Dazi auto di Trump, i primi effetti: Stellantis licenzia temporaneamente 900 dipendenti
Stellantis ha fermato momentaneamente anche la produzione in due stabilimenti

I dazi del 25% su tutte le auto costruite al di fuori degli Stati Uniti che il presidente americano Donald Trump ha voluto istituire, hanno iniziato a produrre le prime conseguenze. Ovviamente non parliamo certamente di effetti positivi perché si sapeva che ci sarebbero stati problemi per le case automobilistiche. L'annuncio riguarda Stellantis che ha fatto sapere che dovrà licenziare temporaneamente 900 dipendenti in cinque stabilimenti negli Stati Uniti. Inoltre, ha sospeso momentaneamente le attività di produzione in uno stabilimento di assemblaggio in Messico e in uno in Canada.
LE PRIME CONSEGUENZE DEI DAZI PER STELLANTIS
Insomma, i dazi che ha voluto Trump iniziano a produrre le prime conseguenze andando a colpire direttamente i cittadini americani. Più nello specifico, con l'istituzione delle nuove tariffe doganali, Stellantis ha la necessità di doversi riorganizzare. Tra le azioni immediate c'è la sospensione temporanea della produzione in alcuni stabilimenti di assemblaggio canadesi e messicani, che si ripercuoterà su alcuni degli impianti di produzione e stampaggio statunitensi che supportano tali attività.
La fabbrica di Windsor (Canada), dove vengono prodotti i minivan Chrysler Pacifica e Voyager e la Dodge Charger Daytona, sarà chiusa per due settimane, mentre quella di Toluca in Messico, dove vengono prodotte la Jeep Compass e la Jeep Wagoneer S, sarà chiusa per tutto il mese di aprile. Queste chiusure hanno prodotto un affetto domino su cinque impianti statunitensi dedicati alla produzione di motori e trasmissioni, tra le altre cose. Da qui la decisione di licenziare momentaneamente 900 dipendenti.
Una scelta che non è piaciuta alla United Auto Workers, che ha commentato:
Stellantis continua a giocare con le vite dei lavoratori. Come abbiamo dimostrato più e più volte, hanno i soldi, la capacità, il prodotto e la forza lavoro per impiegare migliaia di altri membri della UAW in Michigan, Indiana e oltre. Questi licenziamenti sono una scelta completamente inutile che l'azienda sta facendo.
Da parte sua, Stellantis continuerà a valutare gli effetti dei dazi recentemente annunciati dagli Stati Uniti sui veicoli importati e continuerà a confrontarsi con l'amministrazione americana su questi cambiamenti.
TEMPORANEAMENTE?
Davvero solo temporaneamente? In ogni caso, da tempo le case automobilistiche avevano avvisato Trump dei problemi che sarebbero potuti derivare anche per gli americani dall'entrata in vigore dei dazi sulla auto. Forse questi licenziamenti sono davvero provvisori ma ancora più importante sarà capire cosa succederà poi, e cioè quanto tempo impiegheranno le case automobilistiche ad adattarsi al nuovo scenario. Riorganizzarsi non sarà certamente facile e potrebbe avere un costo non indifferente.