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BYD sconta le sue auto e rilancia la guerra dei prezzi in Cina: investitori spaventati

I margini delle case automobilistiche sempre più sotto pressione dai tagli dei prezzi

BYD sconta le sue auto e rilancia la guerra dei prezzi in Cina: investitori spaventati
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 28 mag 2025

Il mercato auto della Cina è molto dinamico ma allo stesso tempo sempre più complesso, con la concorrenza che cresce sempre di più tanto che diversi analisti prevedono che non tutti i marchi ce la faranno a sopravvivere. Già perché a fronte di volumi di vendite elevatissimi, i margini sono sempre più risicati a causa della guerra dei prezzi che le Case automobilistiche stanno portando avanti per spingere sulle vendite dei loro modelli. Con margini sempre più risicati, solo le aziende con le spalle più forti saranno in grado di andare avanti e una nuova “spallata” l’ha data BYD nei giorni scorsi, scatenando il caos pure sul mercato azionario.

BYD, GLI SCONTI E LA GUERRA DEI PREZZI

Come aveva riportato la stampa cinese, alcuni giorni fa BYD ha iniziato a scontare diversi dei suoi modelli, dal 10 al 30%, non certamente poco. In particolare, gli sconti hanno riguardato i modelli Dynasty e Ocean. Generalmente si tratta di vetture che hanno un prezzo inferiore a 150 mila yuan (18.400 euro al cambio) anche se ci sono alcune eccezioni. Ad esempio, la Seagull viene adesso proposta a 55.800 yuan (6.800 euro), in calo rispetto al prezzo ufficiale di 69.800 yuan (8.500 euro). Perché la decisione di proporre questi sconti? Una risposta ufficiale non c’è ma l’analista Wang Bin della Deutsche Bank ha spiegato che probabilmente sono legati alla rapida crescita degli inventari dei concessionari. Secondo l’analista, nei primi quattro mesi del 2025 le scorte dei concessionari BYD sono aumentate di circa 150.000 unità, equivalenti a metà delle vendite di un mese. Per questo, la casa automobilistica ha avviato un’aggressiva campagna di sconti.

L’aumento delle scorte dei concessionari è dovuto in gran parte agli ambiziosi obiettivi di vendita di BYD per il 2025: l’azienda punta a vendere 5,5 milioni di veicoli, con un incremento del 30% su base annua. Al momento, secondo l’analista, le vendite sarebbero salite del 15%. L’analista di Deutsche Bank ritiene che questi nuovi sconti introdotti da BYD potrebbero indurre altri concorrenti a seguire l’esempio, rilanciando la guerra sui prezzi.

Effettivamente, i segnali ci sono tutti dato che altre case automobilistiche cinesi come Dongfeng Motor, IM Motors e Leapmotor hanno ritoccato al ribasso i prezzi di alcuni dei loro nuovi modelli. L’effetto guerra dei prezzi si è visto anche sulle quotazioni azionarie. A stretto giro, infatti, le quotazioni di BYD e altre case automobilistiche cinesi hanno preso la via del ribasso con gli investitori preoccupati dagli effetti sui conti delle aziende.

I RISCHI

La guerra dei prezzi permette alle case auto cinesi di provare ad ampliare le loro quote di mercato a scapito, però, dei margini. Proprio per tale motivo solo i marchi più forti sono in grado di reggere questa concorrenza sempre più agguerrita. Le conseguenze di questa guerra di prezzi stanno preoccupando anche Pechino che non vede alcuna razionalità in quello che stanno facendo le case automobilistiche che stanno in alcuni casi anche arrivando ad azzerare o quasi i margini. Per tale motivo, il Governo di Pechino intende intervenire per evitare i protrarsi di queste pratiche che potrebbero portare nel lungo periodo ad un nuovo caso “Evergrande”.

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