
07 Settembre 2023
04 Luglio 2023 552
Dopo i primi 6 mesi del 2023, Motus-E fa il punto della situazione per quanto riguarda il mercato delle auto elettriche. In Italia, racconta l'associazione, ci sono circa 200.000 auto elettriche circolanti (199.779 per la precisione). Tuttavia, il ritmo di crescita è ancora troppo lento rispetto a quello degli altri grandi Paesi europei.
Nel primo semestre del 2023, infatti, sono state immatricolate poco meno di 33.000 vetture a batteria pari ad una crescita, in termini di volume, di oltre il 30%. Tuttavia, la quota di mercato delle BEV nei primi 6 mesi dell'anno in Italia è appena del 3,9%. Per questo, secondo Motus-E, è necessario aprire una riflessione sulla necessità di modificare gli incentivi che oggi non sono in grado di supportare il mercato delle elettriche. Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, su questo tema spiega:
Di fronte a questi numeri è indispensabile aprire una riflessione seria e condivisa sulla modifica degli attuali strumenti incentivanti, che evidentemente non sono in grado di supportare il mercato delle auto elettriche come avviene negli altri Paesi competitor dell’Italia. Da mesi ormai la Germania mostra un parco circolante elettrico che ha superato di slancio quota 1 milione di veicoli, con una quota di mercato per le BEV che viaggia oltre il 15%, così come anche in Francia e Regno Unito.
Francesco Naso aggiunge che di questo passo, l'Italia non sarà in grado di centrare gli obiettivi che si è data con il Piano nazionale integrato energia-clima (Pniec). Per far decollare il mercato delle BEV non sono necessarie ulteriori risorse ma basterebbe rimodulare gli incentivi già esistenti per renderli più appetibili.
Per far decollare il mercato delle auto full electric non sono necessarie ulteriori risorse da destinare alle agevolazioni, ma sarebbe sufficiente una rimodulazione dei meccanismi di incentivazione per renderli realmente appetibili - a partire dall’eliminazione degli attuali cap di prezzo e aprendo completamente anche alle imprese - per accompagnare il Paese verso un futuro prossimo in cui avremo sul mercato sempre più modelli elettrici per tutte le tasche.
Il segretario generale di Motus-E avverte che in assenza di interventi, l'Italia rischia di accumulare un pericoloso ritardo con riflessi negativi anche per l'industria.
Particolarmente importante sarebbe anche una attenta politica fiscale sulle auto aziendali green, in grado di alimentare peraltro il mercato delle vetture elettriche di seconda mano. In assenza di interventi, l’Italia rischia di accumulare un pericoloso ritardo rispetto all’ineluttabile trend globale dell’elettrificazione dei trasporti, con potenziali riflessi negativi sugli investimenti manifatturieri e collegati all’indotto, rischiando così di non cogliere tutte le nuove opportunità industriali e occupazionali connesse alla trasformazione in atto.
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Commenti
Fosse vero mi sarei aspettato qualcosa a riguardo, a parole qui sono tutti dei fenomeni.
Pensa: io siedo alla destra del Padre, ragion per cui posso vantarmi di essere infallibile. E se non ci credi "sti caxxi" (cit.) ma "ricordati che devi morire..." (cit.)
L'impatto della creazione della gigafactory iene annullato da cosa? Cioè le emissioni di CO2 dovute alla semplice edilizia da cosa vengono "annullate"? Dai boschi che hanno dovuto abbattere per far spazio alla sua costruzione?
E' semplicemente un impatto che non è stato conteggiato, come descritto chiaramente nel secondo link da te postato. Il primo invece omette questo fattore.
La tua affermazione sul trasporto navale ed aereo che sarebbe una percentuale ridicola rende chiaro il fatto che non hai perfettamente a fuoco il problema. Te lo dico con affetto, prova ad informarti prima di scrivere certe improvvide affermazioni:
Fonte:
https://www.eea.europa.eu/it/highlights/trasporto-marittimo-nell2019ue-nella-prima#:~:text=Inquinamento%20atmosferico%3A%20nel%202019%20le,generate%20dal%20trasporto%20marittimo%20internazionale.
