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Enel X, in futuro la ricarica a 600 kW: HDMotori intervista Michele Cecchini

HDMotori ha intervistato Michele Cecchini di Enel X per capire come il mondo del Motorsport elettrico possa influenzare lo sviluppo dei modelli di serie a batteria.

Enel X, in futuro la ricarica a 600 kW: HDMotori intervista Michele Cecchini
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 22 ott 2020

Cosa c'è di meglio che utilizzare il Motorsport per sviluppare e testare soluzioni da riversare poi sulle auto di serie? Con il settore automotive che si sta spostando verso la mobilità elettrica, le competizioni possono essere considerate come un grande laboratorio dove sperimentare in ambienti estremi motori, batterie e le soluzioni di ricarica. E tutto quello che si impara, lo si potrà poi riversare sui futuri prodotti per il mercato di massa.

Di tutto questo, HDMotori ne ha parlato con Michele Cecchini che da alcuni mesi è entrato in Enel X come nuovo "Head of Motorsport unit".

MOTORSPORT

Michele Cecchini ha una lunga storia personale nel mondo del Motorsport visto che ha lavorato con la McLaren come "Head of Electric and Hybrid Business Management", con la Ferrari come "Head of business unit for the programs F1Clienti" e "Project Manager – Hybrid system development – Scuderia Ferrari" e con la BMW.

Spingere la tecnologia al massimo

Michele ci ha parlato delle sue esperienze passate e raccontato di come tutti i costruttori con cui ha lavorato hanno una cosa in comune e cioè uno sviluppo tecnologico estremo. In modi diversi ma tutti spingono la tecnologia al massimo delle possibilità. Esperienze che poi riverserà nel suo nuovo ruolo in Enel X.

Soprattutto Ferrari e McLaren mi hanno fatto vedere nell'ambito Motorsport come portare all'estremo le tecnologie. Cosa c'è di meglio di provare qualcosa in pista per capire il limite delle cose e migliorarle?

Con la maggior parte dei costruttori che stanno investendo nelle piattaforma elettriche, il Motorsport è quindi il luogo migliore per mettere alla frusta le nuove tecnologie e migliorarle. E su questo discorso non si può non aprire una piccola parentesi parlando di Honda che di recente ha annunciato l'addio alla Formula 1 per concentrare le sue energie su progetti legati alla mobilità sostenibile. La casa giapponese ha una lunga storia nel mondo delle competizioni e la domanda che molti si sono fatti è se in futuro non ci possa essere il suo debutto in qualche serie elettrica visti i suoi nuovi propositi. Per Michele Cecchini è ben più di una possibilità.

Honda era entrata in Formula 1 perché pensava che in futuro potesse diventare altro. A questo punto Honda deve "sfogare" il suo sviluppo tecnologico in qualche categoria. Quale? Difficile dirlo oggi. La Formula E è affollata ma si stanno creando altre categorie. Entreranno da qualche parte ma è difficile capire oggi quale.

Motorsport ed Enel X

Enel X è impegnata su più fronti nelle categorie del Motorsport elettrico come la Formula E e la MotoE. L'obiettivo dell'azienda, infatti, è quello di sviluppare tecnologie, sfruttando il mondo delle competizioni, da mettere a disposizione di tutti. Abbiamo quindi chiesto se vedremo Enel X impegnata anche in altri campionati.

Il nostro obiettivo è quello di sviluppare tecnologie nel mondo del Motorsport che porteremo poi nella vita di tutti i giorni. Abbiamo trovato diversi ambiti che ci danno la possibilità di sviluppare queste tecnologie. Sin quando troveremo questi contesti ci mettiamo li, sviluppiamo la tecnologia e poi la portiamo su strada. Ogni gara è uno scontrarsi con i limiti della tecnologia, un modo per migliorarsi.

In Formula E, Enel X si occupa di fornire la tecnologia di ricarica. Un lavoro non semplice in quanto c'è un continuo impegno con i team per capire come gestire l'energia e come trasferirla alle monoposto. Un lavoro su cui hanno acquisito molte competenze ma che deve essere continuamente affinato.

Noi siamo molto bravi a capire come dare energia ai veicoli. Ci interfacciamo al discorso batteria. La complicazione è direttamente proporzionale a quanta energia si vuole trasferire. Con i costruttori si lavora per capire come gestire questa energia, come trasferirla e utilizzarla. L'accumulo di energia e l'interfacciamento è qualcosa su cui lavoriamo tanto.

Le monoposto di Formula E hanno fatto importanti passi avanti dal loro primo debutto in pista. La tecnologia non è, però, ancora del tutto matura visto che ci sono ancora alcune criticità. In particolare, le auto soffrono ogni tanto del problema del surriscaldamento. Per risolverlo, si sta lavorando su più fronti, in particolare a livello della batteria. Ancora una volta, questi test estremi permettono di acquisire quelle competenze che potranno poi essere riversate nelle auto elettriche di serie per migliorare la gestione termica degli accumulatori.

