Crisi dell'auto, le proposte di ACEA all'UE: ascolti di più l'industria
I contenuti di questa proposta sono stati presentati dal presidente di ACEA, Luca de Meo

Il settore auto in Europa sta affrontando diversi problemi e per superarli, ACEA ha presentato un suo contributo al Piano Industriale per il settore automobilistico che la Commissione Europea intende svelare a breve. I contenuti di questa proposta sono stati presentati dal presidente di ACEA, Luca de Meo. Entriamo nei dettagli.
SERVE UNA NUOVA POLITICA INDUSTRIALE
Il primo punto è quello di arrivare a disporre di una "forte politica industriale dell'UE per rendere le attività commerciali più facili e veloci in Europa".
In altri termini, l'associazione che raggruppa le case automobilistiche europee chiede, tra le altre cose, che l'UE affronti gli alti costi di manodopera, energia e produzione di batterie per veicoli elettrici. Insomma, si chiede che vengano create condizioni adeguate per una produzione di veicoli a prezzi accessibili nell'UE.
ACEA suggerisce poi all'UE di semplificare l'accesso ai finanziamenti e di applicare un approccio ecosistemico coerente per garantire una catena del valore agile e competitiva che includa componenti auto, sviluppo e produzione di batterie, sviluppo software e semiconduttori. Inoltre, per l'associazione bisogna perseguire una politica commerciale aperta per supportare la decarbonizzazione del settore e allineare gli accordi di libero scambio e le partnership con le esigenze della transizione verde e la competitività del settore.
Bisogna pure garantire che la forza lavoro dell'UE abbia le giuste competenze per affrontare questo processo di transizione, soprattutto in aree come come la manutenzione dei veicoli elettrici e la sicurezza informatica.
ANDARE VERSO UNA TRANSIZIONE GUIDATA
La seconda macro proposta di ACEA all'UE riguarda la necessità di creare condizioni per una transizione guidata dal mercato verso una mobilità a zero emissioni per autovetture, furgoni, autobus e camion, in grado di alimentarsi in maniera autonoma. Che significa? La lista delle richieste è particolarmente lunga. Per esempio, fornire una soluzione per il problema delle nuove normative sulle emissioni del 2025 e anticipare la revisione delle regole del Green Deal al prossimo anno.
Bisogna pure aumentare le ambizioni per l'implementazione di reti di ricarica per veicoli elettrici e stazioni di rifornimento di idrogeno, oltre concentrarsi sull'implementazione di caricabatterie Megawatt Charging System (MCS) per veicoli pesanti. Si chiede poi di sostenere lo sviluppo della mobilità elettrica attraverso incentivi e altre agevolazioni fiscali.
SEMPLIFICARE LE NORMATIVE
Il terzo macro tema è quello di ridurre gli oneri amministrativi e semplificare la legislazione. Insomma, bisogna ridurre l'accesso di burocrazia per poter competere. Nel suo documento, ACEA parla della necessità di adottare il principio "Triple 3" per i quadri normativi che interessano il settore automobilistico. Per esempio, prevedere un lasso di tempo di 3 anni tra la regolamentazione finale e l'attuazione per auto e furgoni e 7 anni per veicoli pesanti.
Inoltre, si chiede di applicare la nuova legislazione solo per i nuovi veicoli e non richiedere retroattivamente modifiche a veicoli già omologati, fornendo al contempo un periodo di eliminazione graduale di 10 anni per tutta la produzione. Bisogna pure migliorare la partecipazione dell'industria auto alla discussione sulla creazione delle nuove normative.