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Trattativa Governo - Dongfeng, chieste garanzie su sicurezza informatica

L'obiettivo sarebbe quello di fare in modo che i dati dei consumatori siano raccolti e gestiti all'interno del Paese

Trattativa Governo - Dongfeng, chieste garanzie su sicurezza informatica
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 12 ago 2024

Il Governo sta trattando con Dongfeng per un possibile investimento della casa automobilistica cinese in Italia. Si parla, stando alle indiscrezioni, di una fabbrica che diventerebbe l'hub europeo delle attività del marchio cinese. La trattativa che si troverebbe in una fase avanzata, è stata confermata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso.

A quanto pare c'è una novità. Stando a quanto riporta Bloomberg, il Governo avrebbe chiesto a Dongfeng specifiche garanzie sulla sicurezza informatica e sulla protezione dei dati.

IL PROBLEMA DELLA RACCOLTA DEI DATI

Le auto connesse oggi sono dei veri e propri computer su 4 ruote. Grazie ai sistemi di connessione non solo ricevono dati dalla rete ma possono anche trasmetterli all'esterno. Le vetture, grazie ai molteplici sensori di cui sono dotate, oggi raccolgono moltissimi dati che possono essere trasmessi ai server delle case automobilistiche. Proprio il tema della raccolta dei dati da parte dei veicoli è oggi molto discusso. Recentemente abbiamo visto che gli Stati Uniti intendono varare una normativa ad hoc per evitare che le auto connesse utilizzino software sviluppato in Cina e in altri Paesi ritenuti ostili. L'obiettivo sarebbe quello di evitare che i dati raccolti dalle vetture possano finire nelle mani sbagliate.

Nelle trattative con Dongfeng il Governo sembra che abbia posto l'attenzione proprio sulla gestione dei dati. Stando a quanto raccontato, l'obiettivo sarebbe quello di fare in modo che i dati dei consumatori siano raccolti e gestiti all'interno del Paese. Per questo, il marchio cinese dovrebbe utilizzare componenti come le unità di infotainment fornite da aziende locali, per motivi di sicurezza.

Questa richiesta si inserirebbe anche in un quadro più ampio di norme volte a favorire i fornitori italiani. Secondo quanto riportato, l'Italia avrebbe chiesto a Dongfeng di approvvigionarsi localmente per almeno il 45% dei componenti di ogni vettura prodotta. In tale modo, il marchio cinese potrebbe accedere anche a incentivi pubblici per diverse centinaia di milioni di euro.

Non rimane che attendere per capire quali saranno i frutti di questa trattativa. Come sappiamo, il Governo sta cercando un'altra casa automobilistica per incrementare la produzione di auto nel nostro Paese come parte del piano di rilancio del settore automotive.

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