In termini assoluti navi ed aerei in Europa producono l'8% delle emissioni di CO2, il trasporto su gomma circa il 20% (trasporto che comprende si le auto su cui si lavora molto, ma anche mezzi pesanti che sono ancora lontani da una reale soluzione elettrica).
Quindi sì la "gomma" inquina di più, ma navi ed aerei generano circa la metà di ciò su cui si lavora, non un dato irrisorio o ridicolo.
E no, non vi sono reali soluzioni elettriche per l'aviazione, mentre per le navi vi sono studi ed alcuni progetti pilota, ma ad oggi la soluzione migliore resta il GNL.
Mi dispiace, ma l'impatto della creazione di una gigafactory come quelle di Tesla viene completamente annullato dopo neanche due anni dalla messa in funzione (le gigafactory funzionano praticamente solo con rinnovabili).
In Italia il parco auto è comunque troppi vecchio (ogni anno c'è un aumento considerevole dell'era media), di conseguenza ogni anno passato è un ulteriore aumento di inquinamento, il trasporto aereo o navale sono responsabili di una percentuale ridicola dell'intero inquinamento mondiale (anche se in ogni caso veicoli elettrici anche per quei campi sono già in produzione e alcuni vengono già utilizzati).
Il futuro è elettrico, poi che c'è chi non lo voglia per ignoranza o semplicemente idiozia, si sa. Ma la gente si faceva problemi anche con gli smartphone e internet.
E quindi, come fai la transizione senza il supporto politico?
Perché, e non te ne faccio una colpa visto che non sei tu a dover trovare la soluzione, per ora più di "ma si, è l'auto, tutti ne hanno bisogno, vedrai che investono" non esiste e non puoi rispondere.
Che sia uno schifo per la popolazione locale sono piene d'accordo con te. Ma a loro frega poco. Il caso dell'azienda che citi evidenzia un fatto però. Che i lavoratori devono spostarsi con un mezzo per arrivare a lavoro, e vista la situazione del mezzo pubblico direi che per la maggioranza sarà in macchina. È per quello che dico che è più "tangibile" come servizio. La questione dei GB si sono stati sbloccati da poco ma cmq per il mobile prima la scelta c'era già e molta, proprio perché è qualcosa che tutti hanno e vogliono. L'internet a casa beh si per me e te che siamo smanettoni e tech sicuramente è una situazione di me* ma per quasi la totalità degli altri non è così fondamentale. Poi oh sia chiaro non è giustificabile a priori li chiaramente manca anche completamente il supporto politico a tutti i livelli.
Chiaro, la connessione mobile è dignitosa, lo è sempre stata, ma solo ora ci sono limiti di GB in grado di renderla davvero usabile come connessione casalinga.
Un po' tardi.
E non concordo che non sia tangibile, l'effetto dell'assenza di banda larga, purtroppo, è stato ben impattante per la popolazione locale.
Una certa multinazionale paper&tissue é nata qui, 3 stabilimenti produttivi, la sede legale gli uffici.
Ovviamente non puoi avere gli uffici di una multinazionale con il 56k ergo, dopo anni di lotte con Telecom e richieste congiunte anche da parte dell'amministrazione comunale, hanno sbaraccato gli uffici e portati altrove.
Con buona pace dei dipendenti, che ora devono prendersi la loro bella macchina ed andare a lavorare a qualche km di distanza.
Ed è andata bene che si è spostata in altro stabilimento a soli 10km, ma avrebbe potuto tranquillamente spostarsi a decine di Km, se non in uno stato diverso, magari con tassazione più agevole.
