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BYD vuole il Made in Italy: messe del mirino 85 aziende torinesi

BYD sta ampliando la sua catena di fornitura in vista dell'apertura delle fabbriche europee e ha messo nel mirino 85 aziende italiane

BYD vuole il Made in Italy: messe del mirino 85 aziende torinesi
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 8 nov 2025

BYD sta crescendo sempre più rapidamente in Europa e presto aprirà la sua fabbrica in Ungheria. Il prossimo anno sarà poi il turno dell’impianto in Turchia. La casa automobilistica cinese sta quindi cercando di creare una catena di fornitura sempre più ampia e ha già messo nel mirino 85 aziende italiane. Si tratta per lo più di realtà che operano nel torinese e che storicamente sono legate anche a FIAT e cioè a Stellantis. Aziende che forniscono componenti chiave per la produzione delle auto. Con la crisi dell’automotive che ha colpito il nostro Paese, con la produzione delle fabbriche di Stellantis in continuo calo, entrare a far parte della catena di fornitura di BYD potrebbe rappresentare un’opportunità importante. Il tutto rientra in quel percorso di ricerca della casa automobilistica cinese iniziato mesi fa e che aveva portato ad effettuare una serie di incontri a Torino alla fine del mese di febbraio. Incontri che ebbero un gradissimo successo dato che vi parteciparono molte più aziende di quanto preventivato inizialmente.

IL PROBLEMA DEI COSTI DELL’ENERGIA

Insomma, BYD ha scelto 85 realtà italiane. Alfredo Altavilla, special advisor per il mercato europeo, ha sottolineato che la casa automobilistica è rimasta colpita dalla qualità e dalle competenze di queste aziende. C’è però un problema.

I miei colleghi cinesi sono rimasti impressionati dalle capacità della filiera, anche se i costi dell’energia rendono queste bellissime imprese meno competitive di altre.

I tema del costo dell’energia non è affatto nuovo e spesso ha escluso l’Italia da potenziali investimenti. A causa degli alti costi dell’energia, produrre nel nostro Paese è infatti troppo oneroso e rende le nostre realtà meno competitive sul mercato. In ogni caso, la scelta dei nuovi partner per creare una più ampia catena di fornitura mostra ancora una volta quanto BYD stia investendo nel Vecchio Continente per diventare sempre più competitiva.

Centrali in questo progetto saranno appunto le fabbriche dell’Ungheria, prossima ad entrare in funzione e della Turchia. Il primo modello che sarà prodotto nel Vecchio Continente? Già lo sappiamo e si tratterà della BYD Dolphin Surf.

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