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Motus-E, l'Italia rischia di non sfruttare i fondi del PNRR per le colonnine di ricarica

Senza interventi sui bandi impossibile usare le risorse a disposizione

Motus-E, l'Italia rischia di non sfruttare i fondi del PNRR per le colonnine di ricarica
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 13 mag 2023

L'Italia rischia di non riuscire a sfruttare i fondi del PNRR destinati alla rete di ricarica per le auto elettriche. Questo è l'allarme che ha lanciato Motus-E, commentando la notizia che il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha finalmente pubblicato gli avvisi per la presentazione dei progetti per la realizzazione delle infrastrutture per la ricarica delle auto elettriche sulle superstrade e nei centri urbani.

Secondo l'associazione, i bandi presentano alcune criticità tecniche che allo stato attuale renderebbero impossibile la messa a terra delle risorse a disposizione. Ricordiamo che la prima tranche di finanziamenti prevista per il 2023 è pari a 270 milioni di euro. Cifra che dovrebbe permettere di supportare la realizzazione di 6.500 infrastrutture.

Motus-E punta il dito, innanzitutto, sulle tempistiche con soli 28 giorni a disposizione per la presentazione delle proposte. Come ha evidenziato il ministero pochi giorni fa, le aziende interessate hanno tempo solo fino al 9 giugno per presentare i progetti. L'obiettivo sarebbe poi quello di pubblicare la graduatoria dei progetti finanziati entro il 30 giugno. Oltre alle tempistiche strette, tra le problematiche, l'associazione menziona la poca chiarezza delle definizioni usate nei decreti e l’ampiezza degli ambiti di gara.

Per Motus-E si tratta di problematiche che potrebbero mettere a rischio non solo la prima tornata di gare ma pure l'intero progetto del PNRR di installare oltre 21 mila colonnine sul territorio italiano per cui sono stati stanziati 713 milioni di euro di finanziamenti.

Purtroppo, nonostante i numerosi appelli dell’ultimo anno, siamo arrivati alla prima scadenza dei termini con un impianto normativo che conferma le problematiche già sollevate a più riprese e in parte ereditate dal precedente esecutivo, che riguardano in primis le tempistiche, la poca chiarezza delle definizioni usate nei decreti e l’ampiezza degli ambiti di gara.

Proprio per questo, l'associazione auspica un rapido intervento da parte del Governo e si dice pronta a collaborare per individuare una soluzione che scongiuri la dispersione di queste risorse per la realizzazione delle infrastrutture di ricarica. Il pieno utilizzo dei fondi permetterebbe anche di sviluppare nuove filiere industriali con riflessi positivi per l'economia del Paese. Il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso, ha commentato:

Apprezziamo molto l’impegno di questo Governo per conseguire le milestone del PNRR per la mobilità elettrica e condividiamo appieno l’esigenza di uno sforzo comune evocata dal ministro Pichetto Fratin. Proprio per questo ribadiamo la nostra massima disponibilità per individuare insieme alle istituzioni una soluzione che scongiuri la dispersione delle ingenti risorse disponibili. Il completo impiego dei fondi avrebbe riflessi economici positivi sull’intero sistema Paese, alimentando lo sviluppo di nuove filiere industriali in cui il nostro Paese recita già oggi un ruolo di primo piano.

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