Forse è solo una mia percezione ma un conto è un servizio al privato cittadino "poco tangibile" un altro è quello della mobilità. Per intenderci se la tua connessione a casa fa schifo probabilmente quella cellulare è messa meglio come servizio. E se guardo al mercato del mobile li le offerte sono parecchie e variegate proprio perché in pochissimi non hanno un smartphone e quindi c'è interesse di mercato. Lo stesso potrebbe succedere con la mobilità privata. In pochi non possiedono un auto e in futuro (anche se ancora relativamente lontano) saranno presumibilmente BEV. Questo porterà a creare una domanda molto elevata e tangibile di sistemi di ricarica specialmente per chi parcheggia la sera al rientro. So che per ora non si vede molto ed è normale, per il mercato attuale conviene focalizzarsi su infrastrutture di ricarica in punti nevralgici e centrali e meno nelle zone periferiche. Poi non so, da qui a 20 anni potrebbe cambiare tutto.
Ma dove questi investimenti hanno tempi di recupero abnormi o addirittura saranno in perdita chi vorrà farli?
Ti faccio l'esempio della banda larga, dopo 20 anni il Digital divide è ancora tale e quale...
Anzi è peggiorato, perché io continuo a non avere connessione, mentre altrove sono arrivati a 10Gbps.
Pensa al piano infratel, tardivo, mal finanziato, mai completato.
Se quello è in quello stato dopo anni, miliardi e con i bandi ed un piano di investimenti, perché con le colonnine, dove non c'è nemmeno il piano, dovrebbe andare diversamente?
Per quanto riguarda il legislatore non posso che darti ragione. Per il resto ne sono convinto perché si arriverà a un punto in cui il parco veicoli BEV sarà tale da spingere i vari provider a "mangiarsi" quanti più clienti possibili anche con soluzioni a basso potenziale come le ricariche sui lampioni o a bordo marciapiede. Oltre al fatto che esiste (non per tutte le regioni chiaramente) anche la questione turismo. Se i turisti hanno più BEV che i residenti anche tali località dovranno per forza adeguarsi estendendo i punti di ricarica pubblici. Insomma tempo al tempo se guardiamo anche solo a 10 anni fa rispetto ad oggi i punti di ricarica sono esplosi anche senza una grande proliferazione (in Italia) di veicoli BEV.
Ok, ma anche attendendo il 2045 o quello che sarà...
Chi mi garantisce che , alla fine, qualcuno avrà messo le colonnine?
Se non ci fossero, che si fa?
Perché io chiedo una cosa banale, chi ha deciso per il bando, cosa pensa di fare, cosa ha fatto, cosa farà per garantire che non si verifichino tali situazioni?
Perché tu, privato cittadino, hai il diritto di limitarti alla speranza, il legislatore no, ha il dovere di prevedere soluzioni.
Il problema è che non mi pare si rendano conto della necessità di gestire tali possibilità.
Concordo... ora.
Perchè ti rammento che eri partito da: dimmi la tua situazione e ti mostro che puoi prendere una BEV.
Invece vi sono situazioni (per me non poche, magari per te invece sì) in cui questa tecnologia odierna implica evidenti disagi. Cosa a mio avviso innegabile e in parte limitante per la diffusione della tecnologia elettrica (poi ripeto: possiamo non concordare sui numeri, ma mi sembra che siamo daccordo sul concetto).
Lato futuro chi lo sa, prova a vedere cosa ha comunicato Toyota ieri (chissà quando si decidono a fare l'articolo pure qui) e speriamo siano notizia concrete.
Per il discorso batterie che permettano gli stessi Km di una benzina sono dietro l'angolo o cmq ci saranno in futuro. Il problema è che non si potranno di certo ricaricare cmq alla stessa velocità di una pompa di benzina, a meno che non prenda piede il sistema di battery swap come su NIO ma la vedo dura.
Come detto e come dici giustamente tu ci sono situazioni che attualmente non si prestano all'elettrico. Quello che posso suggerirti è di attendere e valutare l'evolvere della situazione, tuttavia sono convinto che entro il 2040 / 2045 sarà inevitabile l'acquisto di un mezzo elettrico, quel giorno che lo acquisterai rivaluta la situazione ma non sperare troppo nelle istituzioni o nelle compagnie di distribuzione delle colonnine.
A prescindere da ciò a lavoro avere delle colonnine (mica gratis per forza eh) potrebbe essere vantaggioso installarle o pensare a una predisposizione prima, visto i soliti problemi burocratici. E chi lo sa forse così facendo tra 5/10 anni potresti avere risolto il tuo problema.
