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ACI-ISTAT: nel 2023 incidenti stradali in aumento ma meno morti

Tasso di mortalità: 5,2 per 100 mila abitanti. 13 Regioni sopra la media nazionale. La distrazione la casa principale degli incidenti

ACI-ISTAT: nel 2023 incidenti stradali in aumento ma meno morti
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 27 lug 2024

Nel 2023 ci sono stati 166.525 incidenti (+0,4%), con 3.039 morti (-3,8%) e 224.634 feriti (+0,5%). Questi sono solo alcuni dei numeri che emergono dall'ultimo rapporto ACI-ISTAT sugli incidenti stradali. Entriamo più nei dettagli.

ALTI COSTI SOCIALI

Dunque, nel 2023 c'è stato un leggero aumento degli incidenti e dei feriti a fronte di un calo dei decessi per incidente in confronto con il 2022. Tuttavia, rispetto al 2019, benchmark per il decennio 2021-2030, gli incidenti sono diminuiti del 3,3%, i morti del 4,2% e i feriti del 6,9%. In media, ogni giorno si sono verificati 456 incidenti (19 ogni ora), 615 feriti (25,6 ogni ora) e 8,3 morti (1 ogni 3 ore).

Gli incidenti stradali hanno un preciso costo sociale. Il rapporto evidenzia che il costo sociale degli incidenti stradali con lesioni alle persone ammonta a quasi 18 miliardi di euro (1% del Pil nazionale). Aggiungendo i 4,3 miliardi di euro di costi sociali per danni alle cose, si raggiungono così i 22,3 miliardi di euro (pari all’1,1% del PIL).

Il tasso di mortalità medio nazionale è di 52 morti ogni milione di abitanti (o 5,2 per 100 mila abitanti). 13 Regioni sono sopra la media nazionale: Sardegna (7,0), Bolzano (6,7), Trento e Veneto (6,4), Emilia-Romagna (6,3), Marche, Lazio e Puglia (6,0), Calabria (5,9), Abruzzo (5,7), Toscana e Molise (5,5), Umbria (5,3). Aggiunge il rapporto:

Nel 2023, gli incidenti stradali registrati nei grandi Comuni (Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Messina, Catania) hanno rappresentato il 25,5% del totale (42.496). Le vittime 429 (il 14,1%) sono aumentate del 10,0% rispetto al 2022 (+22,2% rispetto al 2019). Il tasso di mortalità stradale è salito a 4,6 (4,2 nel 2022, 3,4 nel 2021) contro una media nazionale del 5,2.

L’indice di mortalità (morti su 100 incidenti) resta più elevato sulle strade extraurbane (4,1: 4,3 nel 2022) – scende sulle autostrade (2,7: 3,5 nel 2022), mentre sulle strade urbane (1,1) è identico a quello dello scorso anno. La media nazionale (1,8) è praticamente invariata dal 2010.

LE CAUSE DEGLI INCIDENTI

Quali sono le principali cause degli incidenti? Il rapporto ACI-ISTAT è molto chiaro e mette al primo posto la distrazione.

Più nello specifico, “Guida distratta o andamento indeciso” (33.144 incidenti: 15,1% del totale), mancato rispetto di precedenza o semaforo (28.389 incidenti: 12,9%) e velocità troppo elevata (18.524: 8,4%). Complessivamente, questi tre comportamenti sono la causa di 80.057 incidenti, cioè il 36,5% del totale. 

A seguire, manovre irregolari (retromarcia, inversione, manovra irregolare per sostare o attraversare la carreggiata): 16.828 casi e 7,7%. Troviamo poi mancato rispetto della distanza di sicurezza (15.172 casi: 6,9%), mancata precedenza al pedone (7.454) e comportamento scorretto del pedone (6.241) che rappresentano, rispettivamente, il 3,4% e il 2,8% delle cause di incidente.

MONOPATTINI ELETTRICI

Il rapporto mette in evidenza che sono in aumento le vittime tra conducenti di monopattini elettrici (21, erano state 16 nel 2022; gli incidenti sono passati dai 2.929 del 2022 a 3.365, i feriti da 2.787 a 3.195), biciclette e biciclette elettriche (212: 205 nel 2022 = +3,4%). Stabili i pedoni (485 morti), in diminuzione occupanti di autocarri (112: -32,5%), motociclisti (734: -6,0%), occupanti di autovetture (1.332: -3,1%) e ciclomotoristi (68: -2,9%).

Gli utenti più vulnerabili rappresentano il 50% dei morti sulle strade (49,3% nel 2022, 50,9% nel 2021 e 51,4% nel 2020). Per i pedoni, l’indice di mortalità (2,6 ogni 100 incidenti) è 4 volte più alto di quello degli occupanti di autovetture (0,7); quello dei motociclisti (1,6) è 2,4 volte più alto; quello di conducenti e passeggeri di biciclette – elettriche e no – e monopattini (1,1 morti), 2 volte più alto.

Guardando alle fasce d'età, le vittime risultano concentrate nelle classi 20-29 anni e 45-59 anni per gli uomini, oltre i 55 anni per le donne. Rispetto al 2022, gli aumenti più consistenti si sono registrati per le classi di età oltre i 70 anni (con un aumento più rilevante per la fascia 75-79 anni: +23,6%), ma anche per i bambini tra 5 e 9 anni di età (da 8 a 13 vittime) e 45-49enni (+1,8%). Nota particolarmente negativa la quota di bambini (0 a 14 anni) deceduti in incidenti stradali: 41, 28 dei quali tra 5 e 14 anni, in aumento rispetto agli anni precedenti: 39 nel 2022, 28 nel 2021, 37 nel 2020 e 35 nel 2019.

Infine, per quanto riguarda, invece, le multe, nel 2023 sono state 6,8 milioni: 18,7 mila al giorno e 780 all'ora. Divieto di sosta ed eccesso di velocità i comportamenti più sanzionati. Al terzo posto l’inosservanza della segnaletica orizzontale e semaforica.

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