Qiantu reincarna la prima Smart: stessa formula, ma più sportiva ed elettrica
Si chiama Qiantu K20, pesa meno di 800 kg, va forte e costa l'equivalente di 12 mila euro.
Il concetto alla base della nuova Qiantu K20 sembra essere quello della prima Smart Fortwo, la W450 del 1998. I punti di contatto tra i due progetti non sono pochi: due posti secchi, un look chiaramente rivolto al pubblico più giovane – tecnologico ma allo stesso tempo simpatico grazie alla carrozzeria bi color -, e un peso il più ridotto possibile, circa 100 kg in più sulla bilancia nonostante le batterie e le dimensioni, metro alla mano, nettamente più generose.
La Qiantu K20 è una coupé sportiva compatta: 3,71 metri in lunghezza, 1,62 m in larghezza, 1,26 m in altezza e appena 780 kg di peso, con un passo di 2,33 metri. Nei due assi ci sono altrettanti motori elettrici, che insieme smistano i 160 kW o 218 CV sulle quattro ruote e offrono una coppia di 290 Nm. Valori che consentono alla K20 di toccare i 100 km/h da fermo in appena 4,7 secondi.
Peccato che di informazioni di natura tecnica non ce ne siano molte, perché sarebbe stato interessante ad esempio conoscere la capacità delle batterie. Qiantu dichiara un'autonomia massima di 500 km per il modello long range con un solo motore elettrico, ma il ciclo di omologazione in Cina è meno severo di quello europeo, per cui il valore della strada percorribile con un pieno di energia elettrica nel ciclo WLTP potrebbe e dovrebbe essere inferiore. Quanto, tuttavia, è impossibile dirlo.
Comunque gli elementi per sovvertire il destino infelice della prima auto a marchio Qiantu – la K50 del 2016, andata fuori produzione nel 2020 dopo poche centinaia di unità prodotte – sembrano esserci tutti, prezzo incluso. Durante il periodo di prevendite iniziale, al cambio attuale bastano poco più di 12 mila euro per portarne una a casa, e anche scegliendo l'allestimento più ricco di tutti si superano di poco i 20 mila euro. Qiantu la proporrà anche in versione con batterie a noleggio, una formula che non ha attecchito in Europa – vedi Renault con la Zoe o la Twizy – ma che in Cina sembra funzionare.