No villetta a schiera.
Ho un garages ma troppo piccolo per la macchina e non mi resta il posto per parcheggiarla all'interno del mio ingresso privato.
Vero potrei cercare di trovare una soluzione al lavoro. Di colonnine vicine non ce ne sono e dovrei farne installare una in azienda.
Io onestamente potrei anche farlo data la mia posizione, ma quello che ti ho scritto è tutto davvero reale e serve per far capire che vi sono realtà in cui le tue proposte non sono fattibili se non a costo di rinunce, e non tutti lavorano nella propria azienda.
Se anche avessi una colonnina pubblica nel mio parcheggio dovrei arrivare a casa, collegare l'auto per ricaricarla, andare a casa e tornare ad uscire 20/30/60 minuti più tardi per spostare la mia macchina e liberare lo stallo di ricarica.(al netto che in una città densamente popolata potrei trovare lo stallo occupato o faticare a trovare un parcheggio libero susseguentemente).
Onestamente come si puo dire che non sia una scomodità? Va benissimo se lo dovessi fare 2/3 volte all'anno, ma quando diventa una decina di volte al mese è una grossa rottura di scatole a mio avviso.
E sentirsi dire che c'è una soluzione a tutto, per chi ha come unica soluzione lo "sbattersi in prima persona" credo potrai convenirne pure tu che sia una cosa frustrante.
Poi posso convenire che in futuro le soluzioni aumenteranno o per una massiccia diffusione di colonnine o per batterie dalle prestazioni simili ad un serbatoio di benzina (Toyota ha fatto ieri dichiarazioni che hanno dell'incredibile, e spero sia tutto vero!) ma queste difficoltà credo siano espresse molto chiaramente dalla diffusione delle BEV nel nostro Paese.
Grazie per le offese gratuite, non dovevo rispondere a te ma a chi ha fatto quelle affermazioni. Con te non ho niente da dire, per me puoi continuare a girare con la tua auto dissipatrice autorizzata di veleni e gas climalteranti. Se non hai un posto auto privato hai un bel problema che prescinde le auto elettriche ma che tu e tutti i possessori di auto senza box o similia non vogliono sentire. Visto che è l'ultimo messaggio che leggo da parte tua ti ribadisco quello che dico sempre:
1) oggi il 40% degli automobilisti potrebbero passare tranquillamente ad una BEV, dato che hanno posto auto privato dove poter installare un WB, non è il tuo caso e per me puoi girare anche con un'auto a pedali fino al 2100.
2) Una buona percentuale del restante 60 potrebbe passare all'elettrico se ha un range di 10-50 km, dato che con qualsiasi BEV ricsricherebbe 1 volta a settimana senza particolari problemi, ma per te è troppo difficile lasciare la tua auto in giro per la città a caricare, magari ci dormi pure dentro visto che non riesci a separartene.
3) Visto che in 2 anni sono stati installati 20000 pdr in Italia, dove ci sono meno di 200.000 BEV é praticamente certo un continuo aumento dell'infrastruttura che porterà a raggiungere il milione e oltre di pdr per il 2035, quindi in quel momento il problema infrastrutturale sarà semplicemente risolto, senza considerare l'aumento sia del range di percorrenza che della velocità di ricarica delle BEV, ma per te sarà difficile farsi 2 passi a piedi sotto casa e collegare un cavo alla tua auto, lascia stare e al 31/12/2034 ti comprerai la tua ultima auto nuova a cherosene e andrai avanti fino alla tomba, sempre che ti sia consentito circolare.
So che tu non vuoi sentire le mie ragioni, solo affermare le tue, quindi tra noi non c'è dialogo e quindi ti blocco senza alcun rimpianto, buna vita e addio disqutente
In questo caso consiglio ancora di attendere qualche anno. Nel 2035 sicuramente una soluzione sarà disponibile anche per te. Non so il lavoro che fai ma dove lavori sono fuori mano anche li? Rimango cmq dell'idea che se questa è la tua reale situazione non ti conviene prendere ora un veicolo elettrico, questo non significa che non lo acquisterai in futuro o che bisogna rinunciare al 2035. Semplicemente per te non è il momento migliore.
