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In Italia numero record di auto per abitante. Media più alta in Europa

Le autovetture a benzina sono ancora le più numerose nelle città italiane

In Italia numero record di auto per abitante. Media più alta in Europa
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 10 dic 2024

L'auto è da sempre una grande passione degli italiani. Non stupisce troppo quindi che il nostro Paese abbia il più alto tasso di motorizzazione dell’Unione Europea, con 694 autovetture registrate ogni 1.000 abitanti. Le media UE è di 571 vetture ogni 1.000 abitanti. Tale tasso continua a crescere in media, dell’1,3% l’anno dal 2018, molto più che nelle altre grandi economie dell’Unione (Germania +0,7%, Spagna +0,4%, Francia +0,3%).

Questo è quanto emerge da un nuovo rapporto Istat "degli indicatori basati sui dati del Pubblico registro automobilistico (ACI), relativi alla consistenza e alla composizione del parco veicolare, per comune capoluogo e per provincia/città metropolitana". Entriamo più nei dettagli.

TASSI DI MOTORIZZAZIONE IN AUMENTO

Secondo il rapporto, nelle città, dove la popolazione è più concentrata, i tassi di motorizzazione sono mediamente più bassi (646 autovetture/1.000 abitante nell’insieme dei comuni capoluogo), con forti differenze, tuttavia, sia fra città grandi e medio-piccole (609 nei capoluoghi di città metropolitana, 687 nei capoluoghi di provincia), sia fra le ripartizioni geografiche (612 nei capoluoghi del Nord, 660 in quelli del Centro e 683 in quelli del Mezzogiorno).

Tra i comuni capoluogo, i valori del tasso di motorizzazione sono compresi tra il minimo di Venezia (457 autovetture/1.000 ab.) e il massimo di Frosinone (841). All’estremità superiore dell’intervallo, con più di 800 autovetture/1.000 ab., si collocano, insieme a Frosinone, L'Aquila, Isernia, Potenza, Vibo Valentia, Agrigento, Catania e Nuoro. All’estremità inferiore, con meno di 600 autovetture/1.000 ab., troviamo invece, con Venezia, Genova, La Spezia, Milano, Trieste, Bologna, Firenze, Bari e Barletta.

Tutti i comuni capoluogo, tranne Aosta e Gorizia, presentano valori superiori rispetto all’anno precedente: gli incrementi più significativi (oltre +3%) si rilevano a Torino, Cuneo, Bolzano/Bozen, Pistoia e Salerno.

Nel 2023, inoltre, tutti i capoluoghi metropolitani presentano tassi di motorizzazione superiori a quelli del 2015 (base delle attuali serie storiche), compresi quelli che negli ultimi anni avevano registrato una flessione di questo indicatore (Torino dal 2018 al 2021, Genova e Firenze nel 2020, Milano nel 2018-2019, Venezia nel 2019, Roma nel 2018 e Bari nel 2020-2021).

TASSO DI MOTORIZZAZIONE IN AUMENTO NELLE GRANDI CITTÀ

Istat racconta che i veicoli a benzina, gasolio e gas, in Italia rappresentano più del 95% del parco veicolare, anche se l’ascesa dei veicoli elettrici e ibridi ne ha rallentato la crescita negli ultimi anni.

A livello nazionale, nel 2023 si contano 0,878 veicoli a combustibili fossili per abitante, in lieve aumento rispetto all’anno precedente (0,873). Nell’insieme dei comuni capoluogo, tuttavia, questo indicatore presenta un valore più basso (0,823), e uno ancora inferiore nel sottoinsieme dei capoluoghi metropolitani (0,782), entrambi sostanzialmente invariati rispetto all’anno precedente. Tra le grandi città, i valori più bassi ( inferiore a 0,7) si osservano a Milano e Venezia; i più alti (superiore a 0,9) a Messina e Catania.

Il rapporto mette poi in evidenza una maggiore densità di veicoli nelle grandi città e nei capoluoghi del Mezzogiorno.

Nel 2023, il valore medio per l’insieme dei comuni capoluogo è di 3.970 veicoli per km2 di superficie urbanizzata, con un minimo di 1.647 a Lucca e un massimo di 7.523 a Napoli . Valori molto elevati (oltre 6.000 veicoli/km2 ) si osservano anche a Torino, Milano, Palermo e Catania e, fra i capoluoghi di provincia, a Bolzano/Bozen, Foggia, Andria e Barletta. Diversamente dal tasso di motorizzazione, la densità veicolare tende ad assumere valori più elevati nelle grandi città (in media, 5.149 veicoli/km2 nei capoluoghi di città metropolitana e 3.224 nei capoluoghi di provincia). I due indicatori concordano, invece, nel misurare una pressione del traffico mediamente più alta nei capoluoghi del Mezzogiorno (4.540 veicoli/km2 , contro i 3.785 del Nord e i 3.734 del Centro).

Parlando invece, di inquinamento, l'’indice che monitora l’evoluzione del potenziale inquinante delle autovetture (valori maggiori o minori di 100 a seconda che le auto più inquinanti siano più o meno numerose di quelle a basse emissioni) continua a migliorare con regolarità, scendendo nel 2023 a 110,7 nell’insieme dei capoluoghi (138,1 nel 2018). Nelle città del Mezzogiorno, tuttavia, il valore resta molto più alto (133,6) rispetto a quelle del Nord (100,9) e del Centro (104,2), prossime all’equilibrio (100) fra auto più inquinanti e a basse emissioni.

AUTO ELETTRICHE ANCORA MARGINALI

Nel 2023, le autovetture a benzina sono ancora le più numerose nelle città italiane (47,4% nell’insieme dei comuni capoluogo), anche se la loro quota si va riducendo, in media, di 0,8 punti l’anno dal 2015. Il declino è ancora più lento per la quota delle autovetture a gasolio (35,2%), in calo di 0,3 punti l’anno dal 2015. La percentuale di auto a gasolio, tuttavia, rimane sensibilmente più alta nei capoluoghi del Mezzogiorno (41,7%, contro 31,4% del Nord e 33,8% del Centro) e nelle città medio-piccole (38,9% nei capoluoghi di provincia, contro 31,4% dei capoluoghi metropolitani).

Le autovetture a basse emissioni rappresentano, nel 2023, il 17,4% del totale nei comuni capoluogo (circa 2 punti in più dell’anno precedente e più del doppio rispetto al 2015). Anche in questo caso si osserva una distanza significativa tra le città del Mezzogiorno (12,5%) e quelle del Centro (19,3%) e del Nord (19,8%), ma non tra capoluoghi metropolitani e capoluoghi di provincia (17,6 e 17,3%).

La diffusione delle auto a basse emissioni ha avuto un’accelerazione a partire dal 2019, grazie soprattutto al contributo delle ibride, ma la componente più numerosa di questo segmento è ancora quella delle auto a gas e bifuel (9,9%). Le autovetture ibride rappresentano invece, nel 2023, il 6,9% del totale nei comuni capoluogo (superando il 10% solo a Varese, Milano e Bologna) e le elettriche appena lo 0,6% (superando l’1% solo a Milano, Bergamo, Brescia, Bolzano/Bozen e Trento). La quota complessiva di autovetture a basse emissioni supera il 25% in 11 città del Centro-nord, tra cui Bologna, e raggiunge il massimo a Macerata (28,8%).

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