ACI, cresce il mercato dell'usato a luglio: il parco auto continua ad invecchiare
Si vendono più auto usate, ma diminuisce il numero delle radiazioni.

L’ACI ha pubblicato l’analisi statistica mensile del mercato dell’auto mostrando dati interessanti sullo stato di salute del parco auto circolante in Italia. Sebbene si confermi il trend con la crescita delle compravendite di auto e motocicli usati, nonostante il calo di maggio dopo 8 mesi in positivo, c’è da registrare un crollo delle radiazioni. Un dato che, soprattutto nel confronto con i dati dello stesso periodo dello scorso anno, pone seri interrogativi.
I dati dell’ACI
Secondo i dati pubblicati da ACI nel bollettino Auto-Trend, a luglio 2025 il numero complessivo dei passaggi di proprietà ha registrato un aumento del 4,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Si tratta di una tendenza che coinvolge sia le automobili, con un incremento del 3,9%, sia i motocicli, che hanno segnato una crescita del 6%. In parallelo, si osserva una decisa contrazione delle radiazioni, con una diminuzione dell’11,1% sul totale dei veicoli e una flessione ancora più marcata per le auto, che scendono del 14,5%. In controtendenza, invece, i motocicli, le cui radiazioni crescono del 13,3%.
L’andamento dei primi sette mesi dell’anno conferma un quadro complessivamente positivo per il mercato dell’usato. I passaggi di proprietà sono cresciuti del 2,3% considerando tutti i veicoli, del 2,1% per le automobili e del 3,2% per le due ruote.
Le criticità da considerare
I numeri riportati dall’ACI mostrano diverse criticità strutturali. Solamente a luglio, per ogni cento autovetture nuove immatricolate ne sono state vendute 226 usate. Nel periodo gennaio-luglio il dato si attesta a 196. Si tratta di un rapporto che sottolinea la persistente vitalità dell’usato, ormai consolidato come scelta prevalente per molti consumatori italiani.
Accanto alla crescita delle vendite, si registra però un rallentamento nel ricambio del parco circolante. Le radiazioni delle auto sono in netto calo, anche per effetto della diminuzione delle demolizioni, che segnano un -22,8%. A bilanciare, ma solo in parte, questa tendenza è la crescita delle esportazioni, che aumentano del 13%. Il tasso unitario di sostituzione, che indica quante auto vengono radiate ogni cento nuove immatricolate, si ferma a 0,84 per il mese di luglio. Nei primi sette mesi dell’anno la media scende ulteriormente a 0,71. Questo significa che, nonostante l’alto numero di vendite, il rinnovo effettivo del parco circolante procede lentamente.
Uno sguardo alle alimentazioni mostra come le motorizzazioni tradizionali, in particolare benzina e diesel, dominino ancora il mercato dell’usato. A luglio, la quota delle auto ibride a benzina si attesta al 10%, con una crescita del 34,8% rispetto all’anno precedente. Le elettriche, invece, segnano comunque un incremento del 27,6%, portandosi all’1,1% del mercato.
Le minivolture
L’analisi delle minivolture, ovvero i passaggi temporanei registrati dai concessionari in attesa della rivendita, mostra che le auto diesel, pur rimanendo in testa con il 44,1% delle operazioni, sono in calo rispetto al 48,2% di luglio 2024. Gli ibridi a benzina raggiungono l’11,9% con un incremento del 33,3%, superando le auto a GPL, ferme al 7,5%. Particolarmente significativo l’aumento delle ibride a gasolio, che guadagnano terreno con una crescita del 56,9%, anche se la quota sul totale resta limitata al 2,8%. Le elettriche raggiungono l’1,6% delle minivolture, crescendo del 30,7%. Il report dell’ACI mostra come in Italia il ricambio del parco auto circolante stia procedendo lentamente, come evidenziano sia il basso tasso di sostituzione che il calo delle radiazioni. Dati che indicano una criticità per l’intero sistema della mobilità perché se il mercato dell’usato cresce senza un parallelo smaltimento dei veicoli più vecchi, si rischia di mantenere su strada auto obsolete, meno sicure e più inquinanti.
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