Stellantis, i sindacati: interrotta la trattativa sulla gigafactory di Termoli
Della gigafactory di Termoli ne ne tornerà a discutere a fine anno; preoccupazione sul futuro di questo importante progetto

Alcuni giorni fa era emerso che ACC (Automotive Cells Company), la joint venture fra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies che si occupa della produzione di batterie, aveva annunciato di voler mettere in pausa i progetti per la realizzazione di due gigafactory in Europa, tra cui quella di Termoli.
Sul progetto italiano ci sono, adesso, alcune novità importanti visto che nella giornata di ieri si è tenuto un incontro presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy dove si è discusso proprio del futuro di Termoli. Dalla riunione è arrivata la conferma che il progetto della gigafactory di Termoli è stato al momento sospeso. Inoltre, sono state interrotte le trattative con i sindacati sull’accordo per il trasferimento degli addetti che oggi lavorano sui motori tradizionali, al futuro impianto.
Stando a quanto emerso, della gigafactory di Termoli se ne tornerà a discutere solo a fine anno.
LA PREOCCUPAZIONE DEI SINDACATI
Il risultato dell'incontro non è ovviamente piaciuto ai sindacati visto che secondo il progetto originale, l'inizio della costruzione del nuovo impianto era imminente. Sito per cui è previsto un investimento di 2,3-2,4 miliardi e l’impiego di 2 mila addetti. In una nota congiunta, Fim-Fiom-Uilm-Fismic-Uglm-Aqcfr hanno espresso tutta la loro preoccupazione per un progetto su cui oggi non ci sono certezze.
Dall’atteggiamento assai sfuggente tenuto oggi da ACC al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si evince che il progetto di costruzione della gigafactory a Termoli non è semplicemente rinviato di qualche mese, ma sospeso almeno fino alla fine dell’anno senza alcuna certezza per il futuro. È questa una situazione che come sindacati non possiamo accettare e per cui abbiamo chiesto a Governo e Regione Molise di intraprendere un'azione comune finalizzata ad ottenere chiarezza da ACC e dalla stessa Stellantis. ACC si è detta indisponibile difatti a portare avanti qualsiasi discussione fino a fine anno e di conseguenza ha interrotto il negoziato che pareva fino a poche settimane prossimo ad una intesa.
Il motivi dello stop al progetto? I sindacati evidenziano che l'azienda parla di un rallentamento della domanda di veicoli elettrici e della necessità di un aggiornamento tecnologico sulle batterie da produrre.
Di fronte a ciò chiediamo innanzitutto al Governo di aiutarci a forzare la mano su ACC, affinché sveli le sue strategie, anche perché sono in ballo quasi quattrocento milioni di incentivi pubblici. Al contempo chiediamo a Stellantis di assumersi fino in fondo le sue responsabilità, di chiarire quali motori produrrà a Termoli e per quanti anni, giacché non ci possono bastare rassicurazioni di principio come quelle oggi ricevute non corroborate da precise assegnazioni produttive. Inoltre chiediamo a Stellantis di assumersi le sue responsabilità anche verso ACC, di cui al contempo è sia il principale azionista sia il principale cliente. Il Mimit parla di rincontrarci a settembre, ma per noi Termoli è uno degli stabilimenti su cui fare chiarezza al tavolo generale dell’automotive che ci aspettiamo venga assunto dalla Presidenza del Consiglio nelle prossime settimane.
CAMBIO DI TECNOLOGIA
Il ministero delle Imprese e del Made in Italy condivide le preoccupazioni dei sindacati e sollecita l'azienda a definire tempi certi per la realizzazione del progetto e chiede precise garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali sugli stabilimenti produttivi di Stellantis in Molise.
Nel corso della riunione, Stellantis ha comunque ricordato l'importanza dello stabilimento di Termoli e di voler potenziare presso questo sito la produzione di componenti per motori termici vista la decisione di sviluppare la nuova Fiat 500 ibrida e di prolungare la vita della Fiat Panda.
E sul cambio della tecnologia delle batterie che ACC intende produrre a Termoli (si parla di batterie a basso costo, probabilmente LFP), il ministero ha aggiunto che si riserva di valutare le modifiche chieste da ACC per Termoli. Il progetto della gigafactory, infatti, era già stato approvato nella programmazione del Pnrr.
Dunque, si valuterà, anche di concerto con la Commissione Europea, se le modifiche siano compatibili con tempi e modalità del finanziamento stanziato.