ACI: Angelo Sticchi Damiani dichiarato decaduto. Si va verso il commissariamento
L'ex presidente è stato dichiarato decaduto dal Governo in quanto aveva superato il limite dei tre mandati.
Angelo Sticchi Damiani non è più il presidente dell'ACI. L'ex dirigente dell'Automobile Club d'Italia è stato dichiarato decaduto dal Governo, che si appresta a commissariare l'ente fino alle prossime elezioni in programma il prossimo 9 luglio.
Secondo diverse fonti, l'Esecutivo si appresterebbe a nominare l'ex comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette come nuovo commissario dell'ACI.
La repentina evoluzione dei fatti avvenuta nelle scorse ore è frutto di schermaglie che ormai da mesi vedevano Sticchi Damiani in contrasto con il Governo. Il presidente decaduto era stato rieletto per il suo quarto mandato lo scorso ottobre, ma da Palazzo Chigi avevano subito impugnato la sua nomina in quanto in contrasto con il limite dei tre mandati previsti per gli enti pubblici come l'ACI. La situazione è arrivata così ad un punto di svolta stamane, con Sticchi Damiani dichiarato decaduto dal 31 dicembre.
A nulla è servita la delibera dell’assemblea ACI del 12 febbraio indetta per rispondere al decreto legge n. 208/2024. Per l'occasione, l'ente guidato da Angelo Sticchi Damiani aveva indetto una procedura elettorale per la nomina del nuovo presidente per il quadriennio 2025-2028. Si era provato ad evitare il commissariamento, che però è arrivato ugualmente alla scadenza dei 45 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento.
IN BALLO I RINNOVI DI MONZA, IMOLA E SARDEGNA
Il futuro prossimo dell'ACI prevede quindi l'arrivo di un commissario straordinario che dovrebbe avvenire entro la prossima settimana. Il prescelto, che come detto potrebbe essere Tullio Del Sette, si troverà davanti una gestione non facile ed erediterà alcune delicate questioni da cui potrebbero dipendere in parte le sorti dell'automobilismo sportivo italiano.
Le priorità più importanti per l'ACI (in qualità di federazione sportiva riconosciuta dalla FIA) sono il mantenimento dei due gran premi di Formula 1 nel territorio italiano, ovvero i Gran Premi di Monza e Imola, e il fondamentale rinnovo del Rally di Sardegna all'interno del campionato del mondo WRC.
Per quanto riguarda invece le questione burocratiche, i prossimi passaggi prevedono la presentazione entro il 31 marzo delle candidature per la presidenza dell'ACI. I nomi dei possibili candidati circolati per adesso vedono in pole position Geronimo La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa nonché presidente dell'ACI Milano, e Giuseppina Fusco, direttrice dell'ACI di Roma. Non si escludono tuttavia dei possibili outsider nella corsa alla poltrona dell'Automobile Club d'Italia.