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Italia al centro della crescita di biocarburanti: previsioni per il futuro

La domanda e la produzione di biofuel è in costante crescita.

Italia al centro della crescita di biocarburanti: previsioni per il futuro
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Linda Brunelli
Linda Brunelli
Pubblicato il 19 mar 2025

La decarbonizzazione è possibile se si sfruttano tutte le tecnologie disponibili. Nel contempo, la domanda e la produzione di biofuel è in costante crescita. Un gruppo finlandese attivo nella produzione di biocarburanti (Neste), ha stimato che la domanda di diesel pulito in Europa sarà di 11 milioni di tonnellate entro il 2030, un dato triplicato rispetto rispetto al 2023, dove le tonnellate si aggiravano intorno ai 4 milioni. Un’altra azienda, questa volta francese, prevede che il biodiesel nel 2025 raggiungerà una produzione europea di 11,3 tonnellate

CRESCITA DEI BIOCARBURANTI

La produzione mondiale di biocarburanti è cresciuta del 44% dal 2015, con l’Europa che ne produce il 13%. Tra i maggiori produttori troviamo Germania, Francia, Spagna e Italia. A riguardo, Riccardo Marchetti, ceo di Adamant Group, azienda italiana che si occupa di approvvigionamento e commercio di carburanti sostenibili, ha dichiarato che: 

L’Italia, grazie anche al quadro normativo Red II e Red III e alla disponibilità di feedstock come scarti agricoli e oli esausti, sta attirando nuovi investimenti in capacità di produzione sostenibile. E’ in una posizione di rilevante potenziale, ma con ancora margini di crescita. Pur non avendo i volumi produttivi di Germania o Francia, può contare su una filiera di raccolta di materie prime avanzate ben sviluppata e su poli industriali in grado di lavorare feedstock complessi. Inoltre, l’Italia può giocare un ruolo chiave nella produzione di biofuel avanzati per il trasporto marittimo e aereo, settori su cui Adamant sta puntando con decisione attraverso progetti dedicati e partnership strategiche. 

PRODUZIONE E CONSUMO IN ITALIA

Secondo i dati raccolti da Unem, l’associazione che riunisce le aziende petrolifere, la produzione di biocarburanti in Italia nel 2024 è stata di circa 1,3 milioni di tonnellate, ossia stabile rispetto all’anno precedente. Il nostro Paese vanta di due raffinerie attive, su nove presenti in Europa, con una capacità di produzione di 2,8 milioni di tonnellate l’anno

La produzione potrebbe arrivare altresì a oltre 5 milioni nei prossimi anni, arrivando a sostituire oltre il 15% dei combustibili fossili. In questo contesto, i consumi di prodotti petroliferi si ridurranno di 8 milioni di tonnellate, mentre aumenteranno i biocarburanti e i carburanti a bassa impronta di carbonio. 

In Italia è Eni il protagonista nella produzione di carburanti grazie alla sua piattaforma Enilive, che vanta una capacità annuale di bioraffinazione di 1,65 milioni di tonnellate. In particolare, la bioraffineria di Marghera è in grado di produrre 400.000 tonnellate di HVO all'anno, mentre quella di Gela raggiunge una capacità di 736.000 tonnellate. Da quest’anno, inoltre, viene prodotto anche il SAF. 

Entro il 2026, si prevede di completare la conversione dell’impianto di Livorno in bioraffineria, con una capacità di 500.000 tonnellate annue, mentre la bioraffineria di Marghera vedrà un ampliamento a 600.000 tonnellate all’anno entro il 2027. L’azienda sta anche sviluppando una quarta bioraffineria in Italia, oltre a impianti in Malesia e Corea del Sud. Enilive punta a raggiungere una capacità di produzione di biocarburanti superiore a 5 milioni di tonnellate entro il 2030, con un’ulteriore capacità opzionale di produzione di SAF pari a oltre 2 milioni di tonnellate, attraverso investimenti significativi in bioraffinerie e tecnologie avanzate per la produzione di SAF e HVO.

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