Tavolo automotive, si riparte il 5 dicembre. Focus sulla transizione ecologica

Il 5 dicembre sarà finalmente riconvocato il tavolo automotive. Come riporta Il Messaggero, la conferma arriva direttamente dal Ministro dell’Industria e del made in Italy Adolfo Urso al Festival Città Impresa. Si tratta di un annuncio importante in quanto le attività del tavolo automotive erano ferme da parecchi mesi e da tempo le associazioni di categoria premevano per una sua ripartenza. Dunque, tra un paio di settimane, il Governo, assieme ai costruttori, alle aziende del settore e ai sindacati, tornerà a discutere del futuro del comparto automotive italiano.

Si parlerà, in particolare, di temi molto importanti legati all'elettrificazione e alla transizione ecologica.

APPUNTAMENTO TRIMESTRALE

Oltre a dare una data per la nuova convocazione del tavolo automotive, il Ministro si è impegnato a riconvocare il tavolo ogni 3 mesi. Promessa molto importante visti i grandi cambiamenti che dovrà affrontare questo settore nei prossimi anni. Per il Ministro, il tavolo automotive è un "tavolo strategico". Già martedì, comunque, ci sarà un confronto con i colleghi europei.

Cerchiamo di sviluppare una politica comune con i grandi paesi produttori in Europa: con la Francia condividiamo una grande azienda automobilistica, Stellantis, con la Germania una filiera industriale europea quella dell’ automotive, e sappiamo che insieme dobbiamo cercare di reindirizzare la politica industriale europea in questo campo.

Non mancherà nemmeno, ovviamente, un confronto diretto con Stellantis. Il Ministro aggiunge che si punta non solo a mantenere i siti produttivi e i livelli occupazionali, ma pure a favorire gli investimenti su quelle tecnologie del futuro che possono consentire di realizzare le macchine elettriche in Italia.

Sarà quindi molto interessante ed importante seguire l'andamento di questo tavolo di confronto. Per sostenere il settore automotive in Italia in maniera adeguata, soprattutto in ottica transizione ecologica, il Governo ha bisogno di un confronto diretto con i costruttori, sindacati ed associazioni di categoria per capire come muoversi. Nei prossimi mesi, scopriremo cosa emergerà e le misure che saranno prese per il comparto.