P.S.: Vivi in condominio giusto? Avete box o parcheggi riservati?
Figurati, bentornato.
Colonnina più vicina a casa circa 3/4 Km in zona industriale.
Nella normalità esco di mattina alle 6e15 da casa e rientro alle 17.30/18. Ogni giorno percorro da un minimo di 90 Km fino a 400Km (raramente). Se devo indicare una media siamo a circa 150 Km giorno.
Secondo te ho il tempo per recarmi nel nulla di una Z.I. ogni 2/3 giorni per star lì ad aspettare di ricaricare invece di stare a casa con mio figlio di 4 mesi e mia moglie? Sai già non ho tanto tempo da dedicare alla famiglia.
Volendo ad un altro Km avrei pure un centro commerciale con altre colonnine, ma davvero credi che io alle sei di sera, dopo che sono fuori da casa da 12 ore ho voglia di perdere 20/30 minuti per ricaricare la mia auto?
Abito in campagna a 5 Km dal centro abitato più vicino e dubito fortemente che mi installeranno una colonnina in un parcheggio pubblico adibito ad una 40ina di persone.
Per le soluzioni che mi hai proposto dovei sperare che dopo il voto delle europee venga cassata la data del 2035.
L'unica soluzione che vedo onestamente sarebbe installarsela da soli a proprie spese, ammesso e non concesso di ottenere il permesso dal comune.
Esatto, metti le colonnine a Gubbio :)
Te lo sei detto da solo :)
Per me dai aria alla bocca, anche leggendo i tuoi altri commenti.
Sei convinto sulla base di cosa?
Te lo chiedo senza intento polemico, cosa ti fa stare tranquillo sul fatto che ci saranno, quando fino ad oggi non hanno messo nulla nero su bianco e, chi ha deliberato, pare non avere minimamente contezza del problema?
Non sono nemmeno riusciti a pubblicare il decreto sulle materie prime critiche, decreto che contiene una bellissima regola sulla differenziazione della provenienza delle materie, stabilendo un tetto massimo di percentuale per singolo paese, peccato che la percentuale sia stabiilta a priori, senza nemmeno aver verificato se fisicamente una materia prima sia presente da abbastanza fornitori ed in quantità sufficiente.
Inutile dire massimo il 10%, se poi la Cina (o chi per loro) detengono il 60% della materia X.
Cosa fai?
Abbassi la produzione?
Io vedo tanta ideologia, ma nessuna concretezza o studio di fattibilità.
E mi preoccupo.
Giustissimo, ma ci sono. Poi dipende dalla politica e li beh... meglio non entrare nel discorso.
Ma lo è già. O tu parti in riserva tutte le volte e vai a fare il pieno ogni volta che prendi il veicolo?
Sul posto di lavoro, al supermercato, quando ti fermi in autogrill. Vedi tu, sicuramente è più scomodo che avercela in casa ma non è impossibile già oggi molti lo fanno. Puoi sempre aspettare eh... Entro il 2035 e oltre le infrastrutture saranno molto più capillari di ora.
Eh ma occhio a non guardare troppo la foresta senza accorgerti che davanti a te c'è una pianta.
Questo è appunto il problema principale. Così come molti cittadini anche certi sindaci sono contrari a priori all'avvento delle novità( in questo caso le BEV). Come detto sopra si tende sempre a lamentarsi per poi lamentarsi ancora in futuro perché non si è fatto nulla prima. In ogni caso sono convinto che arriveranno.
Un cavo con piccola stazione di ricarica integrata che si può collegare a una qualunque presa domestica. Ci sono anche prodotti che ti permetto di collegarti a svariate tipologie di prese anche CEE16 rosso, CEE16 blu, CEE32 rosso, CEE32 blu volendo.
Primo studio:
ottiene i dati che indichi a fronte di una percorrenza di 300.000Km.
