Tavares avverte l'Europa: auto elettriche ancora dipendenti dagli incentivi
L'andamento del mercato tedesco è emblematico.
I numeri sulle immatricolazioni europee a gennaio 2023 hanno fornito l'assist a Carlos Tavares per stimolare l'Europa sulla necessità di incentivi a supporto della transizione all'elettrico resa obbligatoria per legge. La dinamica osservata in Germania, secondo il CEO di Stellantis, è emblematica su ciò che chiede e serve al mercato.
A gennaio le immatricolazioni di auto elettriche sono andate su del 22,9% in Europa, ma tra i pochi mercati ad aver limitato la percentuale, oltre l'Italia, c'era anche la Germania, dove il governo Scholz, di cui fanno parte anche i Verdi, ha tagliato gli incentivi alle elettriche. Insomma, le vendite delle auto a batteria sono fortemente dipendenti dagli incentivi, senza vanno in crisi.
Quindi Tavares in occasione della presentazione dei risultati dell'esercizio 2022 del gruppo Stellantis ha condiviso le sue preoccupazioni, avvertendo i legislatori che le elettriche rischiano di essere troppo costose per il ceto medio. In altre parole: stop alle endotermiche e dal 2035 solo vetture a zero emissioni? Va bene, ma devono esserci le condizioni affinché la gente possa permettersi l'acquisto di un'auto. "Se senza incentivi le auto elettriche sono ancora troppo costose per la classe media, oggi come oggi l'elettrificazione non è accessibile", ha detto Tavares, anche se il punto è "quanto velocemente riusciremo a ridurre i costi per vendere le auto a batteria anche senza incentivi".
Incentivi che dovrebbero riuscire ad attrarre non solo il consumatore, ma anche le aziende stesse. Oltreoceano l'Inflation Reduction Act con i suoi 400 miliardi di dollari per la transizione verde attrae pure aziende europee e porta a un pareggio di fatto tra i costi di un'auto termica e quelli di una elettrica, mentre l'Europa non ha ancora nulla di simile. Il CEO ha dedicato un passaggio anche lo standard Euro 7 che entrerà in vigore nel luglio 2025, altra misura che a suo dire rischia di fiaccare ulteriormente un mercato che davanti ha già tempi duri: è sostanzialmente inutile, perché alza i costi a fronte di benefici minimi o nulli per ambiente e salute.
Abbiamo una sfida evidente sui costi – ha spiegato Tavares. Quelli in eccesso dovranno essere assorbiti, altrimenti il mercato si ridurrà e così le compagnie. La prospettiva in termini di ricadute occupazionali non sarebbe buona. [Serve] ottimizzare ogni possibile aspetto per mettere la tecnologia alla portata dei cittadini: una tecnologia pulita, sicura e accessibile. Noi ci prendiamo la responsabilità di adattarci a questo mondo che è stato deciso dai cittadini. Nel 2022 abbiamo dimostrato di poter affrontare il cambiamento.