Emissioni 2025, l'Unione Europea potrebbe concedere più flessibilità sulle multe
Si lavora per evitare le multe che peserebbero come macigni sulle case automobilistiche

Il tema dei nuovi limiti 2025 sulle emissioni e delle multe che ne potrebbero derivare per le case automobilistiche che non saranno in grado di rispettarli, continua ad essere oggetto di molte discussioni. Adesso c'è una novità. Pare infatti che la Commissione Europea possa proporre una soluzione per evitare le sanzioni che andrebbero a pesare come macigni sull'industria auto già alle prese con diverse difficoltà. Soluzione che potrebbe essere annunciata già a marzo quando la Commissione presenterà il nuovo piano automotive frutto del Dialogo Strategico avviato con il settore. Questo almeno è quanto fa sapere Bloomberg che cita l'europarlamentare tedesco Peter Liese.
SI VALUTANO ALTERNATIVE
Stando a quanto racconta l'europarlamentare, si starebbe valutando una modifica al regolamento che potrebbe includere un meccanismo che consentirebbe ai produttori di automobili una maggiore flessibilità nel soddisfare le normative ed evitare, così, le multe.
Spero che ci saranno misure a breve termine che ci consentano di mantenere gli obiettivi ma di essere flessibili sulle sanzioni. Ad esempio, se non si raggiungono gli obiettivi nel 2025, si può compensare superando gli obiettivi nel 2026 e nel 2027. Penso che sia una buona cosa. Abbiamo già un meccanismo simile per i veicoli pesanti, non c'è motivo per cui non possiamo averlo nei veicoli commerciali leggeri e nelle auto.
Insomma, si sta pensando di introdurre maggiore flessibilità per dare più tempo alle case automobilistiche di raggiungere gli obiettivi. Vedremo alla fine cosa succederà e che decisioni saranno prese. Il tema delle multe è sicuramente molto "caldo" e più volte ACEA, alcuni Paesi UE e diverse case automobilistiche hanno evidenziato le pesanti conseguenze per il settore nel caso arrivassero davvero le multe.
Intanto, le case automobilistiche si stanno già organizzando, sfruttando lo strumento del pooling, mettendo cioè virtualmente insieme le loro flotte con costruttori "virtuosi" come Tesla, per ridurre le emissioni medie e rientrare nei limiti.