La Germania con l'Italia: giusto anticipare la clausola di revisione al 2025
La Germania appoggia la proposta dell'Italia per anticipare la revisione delle regole sulle emissioni di CO2 nel 2025. La Commissione Europea non sarebbe d'accordo

Pare che l'Italia possa avere trovato un importante alleato per portare avanti la sua richiesta alla Commissione Europea di anticipare al 2025 la revisione delle regole sulla riduzione della CO2 nel settore dei trasporti che porteranno allo stop alla vendita delle auto endotermiche nel 2035.
Sappiamo che il nostro Paese intende spingere molto in questa direzione ma il lavoro da fare non è certamente facile perché è necessario costituire una maggioranza all'interno dei Paesi membri. A quanto pare, la Germania sarebbe dalla parte dell'Italia.
Infatti, come riporta Ansa, il vicecancelliere e ministro dell'Economia, Robert Habeck, dopo un incontro con le case automobilistiche e i rappresentanti dei sindacati, ha dichiarato che sosterrà l'anticipazione della revisione degli standard di CO2 prevista per il 2026.
Il desiderio della tavola rotonda era quello di sostenere che ciò avvenisse già nel 2025: sono felice di appoggiare questa richiesta.
Proposta italiana che oggi il ministro Adolfo Urso presenterà a Bruxelles. A quanto pare, questa posizione starebbe ottenendo sempre più consensi a quanto racconta il ministro.
Non si può lasciare nell'incertezza assoluta imprese e consumatori su quali saranno le decisioni che poi comunque prenderemo alla fine del 2026: altri due anni di incertezza porterebbero al collasso dell'industria dell'auto europea, quindi anticipare è buon senso.
REVISIONE DELLE REGOLE GIÀ NEL 2025?
La posizione del ministro dell'Economia, Robert Habeck è sicuramente importante considerando anche il fatto che è uno degli esponenti di spicco dei Verdi. L'esecutivo tedesco in passato aveva sempre escluso la possibilità di rivedere le clausole del Green Deal. Il nuovo scenario economico, le difficoltà del settore automotive, in particolare proprio in Germania con la crisi della Volkswagen, l'arrivo della concorrenza cinese e i nuovi assetti politici all'interno della Germania dopo le recenti elezioni, starebbero facendo cambiare idea all'esecutivo.
Un alleato di peso come la Germania potrebbe permettere all'Italia di raggiungere più facilmente una maggioranza che permetta di anticipare la data della revisione delle regole.
I prossimi giorni saranno quindi molto importanti per capire cosa succederà.
LA COMMISSIONE EUROPEA: LA DATA NON CAMBIA
Quasi contestualmente è arrivata anche una dichiarazione della Commissione Europea sul possibile cambio della data per la revisione delle regole. A quanto pare, il 2026 non si tocca.
Il riesame delle norme Ue che fissano lo stop alla produzione di auto a diesel e a benzina nel 2035, fissato nel 2026, per il momento è appropriato. Il percorso verso il 2035 deve essere graduale e c'è molto lavoro in corso per creare le giuste condizioni per la transizione. La legislazione sul target delle zero emissioni del 2035 è stata adottata un anno fa e include la clausola di revisione nel 2026. Tutti gli strumenti per raggiungere l'obiettivo ci sono. Nelle linee guida politiche della presidente Von der Leyen per il suo nuovo mandato è indicato che ci sarà l'opportunità di affrontare la questione dei carburanti sintetici.