Ministro Salvini, "i sindaci dovranno spiegare il perché e il dove degli autovelox"

Il ministro Matteo Salvini è tornato a parlare degli autovelox in Italia. Più volte, il ministro aveva ribadito il suo no a questi strumenti come metodo per far cassa. Per questo, nel nuovo Codice della Strada saranno inserite delle disposizioni per le procedure di approvazione e di omologazione dei sistemi di rilevazione della velocità.

Salvini specifica che non c'è nulla di sbagliato negli autovelox se vengono messi in luoghi ben specifici come vicino alle scuole o sulle strade dove avvengono molti incidenti. Invece, se vengono messi sugli stradoni per fare cassa, allora sono solamente una nuova tassa. Intervistato dal Gr1, il ministro ha specificato:

Negli autovelox non c'è assolutamente nulla di sbagliato se vengono messi per salvare vite vicino alle scuole, agli ospedali, nelle strade dove ci sono tanti incidenti. Se vengono moltiplicati dalla sera alla mattina su stradoni a due corsie per fare cassa, sono semplicemente un'altra tassa.

Proprio per tale motivo, i sindaci dovranno spiegare perché li mettono e dove e con quale motivazione.

Stiamo lavorando al nuovo Codice della strada per ridurre morti e feriti. Gli autovelox dovranno essere omologati a livello nazionale e i sindaci dovranno spiegare perché li mettono e dove e con quale motivazione.

Il ministro, quindi, torna ad affrontare questo tema dopo che il giorno prima, sui social, aveva commentato il boom di multe incassate nel 2023 in Italia (crescita del 6,4% sull'anno precedente e del 23,7% rispetto al 2019).

Come ministero siamo impegnati per limitare il moltiplicarsi degli auto-velox “fai-da-te” ovunque.
I rilevatori di velocità sono utili nei punti e nelle strade più a rischio, ma non possono essere piazzati ovunque, senza alcuna motivazione di sicurezza, solo per tartassare… pic.twitter.com/RLaicZ5gxJ

— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 18, 2024