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Droni per monitorare le autostrade: primi test su A10 e A26

In futuro, l’impiego dei droni potrebbe entrare a far parte delle normali attività di pattugliamento della rete autostradale

Droni per monitorare le autostrade: primi test su A10 e A26
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 15 mag 2023

Autostrade per l'Italia intende utilizzare anche i droni per monitorare alcuni tratti delle autostrade in cui non sono presenti delle telecamere. In questi giorni, la società ha fatto sapere di aver concluso la prima parte del programma "Falco". Si tratta di un sistema sperimentale che utilizza i droni per inviare flussi video in tempo reale direttamente al Centro Radio Informativo, consentendo di monitorare lo stato della viabilità.

Questa sperimentazione è stata avviata lungo alcuni tratti della A26 Voltri-Gravellona Toce e della A10 Genova-Savona.

IL PROGETTO

Entrando più nel dettaglio, Autostrade per l'Italia racconta che la sperimentazione del programma "Falco" è durata una decina di giorni. 5 droni hanno sorvolato 60 km di tratte autostradali (26 gli obiettivi monitorati), effettuando complessivamente 79 voli (16 ore totali di cui 3 in notturna).

Oltre a monitorare la viabilità, attraverso l'utilizzo dei droni è stato possibile osservare i cantieri di lavoro, la segnaletica stradale, l’esatta estensione delle code, lo stato della pavimentazione e del verde. Nel corso dei voli notturni, grazie all’impiego di tecnologie come telecamere termiche e infrarossi, sono state osservate condizioni operative particolari come le fasi di attivazione di un cantiere di lavoro e il transito di trasporti eccezionali.

Durante questa prima fase del progetto, i droni sono stati pilotati a vista da operatori sul campo. Nella seconda fase, prevista nel corso dell'estate, Autostrade per l'Italia fa sapere che saranno utilizzati droni controllati da remoto. Inoltre, saranno introdotti droni capaci di compiere missioni di monitoraggio lungo rotte predefinite in modalità automatica che decolleranno da alcune postazioni installate lungo le tratte autostradali.

I risultati ottenuti a valle della prima fase progettuale sono stati condivisi con ENAV, che ha fornito spunti utili all’individuazione di ulteriori miglioramenti tecnici e operativi, implementati già nelle prossime fasi del progetto. In futuro, l’impiego dei droni potrebbe entrare a far parte delle normali attività di pattugliamento della rete, supportando i tecnici nel rilevamento di potenziali pericoli, garantendo minori tempi di intervento e una migliore qualità del servizio.

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