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Accise sul diesel, il Governo valuta un aumento di 1 centesimo all’anno per 5 anni

Confermato che gli autotrasportatori non saranno toccati da questi aumenti

Accise sul diesel, il Governo valuta un aumento di 1 centesimo all’anno per 5 anni
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 15 ott 2024

Il tema dell'allineamento delle accise della benzina e del diesel ha fatto molto discutere negli ultimi giorni e non sono mancate le polemiche. Come abbiamo visto, il ministro Giorgetti ha fatto sapere che questo allineamento si tradurrà in un calo delle accise della benzina ed un aumento di quelle del diesel.

L'intervento sulle accise non riguarderà, però, il mondo dell'autostrasporto. Questa categoria può infatti contare su di una disciplina specifica e non è interessata da questo allineamento delle accise. Il peso di tale manovra andrà quindi sulle spalle degli automobilisti che possiedono un modello diesel e questo ha preoccupato molto le associazioni dei consumatori, come abbiamo visto.

L'aumento delle accise del diesel è confermato ma la volontà del Governo è quella di rendere tale rincaro progressivo e concludere l'allineamento nel 2030.

ALLINEAMENTO ENTRO IL 2030

Come spiega al Sole 24 Ore il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, si punta ad aumentare le accise di un centesimo all'anno per 5 anni.

La scelta del governo è di trovare una via mediana, cioè di diminuire il costo della benzina e di aumentare il costo del gasolio, quindi un’operazione diciamo così a zero che vorrà dire un centesimo al litro all’anno per cinque anni in aumento o in diminuzione.

Contestualmente, dunque, caleranno le accise sulla benzina di un centesimo all'anno.

Questo porterà nel 2030 il riallineamento a metà strada e consentirà sostanzialmente di creare una situazione in cui il governo non aumenta gli introiti, ma riequilibra i due carburanti.

E per quanto riguarda il mondo degli autostrasporti, il viceministro conferma che non saranno toccati da questi aumenti. Sull'allineamento delle accise è intervenuto anche il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, che conferma che va fatto.

La discrepanza fra le accise di benzina e diesel fa parte del lungo elenco di sussidi ambientalmente dannosi e quindi necessita di pareggiare, altrimenti siamo in infrazione europea.

CODACONS FA I CONTI

Le rassicurazione del Governo non hanno convito il Codacons che ha fatto i conti su quanto questo intervento costerà ai possessori di un'auto a gasolio.

In base agli ultimi dati disponibili relativi al primo semestre del 2024, in Italia su un parco auto circolante pari a 40,3 milioni di vetture, il 42,3% è la quota di quelle alimentate a benzina, 41,5% quelle a gasolio. Questo significa che ad oggi circolano nel nostro Paese 17,1 milioni di auto a benzina, e oltre 16,7 milioni di auto diesel. Un aumento delle accise di 1 centesimo di euro per il gasolio equivale ad una maggiore spesa da +0,61 euro su un pieno da 50 litri, se si tiene conto anche dell’Iva applicata sulle accise. In un anno la maggiore spesa, considerando una media di due pieni al mese, sarà quindi pari a +14,64 euro ad autovettura, con un aggravio complessivo da +245,6 milioni di euro annui sulla totalità delle auto diesel circolanti in Italia.

Dunque, secondo l'associazione, in 5 anni la misura costerebbe in totale circa 1,23 miliardi di euro ai proprietari di autovetture diesel.

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