
27 Dicembre 2022
La domanda delle batterie è destinata ad aumentare sensibilmente nel corso dei prossimi anni. Più nello specifico, con una domanda globale di batterie destinata a crescere annualmente di circa il 25% fino al 2030, la capacità di riciclo dei RPA (Rifiuti di Pile e Accumulatori) dovrebbe aumentare di almeno 25 volte per soddisfare il fabbisogno di materie prime, soprattutto quelle critiche, necessarie alla loro produzione.
L'UE dovrebbe occupare una quota crescente del mercato globale, passando dal 17% al 26% entro il 2030. Questo è quanto emerge da una ricerca effettuata per Erion Energy, il Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Pile e Accumulatori. La ricerca "Il regolamento Europeo sulle batterie e le sfide per la catena del valore" è stato condotto da Federico Magalini, Director Sustainability Services UK & Italy della società di consulenza dss+ ed è stato presentata in occasione di Ecomondo 2022.
Più nel dettaglio, questo studio prende in esame il contesto in cui viene introdotto il nuovo Regolamento, analizzando le disposizioni a cui dovranno attenersi i vari attori della filiera delle batterie. L'incremento maggiore della richiesta delle batterie arriverà, come si può ben immaginare, dal settore dei trasporti, assieme a quello dello stoccaggio dell'energia. Lo studio racconta che si stima che i veicoli elettrici ibridi Plug-in e i veicoli elettrici supereranno le vendite delle auto con motore a combustione interna, con una crescita annuale stimata del 23% in entrambe le categorie fino al 2030.
Proprio per questo, visto il forte aumento di domanda delle batterie per le auto elettriche nei prossimi anni, l'Unione Europea intende lavorare per rendersi autosufficiente nella produzione di batterie per veicoli elettrici entro il 2025. Lo studio evidenzia che la vera sfida riguarderà le materie prime.
Infatti, viene evidenziato che ad oggi, l'Unione Europea produce solo l’1% di quelle necessarie per la fabbricazione di batterie. Per questo, al momento c'è l'urgenza di andare a creare un mercato interno che riduca il rischio della dipendenza da Paesi esteri per la fornitura delle materie prime.
Proprio per tale motivo, la proposta della bozza del Nuovo Regolamento, adottata dal Parlamento europeo il 10 marzo 2022, introduce delle norme che regolano l’intero ciclo di vita delle batterie e punta ad incentivare il passaggio dall’attuale modello lineare ad un sistema circolare.
Infatti, con 2.500.000 tonnellate immesse sul mercato ogni anno e con una quantità analoga di rifiuti prodotti, l’Italia e l’Europa non hanno ancora raggiunto una piena circolarità, registrando un tasso di ritorno inferiore al 45% (l’Italia, nel 2021, si è assestata al 30% per raccolta di pile portatili esauste, e al 40% per quella di rifiuti di batterie per autoveicoli e batterie industriali).
Tra gli obiettivi del nuovo regolamento europeo c'è anche quello di limitare gli impatti negativi sociali e ambientali del ciclo di vita delle batterie, fissando livelli minimi di contenuto riciclato obbligatorio per la produzione di nuove batterie. Per esempio, il riciclo delle batterie al piombo può ridurre gli impatti del 49% rispetto all’approvvigionamento primario.
Invece, l’alluminio riciclato ha un’impronta di CO2 inferiore del 96% rispetto a quella del primario, mentre per litio, nichel e cobalto la riduzione è del 38%. Il rapporto aggiunge che gli studi sul ciclo di vita delle batterie hanno dimostrato che il trattamento a fine vita rappresenta solo una piccola parte (minore del 5%) degli impatti totali della produzione e che può limitare sostanzialmente le conseguenze ambientali rispetto alla produzione primaria. Laura Castelli, Direttore Generale di Erion Energy, ha commentato:
La tante sfide che ci troveremo ad affrontare non ci spaventano, anzi ci incentivano a sostenere sempre di più i nostri Produttori, ad aiutarli ad adottare i numerosi requisiti introdotti dal Regolamento e nel facilitare la loro comunicazione con gli altri attori del sistema (come ad esempio gli impianti di trattamento). In particolare, come Consorzio saremo chiamati a raggiungere nuovi e più ambiziosi obiettivi di raccolta entro il 2030: 70% per le pile portatili e 54% per le batterie per mezzi di trasporto leggeri (LMT). Il nuovo Regolamento promuove un approccio molto più strategico e sostenibile nella gestione delle batterie e dei relativi flussi di risorse disciplinandone, con un unico strumento giuridico, l’intero ciclo di vita e garantendo omogeneità nel mercato interno all’Europa.
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Commenti
speriamo di no! :(
terra dei fuochi?
e tutte ste batterie non inquinano?
Praticamente passano da una discarica all' altra per 25 volte per poi sparire sottoterra chissà dove
Beh nemmeno tanto
Wow, quindi quanti km sono di una macchina elettrica?
Una batteria tesla dura 1500 cicli, sono 800.000km più o meno.
Quindi secondo loro la batteria deve durare 20 milioni di km. Beh! wow! Macchine infinite!
Oste, vino, alcolisti anonimi!