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Transport & Environment: auto elettriche più piccole per risparmiare materie prime

Basta SUV, bisogna puntare su auto più piccole e su di una nuova chimica per le batterie

Transport & Environment: auto elettriche più piccole per risparmiare materie prime
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 18 lug 2023

Con la crescita del mercato delle auto elettriche sta aumentando rapidamente la domanda di batterie. Contestualmente, dunque, cresce anche la domanda delle materie prime per la produzione degli accumulatori. Si tratta di un problema importante su cui stanno lavorando direttamente anche le case automobilistiche, stringendo accordi con società minerarie. Tuttavia, secondo uno studio di Transport & Environment, la domanda di metalli critici prevista per l’elettrificazione del trasporto passeggeri nell'Unione Europea si potrebbe ridurre fino al 49% da qui al 2050.

L'idea è, in realtà, molto semplice. Secondo lo studio, bisogna puntare meno sui SUV e di più sui veicoli più piccoli. 

SERVE UNA STRATEGIA EUROPEA

La ricetta di Transport & Environment è dunque quella di andare ad incentivare la costruzione di auto elettriche più piccole che necessitano di accumulatori con una capacità inferiore rispetto a quella delle batterie dei SUV e delle grandi auto in generale. Quindi, bisogna puntare su veicoli più piccoli e su politiche create ad hoc che permetterebbero di ridurre la richiesta di metalli critici fino al 49% entro il 2050.

Lo studio mette in evidenza che l'Unione Europea, per decarbonizzare il proprio parco veicoli entro il 2050, avrà bisogno di una quantità di materie prime per le batterie di 200 volte superiore a quella consumata lo scorso anno, a meno che non si intervenga. Una prima misura potrebbe essere l'adozione di una politica che incentivi la produzione di elettriche di piccole dimensioni, maggiormente accessibili economicamente, la costruzione di batterie, lo sviluppo di una nuova chimica per gli accumulatori e la riduzione degli spostamenti con auto private. Il tutto potrebbe consentire di arrivare a ridurre dal 36% al 49% la domanda di metalli critici. Parliamo, in particolare, di litio, nichel, cobalto e manganese.

Solo con il ridimensionamento delle batterie, secondo il rapporto, si andrebbe a ridurre la domanda dei metalli critici dal 19% al 23%. Proprio per questo, Transport & Environment evidenzia la necessità di creare una strategia europea "per passare a veicoli elettrici più piccoli, più accessibili e che richiedono meno risorse per la produzione, rispetto ai grandi modelli di SUV che arrivano oggi sul mercato".

Secondo Transport & Environment, i Paesi europei dovrebbero proporre specifici incentivi fiscali per le auto elettriche più piccole. Invece, a livello europeo sono "necessari standard di efficienza per le batterie e obblighi per le case automobilistiche di maggiore produzione di modelli entry-level". Andrea Boraschi, Direttore di T&E Italia, ha dichiarato:

L’Europa ha bisogno di elettrificare l’intero parco veicoli entro il 2050, ma quest’obiettivo comporterà una crescente domanda di metalli per le batterie. Se vogliamo evitare di ripetere gli stessi errori commessi con il petrolio, e consegnarci a una nuova “dipendenza” da questi materiali, l’efficienza dovrà svolgere un ruolo importante. In un mondo in cui le risorse sono limitate, auto elettriche più piccole non sono solo un imperativo ecologico, ma rappresentano anche una solida opzione economica e industriale.

Inoltre, per Transport & Environment serve pure un politica industriale che incentivi nuove tecnologie per le batterie.

Le auto elettriche più piccole sono una soluzione ideale anche per batterie realizzate con chimiche più efficienti e meno resource intensive, con un potenziale di riduzione della domanda fino al 20%.

 In particolare, bisogna potenziare la produzione di batterie con celle litio-ferro-fosfato (LFP) e agli ioni di sodio (Na-ion).

Infine, con politiche che permettono di ridurre gli spostamenti con le vetture private, si può ottenere un’ulteriore riduzione della domanda del 7-9%.

Transport & Environment chiede che vengano introdotte una serie di misure, tra cui la costruzione di meno strade, la riduzione dello spazio disponibile per le auto private e la tariffazione dei parcheggi. I governi dovrebbero inoltre promuovere il trasporto pubblico e condiviso e la mobilità attiva.

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