Citroën trasforma l'isola di Chalki: ecco sei veicoli elettrici alle autorità

08 Novembre 2021 2

Sembra appena uscita dal pluripremiato film Mediterraneo. Di cosa parliamo? Di Chalki. L'isola che Citroën sta cercando di trasformare in un'oasi per vetture 100% elettriche o, per meglio dire, in un’area di mobilità sostenibile. Chalki è diventata un laboratorio in Europa, in cui la transizione energetica viene attuata con diversi partner, tutti leader nei loro settori di competenza, come il gruppo Syngelidis, importatore di Citroën in Grecia, Vinci e Akuo Grecia, per citarne alcuni.


Citroën sostiene da tempo che la via principale per diffondere la mobilità è quella di renderla accessibile a tutti, cosi "siamo davvero lieti di collaborare con l'isola di Chalki a questo progetto eccezionale. Questa collaborazione è assolutamente in linea con lo spirito di Citroën, una Marca audace e innovativa, vicina alle persone nella loro vita quotidiana e nella loro mobilità. Siamo impegnati a rendere l'elettrificazione accessibile a tutti e siamo molto orgogliosi di contribuire alla trasformazione di Chalki in un'isola che sarà autonoma, connessa e sostenibile", queste le parole di Vincent Cobée, CEO di Citroën.

Dopo la firma del Memorandum d’intesa tra il governo greco, Citroën e il gruppo Syngelidis, Vinci e Akuo Grecia, è stato attivato il processo per trasformare l'isola di Chalki in un'economia che permetta la riduzione dell’impatto ambientale, in favore di uno sviluppo sostenibile.


Con un palcoscenico del genere non poteva certo mancare Citroën come protagonista, con la casa francese che sta adottando tutte le misure per proporre un’offerta di veicoli elettrici che funzioneranno unicamente con energia elettrica rinnovabile. L'obiettivo è permettere a tutti i residenti e a tutte le imprese dell'isola di beneficiare di questo progresso.

Citroën fornirà una flotta di sei veicoli elettrici alle autorità pubbliche dell'isola di Chalki, e precisamente due Ami rispettivamente alla polizia e alla guardia costiera, due ë-C4 e uno ë-SpaceTourer al Comune di Chalki, mentre un ë-Jumpy sarà consegnato alla Comunità energetica di Chalki. Per due di questi veicoli è previsto un leasing gratuito di 48 mesi al termine del quale Citroën li riacquisterà e li donerà al Comune di Chalki.


“Questo progetto cambierà la vita di poche persone per ora, ma è solo l’inizio. Aiutando Chalki a diventare un’economia «verde» a zero emissioni, Citroën apre la strada a un futuro migliore e sta dimostrando che l’elettrificazione è la via da percorrere”, aggiunge Vincent Cobée.

Non è finita qui. Citroën offrirà ai residenti e alle imprese dell'isola l'opportunità di acquistare veicoli elettrici a zero emissioni a condizioni accessibili.


"Siamo particolarmente felici e orgogliosi del contributo dato dal Gruppo Syngelidis e da Citroën a questo importante progetto che è in atto sull'isola di Chalki. In linea con gli obiettivi di riduzione dell'impatto ambientale, fissati nell’iniziativa «Chalki Green - Smart Island», sosteniamo con forza l’ambizione dimostrata dal governo greco, dall'ambasciata francese e dalla comunità imprenditoriale francese, e ci impegniamo a promuovere la mobilità elettrica a zero emissioni”, afferma M.Polychronis Syngelidis, Presidente del Gruppo Syngelidis.


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Commenti

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accakappa

Progetto inutile se ci si ferma a solo alle auto. Basta il consumo energetico di 4 mesi di turisti per azzerare il contributi dei queste 6 auto. Poi se partono con il fatto che l'energia arriva da un'altra parte e si inquina la, beh... ancora peggio.

Surak 2.04

Vabbe' è poco più di uno scoglio con 300 abitanti, dove probabilmente il maggiore inquinamento è dato dai turisti che devono fare la spola tra zone vere ed "isolotto" oltre che per i bisogni di base della gente del posto (dovuti, ma sicuramente più dispendiosi anche energeticamente rispetto a spostare la gente una volta per tutte).
Già la Sardegna sarebbe un esempio ben più "significativo" per dire (la distanza maggiore, non supera i 400 km, ovviamente se non ti muovi ad ellissi)

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