Restano vantaggi anche prima? Sì
Sono nell'ordine delle percentuali indicate da te? No
(come dicevo tante cose non le consideri affatto)
Poi se volessimo fare un discorso a 360° basato sulle emissioni di CO2 andrebbe anche considerato l'impatto della creazione di una nuova industria: la costruzione delle gigafabbriche Tesla non produce anidride carbonica?
Secondo studio:
viene considerata l'età media dei veicoli pari a 15/18 anni.
E' un dato realistico? No, almeno non per noi europei dove è pari a circa 12 anni. (3/6 anni in più fa molta differenza quando si è già ammortizzato l'impatto maggiore di emissioni iniziale)
Anche in questo articolo è espressamente indicato che le emissioni di CO2 create dalla nuova filiera elettrica non vengono considerate: "Meanwhile, emissions corresponding to the construction and maintaining of the infrastructure for vehicle production and recycling, fuel transport and distribution, and vehicle charging, and emissions corresponding to road infrastructure, are not considered".
Altra cosa da far notare ai fanatici delle BEV è che viene indicato come un sistema FuelCell, sulla lunga distanza e considerando le previsioni sui metodi di produzione dell'idrogeno, ottenga un risultato molto vicino e paragonabile a ciò che si ottiene con le BEV.
Quindi: nessuno dice che non vi sia un miglioramento delle emissioni di CO2 (magari possiamo discuterne sulla reale utilità, visto che ad esempio l'India non ha intenzione di forzare una transizione e l'Europa incide solo per meno del 2% di emissioni di CO2 mondiali da trasporto leggero), ma non ha neppure senso indicare miglioramenti che appaiono incredibili se sconnessi dalla realtà.
Ammesso sia tutto corretto quanto indicato e che una transizione mondiale porti ad una diminuzione media del 50% di emissioni di CO2, parliamo di un calo sul totale di circa il 10/12% (emissioni dovute al trasporto sono più o meno pari al 20%, ma trasporto pesante, navale, aereo non sono ancora molto toccati dalla transizione) che verrà ampiamente compensato (se non superato con molta probabilità) dallo scarso impegno ecologistico dei paesi in via di sviluppo (India su tutti, ma pure la Cina che ha investimenti incredibili in campo rinnovabili ha dichiarato che le sue emissioni aumenteranno).
Concludendo: cerco di evidenziare come trattando il problema senza una visione di insieme certi numeri paiono giganteschi, ma purtroppo (e non lo dico da "odiatore" della tecnologia elettrica) il risultato che si vorrebbe ottenere è estremamente ed incredibilmente lontano!
Tu conosci decine di migliaia di persone che possiedono una BEV ed hai fatto un sondaggio nazionale?
Ti rendi conto da solo che non è credibile come affermazione?
Ma anche fosse vero un sondaggio effettuato sarebbe su un numero piccolo di BEV circolanti che sono sul mercato da poco tempo, credo nessuno arrivi ad avere almeno 10 anni, e che presumibilmente hanno una vita media di circa 3/5 anni (macchine nuove moltissime ancora in garanzia) che valore ha per ciò che riguarda le spese di gestione?
Aggiungiamo che dici di avere una Model S dal 2014 (ovvero praticamente dal primo ingresso sul nostro territorio) cosa possibile ma unito a delle affermazioni quantomeno ardite non lo trovo così credibile.
Anche i chilometraggi... La nuova fa 50k Km all'anno. La vecchia Model S ne ha fatti circa 30k all'anno...
Tutto possibile sia chiaro, ma in onestà fatico a credere tu stia dicendo il vero.
Sei tornato quindi per non rispondere. Cosa molto matura...
Qui c'è poco da dare del complottista, quando pari tu l'invasato incapace di sostenere un discorso seriamente in cui si sottolineano anche le problematiche legate alla diffusione delle BEV e ritieni che si debba esclusivamente incensare detta tecnologia.
Renditi conto che per molte persone oggi, che magari vorrebbero e potrebbero acquistare una BEV, non è possibile avere la certezza di disporre di un punto di ricarica comodo e sicuro da utilizzare quotidianamente.
