Ministro Urso, appello ai benzinai che replicano: "lo sciopero rimane confermato"
Diminuiscono i margini per trovare un'intesa

Sembrano esserci sempre meno margini per trovare un accordo che possa scongiurare le due giornate di sciopero indette dai benzinai dopo un ultimo "botta e risposta" a distanza tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e le associazioni di categoria. Il ministro, nella giornata di ieri, ha lanciato un appello alle associazioni di categoria che rappresentano i benzinai chiedendo di revocare lo sciopero. All'interno di un'intervista su Radio 24, il ministro ha affermato che lo sciopero è una "decisione che danneggia i cittadini". Nel corso dell'intervista, il ministro ha sottolineato pure che il tavolo di confronto con le associazioni di categoria rimane aperto.
C’è un tavolo di confronto che terremo aperto in maniera continuativa finché non ci sarà’ un riordino del settore.
E relativamente allo sciopero, il ministro ha parlato pure di "zone d’ombra che danneggiano coloro che lavorano in piena onestà". Inoltre, ha ribadito alcune delle azioni che il Governo ha deciso di portare avanti sul fronte dei carburanti. Sullo stop del taglio delle accise, il ministro ha sottolineato che si tratta di una scelta ben precisa del Governo.
La riduzione delle accise è stata decisa in un momento straordinario e a tempo, ma ha portato beneficio soprattutto ai più abbienti.
E per quanto riguarda l'obbligo di esporre un cartellone con i prezzi medi dei carburanti, il ministro ha evidenziato che questa misura "aiuterà i consumatori a scegliere".
Dichiarazioni che non sembrano essere piaciute alle associazioni di categoria che rappresentano i benzinai. Associazioni che hanno ribadito che le due giornate di sciopero si faranno.
Lo stop era ed è confermato e le dichiarazioni del ministro sono l'ennesima dimostrazione della confusione in cui si muove il Governo in questa vicenda.
Un botta e risposta che rischia dunque di chiudere ogni possibilità di dialogo per arrivare a scongiurare lo sciopero dei benzinai.
Il Governo continua a chiedere trasparenza e noi l'abbiamo offerta in tutti i modi. Quello che non ci si può chiedere è di autorizzare nuovi adempimenti e nuove sanzioni a carico dei gestori. Al ministro abbiamo avanzato proposte concrete, le valorizzi senza scaricare la responsabilità delle sue esclusive scelte sulla pelle dei benzinai ed eviti di evocare compiacenti pseudo associazioni di carattere personalistiche che non hanno alcuna rappresentanza. Le organizzazioni di categoria hanno sempre sostenuto la necessità di un confronto aperto fino all'ultimo minuto utile prima dello sciopero che era e rimane confermato. Le dichiarazioni del ministro Urso rischiano seriamente di chiudere ogni residua possibilità di concludere positivamente la vertenza in atto. Intervenga Palazzo Chigi e dia un segnale sull'intera vertenza.
Sulla vicenda intervengono anche le associazioni dei consumatori che appoggiano il ministro. Per esempio, Assoutenti è pronta ad organizzare proteste contro i gestori.
Lo sciopero dei benzinai va revocato senza se e senza ma, perché sono venute meno tutte le motivazioni che hanno portato i gestori a indire la protesta. Se lo sciopero dovesse essere confermato siamo pronti ad organizzare iniziative di protesta contro i gestori su tutto il territorio nazionale da parte dei consumatori, compreso un contro sciopero degli automobilisti.