Motus-E, UNRAE ed Anfia: bisogna rivedere gli incentivi per le elettriche
Per sostenere la crescita del mercato delle elettriche si chiede al Governo una revisione degli incentivi

Il mese di aprile 2023 è stato positivo per il mercato auto italiano con una crescita del 29,2%. Sono cresciute anche le vendite delle auto elettriche (3.996 immatricolazioni), con un incremento in termini di volume del 29,9% rispetto ad aprile 2022. Il market share, però, rimane di appena il 3,1% proprio come un anno fa. I numeri, del resto, sono molto lontani da quelli di altri Paesi europei.
Per questo, diverse associazioni tra cui Motus-E, UNRAE ed Anfia chiedono che il Governo intervenga rapidamente per modificare la struttura degli incentivi per supportare la crescita del mercato delle auto elettriche.
NUOVI INCENTIVI
Motus-E racconta che guardando i dati del primo trimestre 2023 si può notare che l’Italia è molto indietro rispetto a Paesi europei come Francia, Germania e Regno Unito, dove la quota di mercato delle auto elettriche si attesta rispettivamente al 15,4%, al 14,2% e al 15,4%. Per questo, il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso, chiede al Governo un’adeguata revisione delle politiche incentivanti e fiscali, per i privati e per le flotte.
Con un’adeguata revisione delle politiche incentivanti e fiscali, per i privati e per le flotte, il mercato italiano delle auto elettriche potrebbe crescere in modo davvero notevole, tornando a recuperare terreno rispetto ai maggiori Paesi europei, con cui siamo già abbondantemente in grado di competere dal punto di vista delle infrastrutture di ricarica. Le risorse ci sono, dobbiamo impiegarle nel modo più efficace possibile.
Non troppo distante la posizione di UNRAE, il cui presidente Michele Crisci ha evidenziato che gli attuali incentivi per le elettriche non stanno funzionando e che quindi sia necessario rivederli.
C’è da augurarsi che si lavori fattivamente, in modo coordinato con tutti i soggetti coinvolti e con una strategia pragmatica, per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni al 2035. In quest'ottica continuiamo a sollecitare da tempo, siamo arrivati a maggio, e i dati dimostrano che gli incentivi all’acquisto di autovetture a basse emissioni non stanno funzionando: in aprile infatti la CO2 media è cresciuta del 2,9%. E’ urgente una loro riformulazione, con innalzamento dei tetti di prezzo e l’inclusione di tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno. Aspettiamo quindi una convocazione del Tavolo Automotive, di cui non si hanno più notizie, per lavorare di comune accordo verso obiettivi condivisi.
Pure Anfia, commentando i risultati del mercato auto di aprile, sollecita una revisione della struttura degli attuali incentivi.
Chiediamo di accelerare la rimodulazione degli incentivi attualmente in vigore per l’acquisto di vetture a bassissime e zero emissioni e di provvedere alla riallocazione degli oltre 250 milioni di euro avanzati dall’ecobonus 2022 per l’incentivazione delle fasce 0-20, per supportare la ripresa e la crescita del mercato delle auto elettriche (BEV), anche aumentandone l’incentivo unitario, e 61-135 g/km di CO2.
Alle posizioni di Motus-E, UNRAE ed Anfia si affianca anche quella di Federauto. Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, spiega che anche ad aprile 2023 c'è stato uno stallo nell'utilizzo delle risorse dell'Ecobonus destinate a favorire gli acquisti di vetture a zero o bassissime emissioni. Per evitare che questi fondi non vengano utilizzati e per spingere sulla diffusione dei veicoli green, per De Stefani Cosentino va ridefinito il sistema dei contributi statali, migliorando l’impiego delle risorse correnti e di quelle avanzate nel 2022, nonché promuovendo una politica fiscale maggiormente premiante per i veicoli ambientalmente sostenibili.
Siamo ancora in un contesto macroeconomico in cui i prezzi dell’elettrico, oltre all’inflazione già elevata, sono più alti delle corrispondenti motorizzazioni a combustione interna, quindi, è fondamentale l’intervento pubblico per recuperare questo gap e stimolare gli acquisti di veicoli elettrici e a basso impatto ambientale da parte di tutte le fasce di clientela e, in particolare, del comparto delle flotte che risulta determinante per allargare la conoscenza e la fiducia verso la mobilità elettrificata.