Tavolo Carburanti, presentate le linee guida per la riforma del settore
Il Governo intende riformare il settore della distribuzione dei carburanti

Nella giornata di ieri si è tenuto un nuovo incontro del Tavolo Carburanti al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Come sappiamo, si tratta di un tavolo di confronto sulla filiera di distribuzione carburanti al fine di realizzare il riordino del settore.
Al nuovo incontro, oltre al ministro Adolfo Urso, hanno partecipato il sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Claudio Barbaro e il sottosegretario al Mimit Massimo Bitonci. Nel corso della riunione, sono state presentate alle associazioni di categoria le linee guida per la riforma del settore.
Un incontro propedeutico alla presentazione al Consiglio dei Ministri, nelle prossime settimane, del disegno di legge in materia che interverrà, evidenzia il ministero in una nota, "su di un sistema frammentato, razionalizzando la rete e accompagnandola, in coerenza con l’evoluzione della nuova mobilità, verso modelli di sostenibilità e transizione green".
LE LINEE GUIDA
A quanto pare, l'intervento normativo verterà su 4 linee guida. La regolamentazione del regime delle autorizzazioni per l’attività di distribuzione dei carburanti; la disciplina dei rapporti contrattuali in tema di gestione degli impianti di distribuzione; la modifica delle disposizioni in materia di indicazione dei prezzi dei carburanti e la razionalizzazione e riconversione della rete distributiva urbana ed extraurbana.
Grande soddisfazione per il ministro Urso per il prossimo arrivo di una legge organica che metterà ordine nel settore dei carburanti.
Un provvedimento lungamente atteso dalle categorie produttive e su cui avevamo preso impegno proprio quando, all’inizio dello scorso anno, iniziammo un confronto significativo con i rappresentanti del settore per l’applicazione del Decreto sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti. Finalmente una legge organica che consentirà di qualificare i punti vendita, di regolare la loro contrattazione con le aziende petrolifere e di accompagnare la riconversione verso l’elettrico, rendendo più sostenibile il settore.
Tra le novità, stando a quanto anticipa Massimo Bitonci sarà "superata l'esposizione del cartello sul prezzo medio con l'introduzione del QR Code, e si elimina l'indicazione del differenziale tra servito e self service".
Inoltre, le autorizzazioni per l'apertura di nuovi distributori "saranno subordinate alla distribuzione di almeno un prodotto diverso dai combustibili fossili" (come le colonnine per la ricarica). Inoltre, arriveranno incentivi per la trasformazione degli impianti in chiave green, con il finanziamento del 50% delle spese sostenute fino ad un massimo di 60 mila euro, e incentivi amministrativi e di premialità se si costruisce o ristruttura un edificio in un'area dove è presente un impianto dismesso.