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Questo trattore elettrico e autonomo rende più sostenibile l'agricoltura

Monarch sta puntando sull'intelligenza artificiale per rendere più sostenibile il comparto agricolo.

Questo trattore elettrico e autonomo rende più sostenibile l'agricoltura
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Greta Rosa
Greta Rosa
Pubblicato il 13 mag 2021

Al di là dell'oceano una start-up di nome Monarch ha accettato la sfida di rendere più sostenibile e produttivo il settore dell'agricoltura, traghettandolo verso pratiche ad alto grado di innovazione. Quello che propone è un trattore a guida autonoma, completamente elettrico e privo di emissioni di scarico, che verrà commercializzato a partire dalla fine dell'anno a un prezzo di mercato di 50.000 dollari. 

Droni, 5G, sensori, intelligenza artificiale e innovazioni simili sono da alcuni anni il motore della cosiddetta "smart agricolture", o agricoltura di precisione, un comparto in continua crescita che si impegna a ridurre l'utilizzo di pesticidi e di aumentare raccolti e fatturato. Un'agricoltura più digitalizzata porta inevitabilmente con sé un lungo strascico di innovazione destinata ad avere un impatto positivo a lungo termine da molteplici punti di vista e i trattori a guida autonoma svolgono un ruolo centrale in questo comparto. 

Si tratta infatti di veicoli in grado non solo di guidarsi da soli, ma anche di raccogliere dati ed eseguire in autonomia le attività svolte normalmente dagli esseri umani. 

ELETTRICO E AUTONOMO

Il trattore elettrico di Monarch è dedicato ad attività agricole tradizionali come l'aratura, la raccolta e la falciatura ed è alimentato da un propulsore full electric da 70 CV (55 kW) che gli consente di raggiungere un'autonomia di dieci ore, dopo una ricarica di cinque.

Essendo "driver optional", il veicolo può essere anche utilizzato come un trattore tradizionale. Dovendo tuttavia sottostare alle linee guida del Governo federale statunitense in materia di guida autonoma, quando è sprovvisto di conducente il veicolo deve obbligatoriamente essere monitorato a distanza da un operatore in grado di intervenire se necessario. 

SOSTENIBILE

Il co-fondatore e CEO della start-up californiana, Praveen Penmetsa, è convinto che la tecnologia stia plasmando il comparto agricolo e che quest'ultimo sia pronto ad accogliere l'opportunità di trasformazione che essa offre. Penmetsa ha dichiarato a CNN Business i suoi trattori sono in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica medie di 53 tonnellate all'anno. Un dato che, facendo un esempio pratico, equivale all'eliminazione dalla strada di 14 autovetture a benzina. 

I benefici ambientali cui ambiscono i trattori Monarch non riguardano solo la limitazione di sostanze nocive, ma anche degli sprechi e dell'uso di sostanze chimiche. Questo perché il veicolo utilizza i sensori e gli strumenti di imaging per raccogliere e analizzare fino a 240 GB di dati ogni giorno, facendo un vero e proprio screening alla salute e alla possibilità di resa delle piante. 

Monarch non è l'unica realtà ad aver messo la tecnologia della guida autonoma al servizio dell'agricoltura: aziende come Bear Flag, Agrointelli e John Deere hanno progettato trattori elettrici autonomi simili a quelli proposti da Monarch (sebbene quest'ultima sia l'unica società ad averne avviato la commercializzazione). Di recente, la francese Naio Technologies ha sviluppato tre diversi veicoli elettrici robotizzati che rimuovono le erbacce dalle colture a filari senza implicare la presenza umana.

 

 

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