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L'auto elettrica più veloce al mondo è prodotta a Torino e sfiora i 440 km/h

La Rimac Nevera passa il testimone alla M.A.T. Aspark SP600

L'auto elettrica più veloce al mondo è prodotta a Torino e sfiora i 440 km/h
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Giuseppe Biondo
Giuseppe Biondo
Pubblicato il 13 giu 2024

La Rimac Nevera non è più l'elettrica più veloce al mondo. Il primato le è stato sottratto da un'auto elettrica prodotta in Italia, anche se più che "auto", definizione che potrebbe starle stretta, sarebbe meglio definirla in maniera più ampia come "quattro ruote" o direttamente come Hypercar. Adesso l'auto elettrica di produzione più veloce sul Pianeta è la M.A.T. Aspark SP600, dove M.A.T. sta per Manifattura Automobili Torino.

Lo è per il momento e probabilmente lo sarà ancora per un po' di tempo, visto che il precedente record stabilito dalla Nevera la Aspark SP600 non l'ha battuto di poco. Se la Rimac nel novembre 2022 toccava i 412 km/h, la M.A.T. ha sfiorato i 440 km/h: il nuovo record da battere è posto a 438,7 km/h. Al volante c'era il pilota Marc Basseng, sul ciglio dell'Automotive Testing di Papenburg, in Germania, è rimasto un capannello composto dal CEO di Aspark Masanori Yoshida, il VP Bridgestone Steven De Bock e il CEO M.A.T. Paolo Garella.

Il tentativo terminato nel record è stato il secondo di sabato 8 giugno. Al volante c'era Marc Basseng, vincitore della 24 Ore del Nurburgring capace di spingere la M.A.T. Aspark SP600 a un nulla dai 440 km/h, ben oltre il record precedente. 

Aspark non è nuova a simili record. Dopo la OWL, capace tra le altre cose di raggiungere i 318 km/h di media in 400 metri, l'azienda giapponese si è rivolta un'altra volta a M.A.T. per sviluppare una hypercar che fosse in grado di spostare un po' più in là il record mondiale di velocità massima per i veicoli elettrici. Come partner per le coperture, tra gli elementi più sollecitati in assoluto in questo genere di test, da Torino hanno chiamato Bridgestone, che ha colto la sfida e realizzato degli pneumatici Potenza Race su misura, capaci di sostenere le sollecitazioni provenienti dalla SP600 e dal tracciato tedesco.

La Aspark SP600 è prodotta a Torino nella sede M.A.T., lo sviluppo è stato condotto in parte al simulatore e in parte con test fisici, con numerose sessioni di convalida delle soluzioni aerodinamiche in galleria del vento. In qualità di partner tecnico di Aspark, M.A.T. si è occupato di tutte le aree di sviluppo della SP600, dal powertrain al software passando per le sospensioni e il telaio, oltre che per l'ingegnerizzazione di una batteria specifica che consentisse di erogare una potenza sufficiente a sostenere prestazioni di questo livello.

Purtroppo non sono stati rivelati i dettagli tecnici della SP600, ma la Aspark OWL, hypercar da 413 km/h, sviluppa una potenza di ben 1.953 CV e una coppia di 1.920 Nm, valori che le consentono di chiudere:

  • lo 0-100 km/h in 1,78 secondi
  • lo 0-200 km/h in 4,76 secondi
  • lo 0-300 km/h in 9,74 secondi

il tutto con un sistema di accumulo agli ioni di litio da 69 kWh a 800 volt che le consente di percorrere fino a 400 km con un pieno di "elettroni". 

Questo record rappresenta una pietra miliare nella crescita continua di M.A.T., azienda che oggi rappresenta il meglio della tradizione italiana nel settore automotive. In 10 anni abbiamo sviluppato più di 11 progetti di veicoli completi e abbiamo dimostrato che con le giuste risorse non siamo secondi a nessuno. Sono molto orgoglioso del mio team e anche estremamente felice di raggiungere questo traguardo nell'anniversario dei 10 anni di fondazione di M.A.T. Un ringraziamento speciale va al CEO di Aspark, Masanori Yoshida, per la sua visione, il supporto e la fiducia in M.A.T. e al team Bridgestone per aver accettato la sfida e supportato con la tecnologia più avanzata questo tentativo di record – ha dichiarato il numero uno di M.A.T., l'ingegner Paolo Garella.

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