Carburanti: torna il cartello con i prezzi medi. Sospesa la sentenza del Tar
Udienza fissata per l'8 febbraio

A novembre, il Tar del Lazio aveva annullato il decreto con il quale il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 31 marzo aveva introdotto l'obbligo di esposizione del cartello con i prezzi medi dei carburanti. I giudici avevano quindi accolto il ricorso presentato da Fe.Gi.Ca. (Federazione Gestori Impianti Carburanti e Affini), F.I.G.I.S.C. (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti) e da alcuni esercenti.
Se da parte delle associazioni di categoria era stata espressa soddisfazione per la decisione del Tar, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy aveva annunciato che avrebbe presentato appello al Consiglio di Stato. Adesso, il Consiglio di Stato ha sospeso l'esecutività della sentenza del Tar del Lazio. A quanto pare, è stato ritenuto necessario "un più approfondito esame da svolgere nella sede di merito". L'udienza è stata fissata per il giorno 8 febbraio 2024.
Per il Consiglio di Stato, nella "valutazione comparativa degli interessi in funzione delle rispettive esigenze cautelari appare prevalente quello del mantenimento dello stato delle cose". Dunque, è stata sospesa l'esecutività della sentenza del Tar.
I CARTELLI FUNZIONANO
Nonostante i molti dubbi su questo strumento da parte delle associazioni di categoria, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha più volte rimarcato l'utilità dei cartelli dei prezzi medi dei carburanti che hanno contribuito alla discesa dei prezzi di benzina e diesel. Proprio al riguardo, il Ministero in una nota ha commentato:
L’esposizione del cartello sul prezzo medio dei carburanti in questi mesi ha riscontrato piena efficacia, come dimostrano la sensibile riduzione del margine di distribuzione in Italia, per la prima volta minore a quello degli altri grandi Paesi europei e di un terzo inferiore a quello dello scorso anno, e la progressiva contrazione dei prezzi alla pompa dei carburanti, particolarmente intensa per la benzina che in due mesi ha visto i prezzi diminuire di circa 20 centesimi al litro, arrivando a toccare stamattina il valore medio nazionale più basso dell’anno sulla rete stradale di 1,802 euro/litro. Il ministero ringrazia anche i gestori delle stazioni di rifornimento che in questa fase di incertezza hanno comunque applicato la norma sospesa dal Tar del Lazio, garantendo così la piena efficacia della strumento.
Calo dei prezzi che, come sappiamo, per le associazioni di categoria deriva, però, da ben altri fattori. Sulla decisone del Consiglio di Stato, il Ministero ha poi aggiunto:
Il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso presentato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha disposto la sospensione degli effetti della recente sentenza del Tar del Lazio, ripristinando l’obbligo di comunicazione del prezzo medio da parte degli esercenti, una misura che prosegue quindi con le modalità già determinate, in piena continuità ed efficacia.