Lilium, accordo storico: i primi 220 taxi volanti elettrici andranno in Brasile
Lilium chiude un accordo storico con la compagnia brasiliana Azul, il sodalizio prevede 220 aerei elettrici e primi voli nel 2025
Dai render alla realtà, l'azienda tedesca Lilium fa sul serio e annuncia di aver chiuso un accordo storico con la compagnia aerea brasiliana Azul, oggetto del sodalizio ben 220 eVTOL (Electric Vertical Takeoff and Landing) che andrebbero a costituire la prima rete di "taxi volanti" al mondo. La startup ha iniziato a far parlare di sé già nel 2015 con i primi finanziamenti ed un velivolo da 5 posti che poi, nel tempo, si è evoluto fino a raggiungere la forma attuale che prevede 6 passeggeri ed 1 pilota.
L'accordo ha fatto saltare sulla sedia gli investitori che hanno finora creduto nel progetto, si tratta infatti di una commessa da circa 1 miliardo di dollari che potrebbe proiettare Lilium verso la vetta di un settore ancora praticamente inesplorato. Stiamo infatti parlando di mezzi completamente elettrici e capaci di decollare e atterrare in verticale, garantire un'autonomia di circa 250 km e velocità massima di 280 km/h.
Una nuova generazione di aerei capaci, potenzialmente, di mandare in pensione i cari e vecchi elicotteri. Non a caso l'accordo è stato chiuso con una compagnia del Brasile, dove i trasporti in elicottero sono diffusissimi e se ne producono tantissimi (pare sia il secondo Paese al mondo). La mancanza di infrastrutture, la pericolosità delle strade e il tasso di criminalità fanno di questo paese sudamericano il posto ideale per una simile evoluzione, tanto che il fondatore della compagnia aerea Azul, David Neeleman, scommette sulle possibili evoluzioni:
Avendo un aereo come quello di Lilium, a una frazione del costo di un elicottero, con molta più sicurezza, pensiamo di poter espandere questo mercato. Pensiamo che il mercato possa essere 10 o 20 o 30 volte più grande di oggi, o anche di più – ha dichiarato Neeleman.
L'obiettivo è partire con i primi voli nel 2025. Il costo di ogni singolo velivolo si aggira attorno i $4 milioni, più $1 milione aggiuntivo ogni anno per il supporto "post-vendita". Non sappiamo se in quest'ultimo sia compreso il cambio delle batterie – realizzate dalla tedesca Customcells – che Lilium stima necessario ogni 4 mesi, con un ciclo di vita del jet che non andrà oltre gli 8 anni.
Non ci sono ulteriori indicazioni al momento, non sappiamo ad esempio quanto potrà costare un futuro trasporto su uno dei mezzi Lilium a disposizione di Azul, con cui stima fino a 25 voli al giorno (da quasi 100 km in media) e ben 10 ore di operatività. Viene da chiedersi quanto saranno rapidi nella ricarica questi pacchi batterie.
A queste e altre domande dovranno certo dare risposta prossimamente, Lilium sta infatti pianificando il debutto sul listino americano del Nasdaq e i competitor reali sono pochi; l'azienda tedesca stima che il settore del Urban Air Mobility (UAM) toccherà un valore di 1,5 – 3 migliaia di miliardi di dollari nel 2040.