Questo era il discorso dal quale ti ho detto che eri sparito ed avevo pienamente ragione poichè sei ritornato solo per cercare di apparire "ganzo" offendendomi e cercando di delegittimare in modo assai sciocco paragonandomi ad un complottista, ma hai totalmente abbandonato il discorso.
E a mio avviso lo hai fatto perchè è un evidentissimo problema che andrebbe affrontato seriamente e non ridotto sempre ad un: "vai al supermercato e ricarichi mentre fai la spesa".
Spero si informino prima, e vista la situazione cambieranno meta, cmq la stragrande dei turisti tedeschi, o quelli dei paesi bassi scelgono i laghi del nord o romagna, Liguria, Toscana, pochissimi scendono più a sud, io che vado in ferie specie al sud ne incontro raramente, e tra l'altro giungono in aereo e poi noleggiano un auto...
Non sono sparito, solo che non vivo per rispondere a persone con i paraocchi, tanto è come con i novax e i terrapiattisti : è tutto un complotto, le torri gemelle erano 3 e Soros, i rettiliani, il Nuovo Ordine Mondiale... Che senso ha provare a spiegare a tal risma che l'unico modo di non soccombere alla Cina è quello di virare non domani, non oggi, ma ieri sull'elettrico e sulle rinnovabili? Tenetevi le fsbbrichette di candele, pistoni e iniettori, tanto non capisco a chi le vogliano vendere visto che i produttori europei hanno già deciso la virata sulle BEV prima del FATIDICO E OBBLIGATORIO 2035
Certo, ma prima l'anno di Linux sui PC desktop.
I tuoi toni sono troppo aggressivi, io cerco di discutere non di litigare. Il mercato si regola da solo solamente nella repubblica delle banane, esistono enti regolatori che non ti devo spiegare io e che servono per evitare le storture del mercato libero che tu tanto hai studiato (a questo punto non tanto bene), ma ci sono in tutte le economie di mercato democratiche, se preferisci la Russia, dove pochi oligarchi detengono l'economia, per me puoi anche trasferirti lì, in Europa esistono regole e indirizzi politici che personalmente condivido per motivazioni sociali, etiche e anche economiche, visto che anche gli euro 6 con i cari FAP producono nanopolveri che sono più pericolose delle pm10 e paradossalmente sono più problematiche delle euro 6 per la salute umana. Parlando dal punto di vista economico non usciremo mai dai fossili (che non abbiamo e L'OPEC, la Russia, il Kazakistan invece ci vendono e dipendiamo da loro senza speranza di liberarcene) fino a che continueremo a comprare euro 6 e ad incentivarle pure, unici al mondo a farlo. Nel resto dei paesi civili non ci pensano proprio ad incentivare le termiche, se fanno così nel resto del mondo forse la tua idea potrebbe essere non così brillante come pensi. In pochi anni, quando le elettriche costeranno meno delle termiche tutto il tuo discorso cadrà nel ridicolo, perché questo è; ridicolo é pensare di far comprare milioni di dacia sandero a gente che l'euro zero la usa una volta al mese e non ha nemmeno i 5000 euro per cambiarla, altrimenti avrebbe una euro 4 usata. Comunque è l'ultima volta che ti rispondo perché non ho tempo da perdere con te e con chi crede di avere le soluzioni e non si accorge che il mondo va in una direzione ben diversa da quella che crede migliore e non se ne capacità. Rassegnati il termico è il passato e chi più tardi si adegua peggio si troverà in un mondo (le case auto) che ha già scelto e indietro non può più tornare (per fortuna dei nostri polmoni)
Ci sono alcune tecnologie che sono pronte. Le vedremo nei prossimi mesi, altre forse tra qualche anno.
La curva scende quando vengono implementate nuove tecnologie e rallenta quando non ci sono novità eclatanti e si sfrutta quello che c'è.
Dopo un primo incremento più che lineare la curva appiattisce e non puoi sapere se sei al plateau. Quindi resta una speranza
Ma dai? Hai notato questa cosa prima o dopo il fatto che all'inizio di parcheggi ce n'erano 6 e ora 4 con una perdita netta di 2. A Milano. Dove lo spazio costa caro.
