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Stellantis, bufera sulla buonuscita milionaria di Tavares: la protesta

Stellantis sotto accusa: 23,1 milioni per Tavares e la protesta degli investitori

Stellantis, bufera sulla buonuscita milionaria di Tavares: la protesta
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Mario Brambilla
Mario Brambilla
Pubblicato il 15 apr 2025

Il pacchetto retributivo da 23,1 milioni di euro destinato all’ex amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, ha scatenato una dura opposizione tra gli investitori istituzionali, che chiedono conto delle prestazioni del gruppo automobilistico in un anno segnato da vendite in calo, tensioni sindacali e risultati deludenti. L’assemblea generale degli azionisti, convocata per il 15 aprile, si preannuncia tesa, con diversi attori di peso pronti a votare contro la relazione sulla remunerazione proposta dal consiglio.

Allianz Global Investors e società di consulenza sul voto come Proxinvest hanno esplicitamente invitato gli azionisti a respingere il piano retributivo che prevede, oltre allo stipendio per il 2024, anche circa 12 milioni di euro tra bonus e indennità di fine rapporto per Tavares, uscito dall’azienda a dicembre. La critica principale riguarda l’adeguatezza della cifra alla luce di un contesto aziendale giudicato difficile: negli Stati Uniti le consegne sono crollate del 20% nel primo trimestre, mentre in Europa si registrano ritardi nei lanci dei nuovi modelli. A peggiorare il quadro, le frizioni con governi, concessionari e rappresentanze sindacali.

CHI DOPO?

Non è ammissibile che venga riconosciuta una buonuscita così cospicua a un dirigente che ha lasciato l’azienda in difficoltà”, ha dichiarato Charles Pinel, CEO di Proxinvest. Stellantis, al momento, non ha rilasciato commenti ufficiali sulla vicenda, e lo stesso Tavares non ha risposto alle richieste di chiarimenti.

La governance del gruppo è sotto osservazione, anche perché Stellantis, al momento guidata ad interim dal presidente John Elkann, non ha ancora annunciato un successore per il ruolo di CEO. Le prospettive per il 2025 restano incerte: l’azienda prevede una redditività modesta e non ha aggiornato le proprie previsioni, anche a causa dell’instabilità generata dalle recenti manovre politiche statunitensi.

CHE CAOS!

Da tempo le remunerazioni di Tavares sono finite nel mirino: nel 2023 il suo compenso ha toccato i 36,5 milioni di euro, generando già allora reazioni negative. Tre anni fa, una proposta simile fu bocciata da un voto non vincolante degli azionisti.

Institutional Shareholder Services ha criticato anche una proposta per l’aumento degli incentivi a lungo termine per i dirigenti, giudicando eccessiva la generosità del gruppo. Dubbi anche sulla rinomina di membri del consiglio, tra cui Fiona Clare Cicconi, dirigente Google e rappresentante dei lavoratori in Stellantis dal 2021. Secondo Proxinvest, non dovrebbe ricoprire il ruolo non essendo alle dipendenze dirette della società.

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