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Auto elettriche, Goldman Sachs: il prezzo delle batterie calerà del 50% entro il 2026

I miglioramenti tecnologici e il calo dei costi delle materie prime permetteranno di ridurre ulteriormente i prezzi delle batterie

Auto elettriche, Goldman Sachs: il prezzo delle batterie calerà del 50% entro il 2026
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 10 ott 2024

Le batterie, lo sappiamo, solo l'elemento più costoso delle auto elettriche. Proprio per questo si sta lavorando per ridurre i prezzi degli accumulatori per poter rendere le BEV più accessibili. Nel corso degli anni i prezzi degli accumulatori sono calati progressivamente (tranne che nel 2022 per l'aumento del costo delle materie prime) e secondo Goldman Sachs Research scenderanno di quasi il 50% entro il 2026. Andiamo con ordine.

I PREZZI CONTINUERANNO A SCENDERE

Secondo il rapporto, nel 2022 il prezzo medio era di 153 dollari per kWh, 149 dollari per kWh nel 2023 e si stima che alla fine del 2024 scenderà a quota 111 dollari per kWh. Entro il 2026, dovrebbe scendere ulteriormente ed attestarsi a 80 dollari per kWh con un calo di quasi il 50% rispetto al 2023, un livello al quale i veicoli elettrici a batteria raggiungerebbero la parità di costo con quelli a benzina (il raffronto è con le vetture del mercato americano).

Secondo Nikhil Bhandari di Goldman Sachs Research i prezzi stanno calando per due motivi. Il primo è legato all'innovazione tecnologica. Infatti stanno arrivando sul mercato batterie con una densità energetica sempre maggiore e con costi inferiori. Il secondo motivo, invece, è il continuo calo dei prezzi delle materie prime per le batterie.

Parlando dell'evoluzione tecnica, dell'aumento della densità energetica, Nikhil Bhandari spiega che si sta lavorando molto sulla struttura della batteria, realizzando celle più grandi, eliminando i moduli e puntando sul cell-to-pack. La struttura degli accumulatori diventa più semplice (e si riducono i costi) visto che si eliminano alcune parti ma contestualmente si aumenta la densità energetica.

Sul mercato stanno sempre più trovando diffusione le batterie con celle LFP (litio-ferro-fosfato) che oggi "pesano" per il 35-40%. E per il futuro si parlerà sempre di più di batterie allo stato solido che potrebbero rappresentare una svolta, soprattutto grazie alla loro maggiore densità energetica. Inizialmente si supponeva che le batterie allo stato solido sarebbero arrivate presto ma adesso il loro lancio è posticipato alla seconda metà del decennio.

Nel frattempo, l'attuale tecnologia delle batterie sta migliorando e secondo Nikhil Bhandari questo renderà difficile per le batterie allo stato solido sostituire quelle esistenti. Del resto, la ricerca e sviluppo richiede tempo e ci vuole ancora più tempo per raggiungere un buon livello di qualità.

Dunque, grazie al calo dei prezzi degli accumulatori, le auto elettriche diventeranno più accessibili e quindi più appetibili. Dal 2026, secondo il rapporto, la domanda da parte dei consumatori potrebbe aumentare.

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