male....
Tesla nelle sue gigafactory ci fa batterie, auto (dal casting alla lavorazione all'assemblaggio), solar roof...
Il futuro e' elettrico ..
Allora, se parliamo di mito, posso anche darti ragione, ma di sicuro il marchio ci puntava, COSÍ COME HA SEMPRE AVUTO ANCHE UN'ANIMA SPORTIVA, e ha prodotto ammiraglie per decenni, quindi non é corretto dire che é un qualcosa di introdotto da fiat.
Lo sapevo che avresti detto così, ma il ‘mito’ di quelle auto è nato in epoca più recente. la notorietà mondiale Lancia l’ha avuta per lo sport. Autelia e Flaminia le conoscono solo gli italiani e sono state considerate eleganti più in epoca recente che prima.
Non mi pare che la Aurelia e la Flaminia fossero sotto fiat.
Peccato che quella delle berline premium sia un anima inventata da quei geni della Fiat, Lancia era un marchio sportivo. Infatti Guido Nicheli in sapore di mare dice: mi faccio l’Alfa o la Lancia?
No, saranno SUV premium fighettosi elettrici.
Salvano l'altra anima di Lancia, quella delle berline premium, non quella sportiva da dominatrice dei Rally.
Un piano di rilancio che fa ben sperare sarebbe Delta integrale ,Fulvia e Stratos con motori termici. Non mi pare sua questo il caso.
Semplicemente l'ad di Stellantis ha voluto usare un modo dire per veicolare l'idea che Alfa Romeo diventerà un marchio solo elettrico.
Per il 2025 probabilmente metà dei loro marchi saranno morti. Produrranno solo per Peugeot.
Prima crei la pretesa strampalata e fuori tecnica, economia ed intelligenza poi devi pagare per convincere qualcuno a reggere il gioco...
Mica dico che solo l'Italia è in mano a totali i... (in fondo il contratto firmato senza leggere, non lo ha fatto un'italiana)
Quello che deve aprire a Scarmagno (peraltro girano rendering di stabilimenti futuristici quando a Scarmagno i capannoni già ci sono e sono ben diversi) ha gli stessi soldi da investire che potremmo tirare su qui con una colletta
Condivido in pieno, e aggiungerei anche powertrain. Come abbiamo fatto senza powertrain per decenni? La realtà è che siamo un popolo di piccoli paesani che spera di darsi un tono utilizzando paroloni senza senso invece di svilupparsi con orgoglio, competenza e consapevolezza di se’
E' un termine utilizzato per identificare una fabbrica di grandi dimensioni (che può fare qualunque cosa) ottimizzata per le economie di scala su grandi volumi produttivi. NB. solitamente questo comprende anche un alto grado di automazione.
Poi il termine è abusato e lo mettono ovunque, ma inizialmente aveva quella accezione.
come accade in ogni Paese che vuole investire ... non ci lamentiamo poi se in Italia non vengono grosse multinazionali
il futuro è elettrico
c è un piano di rilancio che fa ben sperare
ottima notizia, non sentire più in giro le chiassose Abarth sarà un piacere.
Non dimentichiamoci anche che FCA ha già un impianto decisamente importante a Termoli per la produzione di motori (VM), che probabilmente verrà convertito / ampliato per le batterie
Lancia?
Alfa Romeo, quell'azienda che prima la stavano facendo emergere con Giulia e Stelvio e servivano soll 2-3 modelli in più per dominare il mercato, ed ora è E-ROMEO.
Che pena..
30 ce li mette Stellantis, ok, ma noi quanti ne buttiamo?
Speriamo sia vero, ma su Italvolt sono nettamente più i dubbi che le certezze
si l'alfetta prima serie consumava, ma aveva uno splendido 1800. poi con la crisi petrolifera l'hanno addolcito ed allungato i rapporti. consumava meno. Sarà per questo che i collezionisti cercano sempre le alfette prima serie del 72 - 73 e quelle successive sono meno gettonate.
Le terre rare arrivano dalla Cina o comunque da Suez.
Se mettevano la fabbrica in Piemonte avrebbero dovuto portare le materie in Piemonte e poi riportare gran parte delle batterie al sud per montarle sulle auto. Non avrebbe avuto nessun senso economico né ecologico.
Invece fermandosi a Termoli il tragitto è lineare. La merce sbarca in un porto a sud di Termoli, poi assemblano, e poi proseguono col prodotto finito verso Modena, Torino e altre zone dove ci sono produzioni di auto.
Le fabbriche di batterie non creano molto lavoro. Il numero che hai scritto, non so dove lo hai letto, mi sembra molto fantasioso.
Dopo gli insulti che si saranno presi ovunque avranno già fatto marcia indietro
No, quel termine se lo è inventato Tesla. Poi cosa ci fai mi interessa poco. È il concetto. Si sta abusando di un nome che non è il suo. Un po come "googlare" è diventato sinonimo di ricerca. Solo che questo è ancora peggio.
O è errato l'articolo o hanno parecchia confusione in testa
Posto che tutte le parole sono inventate, una Gigafactory tende ad avere all'interno l'intera linea produttiva, l'area di stoccaggio e produce anche prodotti che non c'entrano niente con l'automotive. Non solo batterie.
Alfa Romeo è un marchio italiano e "Alfa e-Romeo" è grammaticalmente orribile.
In realtà la precisazione è arrivata dopo. Durante la presentazione un pó tutti avevano pensato che ci fosse davvero il "cambio". Poi la cosa è stata chiarita.
BASTA CON STO GIGAFACTORY! È una fabbrica di batterie per la miseria!
Non ci sarà nessun cambio di nome, c'è scritto poche righe più sotto.
A tutti gli strilloni che si sono fermati ad Alfa e-Romeno..
Quattro righe dopo: "Non ci sarà conunque, alcun cambio di nome vero e proprio.."
Cos'è il diesel? Ne ho sentito parlare
Non era Giulietta?
Codogno?