
15 Marzo 2023
Nelle auto c'è moltissima ricerca e tecnologia, non solo a livello di infotainment e di powertrain, ma anche su elementi su cui spesso non si presta più di tanto attenzione. Parliamo, per esempio, dei tasti che troviamo nell'abitacolo, dei sedili, dei braccioli, dei rivestimenti e dei tappetini, oltre ad elementi "invisibili" come connettori, coperture dei cavi e tanto altro. Insomma, molti elementi delle auto con cui, spesso, si interagisce ogni giorno, senza sapere il grande lavoro che c'è dietro alla loro progettazione. Infatti, questi elementi sono realizzati con polimeri, filati e plastiche che sono stati sviluppati appositamente dopo lunghi processi di ricerca e test. Tra le più importanti realtà che si occupano di realizzare tali componenti che vengono poi utilizzati nel settore automotive c'è RadiciGroup con cui in passato abbiamo fatto due chiacchere sul tema del riciclo.
RadiciGroup ha una lunga storia alle sue spalle. Tutto è iniziato nel 1920 quando Pietro Radici ha fondato l'azienda che, in quel periodo, si occupava della vendita di manufatti tessili che poi ha iniziato, nel tempo, anche a produrre. Nel 1960 arriva un'importante novità. Infatti, l'azienda inizia a diversificare ulteriormente le sue attività, avviando la polimerizzazione della poliammide 6, che rappresenta l'ingresso nel business della chimica con l'obiettivo dell'integrazione verticale della lana.
Nel 1970 inizia la produzione di poliestere. Nel 1980, invece, parte la produzione di intermedi chimi e la polimerizzazione della poliammide 6.6. RadiciGroup entra, così, nel settore dei tecnopolmeri; avvia un'attività ingegneristica e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Nel corso degli anni, l'azienda pone sempre più attenzione allo sviluppo di prodotti sostenibili.
Si arriva così al 2023, con alla guida dell'azienda la terza generazione della famiglia Radici. La società oggi può contare su circa 3.000 dipendenti e su di un network di oltre 30 tra unità produttive e sedi commerciali in Europa, America e Asia. Nel 2022, il fatturato è stato pari a 1.542 milioni di euro.
La mobilità sta evolvendo rapidamente. Insieme ai partner, l'azienda sta portando avanti la ricerca e l’innovazione con l’obiettivo di sviluppare soluzioni per affrontare le sfide future, come la riduzione delle emissioni, la transizione verso una mobilità sempre più elettrica e sostenibile e la riduzione del peso delle vetture.
L'offerta di RadiciGroup è molto ampia: dai tecnopolimeri per componenti ad alte performance alle fibre sintetiche e ai non tessuti per i rivestimenti tessili. Prodotti versatili e con elevate prestazioni, ma anche efficienti e sostenibili.
Nello specifico, i tecnopolimeri sono ideali per la produzione di componenti che richiedono leggerezza, ma anche resistenze chimiche, meccaniche e alle alte temperature e sono ottimi sostituti dei metalli. Le fibre sintetiche per le auto in filo o in fiocco, permettono di realizzare i numerosi prodotti tessili per i veicoli come sedili, tappetini e coperture. Invece, i non tessuti sono ideali per teli protettivi da esterno e sistemi di insonorizzazione dell’abitacolo, filtrazioni di aria e di liquidi. Queste componenti sono realizzate tramite materiali innovativi, addittivabili per garantire specifiche performance.
I temi della sostenibilità e della circolarità sono molto importanti per questa eccellenza industriale italiana. Per tale motivo, l'azienda sta lavorando su più fronti come, per esempio, un ampliamento continuo di materiali da fonti bio e rinnovabili, lo studio ed innovazione delle tecnologie di recupero dei prodotti a fine vita, la collaborazione con clienti per lo sviluppo di prodotti progettati secondo le linee guida dell’eco-design e un continuo miglioramento dei processi di produzione con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2.
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