Tu hai fatto sondaggi come ho scritto io su quello che hanno passato anche altri utenti di vetture termiche? Oppure ti sei basato solo su te stesso? Perché io mi sono basato oltre che sulla mia esperienza anche su quella di decine di migliaia di persone.
Io in famiglia ho due BEV, una arrivata 6 mesi fa e che ha già quasi 25 mila km, un'altra acquistata nel 2014 (Tesla Model S) che tra qualche giorno raggiungerà probabilmente i 300 mila km, degrado della batteria finora di circa il 17% quindi ha ancora diversi migliaia di km da macinare. L'unico problema avuto è stato uno specchietto elettrico che ad un certo punto non ha più funzionato e quindi abbiamo dovuto cambiarlo, non era più in garanzia, spesi circa 700 euro per cambiarlo.
Quando avrai fatto la stessa cosa ovvero fare sondaggi nazionali e perché no anche internazionali, potrai tornare qui e dirmi cosa ne è uscito fuori. Buona fortuna :)
Al Sud non so, ma al centro (che non ha percentuali di colonnine diverse dal sud), scendono eccome.
Soprattutto tedeschi ed olandesi, sempre più Tesla, oltretutto.
I turisti del nord o stranieri non scendono al sud in macchina, almeno non con una bev, si prende aereo o AV poi noleggi li.
Io ho fatto sempre così da un po' d'anni, fare migliaia di km in auto la considero una cosa anacronistica...
Ok...
Ed il fatto di non avere infrastrutture contribuirà a continuare ad averne poche.
Non solo, contribuirà pure a nom far scendere sotto l'Emilia tutti quelli con le BEV, turisti o meno.
Però potete continuare a scrivere su HD che le BEV sono già perfette, che l'infrastruttura è sovrabbondante e che chi non compra una BEV già oggi è un fesso.
Ma al sud le bev sono pochissime...
Eh, la lucidità di chi vive in un luogo dalla cronica mancanza di servizi ed infrastrutture, ovviamente è la prima cosa che salta all'occhio.
Ehmbè tu certamente lo noti il pomo della discordia o quantomeno l'anomalia:
- da una parte si decide la direzione da prendere obbligando il mercato dei privati ad assecondarla.
- dall'altra non si crea l'infrastruttura necessaria e si demanda il compito al mercato dei privati.
Per il supermercato si, per la transizione, purtroppo, no.
Con l'unica vettura che ad un prezzo abbordabile consente di percorrere questo tragitto in modo non troppo dissimile da quanto hai indicato, ed usando le percentuali che piacciono molto ai propagandieri dell'EV, vi è rispetto alla falsità che avevi scritto tu prima:
- il 100% in più di soste
- l'80% di tempo in più impiegato a rifornire
- e nel complesso il viaggio ti dura poco più di un'ora aggiuntiva
Dati che peggiorano pure con la maggioranza delle altre vetture elettriche.
Ma se lo trovi corretto puoi continuare a descrivere un mondo che non esiste in modo ideologico ricorrendo anche a falsità.
Beh sarebbe una buona idea..ma solo a chi non ha possibilità di spendere dai 40k in su. Diciamo dai 30k
Assolutamente corretto e sai che la vedo come te.
Mi riferivo al tuo "era più sensato averle in piazza" (che trovo corretto) e volevo rispondere a ciò: per il supermercato è meglio averle lì ed avere il tedesco che guarda al prezzo della carta igienica per 30 minuti ed alla fine compra lo spazzolino che si era dimenticato e qualcosa da bere perchè gli è venuta sete.
Ti faccio una domanda: quei campi lì, se non ci fosse ENI, sarebbero abbandonati o coltivati a mais per sfamare i poveri bimbi malati che usano nelle pubblicità?
Riflettici e poi sotto spoiler ti rispondo io, e credimi sono molto più che convinto non ci sia scritto nulla a cui tu arriverai prima di leggerlo: