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Una sosta all'autogrill può costare molto cara. Il conto può essere da ristorante stellato

Fermarsi ad un'autogrill per magiare qualcosa può costare davvero tanto, ecco quanto secondo un'indagine di Altroconsumo

Una sosta all'autogrill può costare molto cara. Il conto può essere da ristorante stellato
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 9 lug 2025

Le proteste che si sono solevate hanno permesso di evitare un aumento a sorpresa dei pedaggi autostradali alla viglia del periodo degli esodi estivi. Con le vacanze alle porte, gli italiani che si metteranno in viaggio in autostrada dovranno fare i conti con altri rincari e no, non parliamo dei rifornimenti di benzina o diesel. Un’inchiesta di Altroconsumo ha infatti messo ben evidenza i maxi costi degli autogrill. Volete fare una sosta in un’aera di servizio e mangiare qualcosa? I prezzi sono quasi da ristorante di alto livello… Che i listini nei punti di ristoro autostradali fossero tutto tranne che economici lo si sa da tempo ma l’inchiesta ha messo in luce che si stanno raggiungendo in alcuni casi livelli eccessivi.

UN CONTO DAVVERO SALATO

Per l’inchiesta, Altroconsumo si è recato in 16 aree di servizio di varie insegne (Autogrill, Chef Express, My Chef, Hermes, Sarni, Ristop) nei pressi di Milano, Napoli, Roma e Venezia. In tutti i casi sono stati effettuati rilevamenti per pasti veloci, colazione, snack e bibite. In realtà, qualche segno meno rispetto a quanto rilevato nel 2024 c’è, ma la differenza rispetto ai prezzi di un normale bar o supermercato di città è enorme, in alcuni casi addirittura spropositata. Alcuni esempi? Se si vuole della semplice acqua, un litro può arrivare a costare ben 3,18 euro, più o meno 5 volte di più del costo al supermercato. Rispetto al 2024 c’è stato in realtà un calo del 5% ma il prezzo rimane ancora eccessivamente elevato.
 
Avete fame e volete una brioche? Mediamente si andranno a pagare 2 euro (tra 1,5 e 2,2 euro). Si tratta del 16% in più rispetto allo scorso anno e un 47% in più di quando si pagherebbe in un bar di città (confronto fatto utilizzando i dati di un’indagine di Altroconsumo del 2024). Un caffè al banco? Mediamente costa 1,46 euro (ma si va da 1,30 euro a 1,50 euro) cioè il 7% in più rispetto al 2024 e un +21% dei prezzi di un bar in città. Volete un cappuccino? Costa in media 1,85 euro (da 1,6 a a 2,2 euro a seconda delle aree di sosta). Un panino con una farcitura semplice arriva a costare mediamente circa 6,8 euro ma se si vuole qualcosa in più, i prezzi possono salire a quota 8,5 euro. Un gelato, magari il classico stecco ricoperto al cioccolato? Bisogna prepararsi a spendere più di 3 euro, il 145% in più di quanto si pagherebbe al supermercato.
 
Non parliamo della coca-cola che arriva a superare anche quota 8 euro al litro con un aumento del 484% rispetto ai prezzi di un supermercato. Aumentano anche i costi degli energy drink, mentre calano quelli delle patatine, probabilmente perché in vendita sono stati trovati per lo più i formati più grandi che sono più convenienti. In calo anche i costi medi della cioccolata e dei  cracker. L’indagine che lasciamo in Fonte mette quindi bene in evidenza i maxi costi delle aree di sosta che gli automobilisti sono costretti a dover pagare per rifocillarsi un po’ durante i loro viaggi. Il caro vacanze passa anche da qui.
 
[Fonte]

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