In Formula E c'è uno scambio energetico molto forte con richieste sfidanti di energia. Si lavora per il mantenimento della giusta temperatura degli elementi della batteria. Si progetta, per esempio, il design della batteria per ottimizzare il passaggio del fluido di raffreddamento attorno agli elementi, si sceglie il tipo di fluido giusto e si lavora sullo scambio termico.

L'ottimizzazione dello scambio termico è quello che serve al mondo delle auto di serie, perché, come ci racconta Michele, nei veicoli le batterie devono stare in spazi compatti e non si può andare a contare su qualche altro genere di raffreddamento esterno che andrebbe ad impattare sull'aerodinamica.

Entrando in maniera più specifica sul tema della ricarica, nel mondo della Formula E i tempi sono molto frenetici tra un turno in pista e l'altro e quindi c'è  bisogno di lavorare per migliorare le velocità di rifornimento di energia delle monoposto. Con Michele abbiamo cercato di capire come si sta lavorando in questa direzione e quali sono gli obiettivi di Enel X per il futuro.

Sono 3 le difficoltà in pista: i tempi sono stretti, le richieste energetiche sono sfidanti e c'è la necessità di gestire il tutto con la massima sicurezza. Tutte cose che non stanno bene insieme. La difficoltà è la necessità di trovare il giusto equilibrio dando anche un po' la spinta verso il discorso delle prestazioni. Abbiamo una grande ambizione tecnologica. Pensiamo di portare nel medio termine delle ricariche che possano superare tranquillamente i 600 kW. Dire oggi in quale serie/categoria e quando, no ma l'ambizione è questa e lo faremo. Supereremo queste potenze perché pensiamo siano il futuro della mobilità. Prima nel Motorsport e poi sulla strada. Attualmente, le monoposto di Formula E ricaricano ad una potenza di 80 kW.

Altro problema che Enel X deve affrontare direttamente nel Motorsport è quello di organizzare in poco tempo un'infrastruttura sui circuiti che permetta di alimentare senza interruzioni i veicoli elettrici. Michele, su questa tema ci spiega che non è facile e che a volte si devono inventare una soluzione.

Spesso è una combinazione di fattori. Ogni città ha soluzioni e possibilità diverse. Può essere una combinazione tra allacci fatti direttamente alla rete con trasformatori accompagnati da pacchi batteria che fanno da accumulatori.

Non può mancare nemmeno uno sguardo al futuro e per questo abbiamo chiesto a Michele come evolveranno le competizioni elettriche.

Il Motorsport sarà vissuto in maniera differente rispetto al passato. Il format standard della macchina che gira sul circuito potrebbe nel tempo diventare obsoleto. Le nuove generazioni hanno tempi di attenzione differenti e interessi diversi. Il Motorsport dovrà adeguarsi a questo nuovo scenario. Ci saranno format più freschi, veloci e interessanti. Se metto due veicoli vicini, uno con motore endotermico e uno elettrico, guarderò la gara dove vado più veloce e dove c'è più emozione. Vale la regola forte delle prestazioni. Quando la Formula E aumenterà le prestazioni e si avvicinerà o supererà il livello della Formula 1, farà quel salto qualitativo dal punto di vista del pubblico. Servirà comunque anche un cambio di format.

Dal Motorsport alla strada

Il mondo delle competizioni permette di testare in un ambiente estremo le tecnologie che poi possono essere portate sulle auto di serie. Abbiamo quindi chiesto a Michele cosa si sta imparando nello sviluppo tecnico delle serie elettriche che poi potrà essere portato nelle auto di produzione.

Il tema dell'elettronica e del controllo della parte elettrica è fondamentale. Il filone dell'energy management deve essere imparato, capito e studiato. Oltre al concetto dei miglioramenti dell'hardware (facciamo un motore/batteria/inverter migliori), quello che è importante è che tutto l'insieme deve essere ottimizzato. Bisogna trovare metodi facili per portare queste ottimizzazioni sulle auto di serie. Quando i costruttori parlano di sistemi intelligenti che permettono di muoversi con il minimo di energia, dietro c'è un enorme lavoro sul software e sulla comprensione del flusso di energia. C'è poi un lavoro su più livelli. L'ottimizzazione dei componenti come le batterie e l'integrazione di questi elementi nel powertrain. C'è poi tutto il veicolo (aerodinamica e sistemi di dissipazione) che deve essere ottimizzato. Un lavoro difficile viste le tante variabili in gioco.

E su quanto di quello che Enel X sta imparando riverserà sui suoi prodotti finali per la ricarica, Michele ha sottolineato che tutto quello che fanno nel Motorsport è pensato per andare sulla strada.

Tutto quello che facciamo nel Motorsport è pensato per andare sulla strada. Vado in un laboratorio estremo come il Motorsport, sviluppo la soluzione, la preparo e poi la porto su strada. Ci confrontiamo poi sempre con tutte le altre realtà visto che si parla di un nuovo standard che richiede investimenti ingenti.

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