Non c’è abbastanza energia? Le auto elettriche non sono il problema
Volete sapere quali sono i tre argomenti con cui potete mettere e a tacere anche lo scettico più incallito in materia di veicoli elettrici?
“Il futuro della mobilità elettrica è in pericolo!", "Quest’inverno l’uso delle auto elettriche sarà sospeso?" oppure "Non c'è abbastanza energia per le auto elettriche": nessun mezzo di comunicazione si sottrae attualmente a un'infondata propaganda. Il risultato inevitabile è che gli irriducibili della benzina si sentono giustificati nelle loro affermazioni: "Lo sapevo: la mobilità elettrica non funzionerà. Il mio motore V8 continuerà a ruggire anche se la benzina costerà cinque euro al litro!"
Ecco tre fatti sorprendenti che possono aiutarvi a rimettere ordine in queste situazioni nostalgiche.
IL PROBLEMA NON SONO LE AUTO ELETTRICHE
Innanzitutto, la mobilità elettrica non richiede più elettricità. Per produrre un singolo litro di benzina, la raffineria locale utilizza circa 1,5 kWh di elettricità (e addirittura 2,5 kWh per il diesel). Quindi, quando il SUV del vostro amico consuma 10 litri, 15 kWh di elettricità sono utilizzati solo per la raffinazione. Un'auto elettrica, invece, può percorrere 100 chilometri con la stessa potenza, ovviamente a seconda del modello. In altre parole: stesso consumo di energia, ma il petrolio può essere tranquillamente risparmiato.
In secondo luogo, il primo dato non tiene conto del viaggio dalla fonte all'auto: produzione del petrolio, trasporto via nave, ferroviario e stradale, illuminazione e pompe alla stazione di servizio, e così via. Non tutto avviene nel Paese del consumatore e non tutto è alimentato elettricamente. Ma una cosa è certa: si spreca molta più energia di quanto sembri a prima vista.
In terzo luogo, quando tutte le auto, i camion e gli autobus sulle strade del mondo saranno alimentati ad energia elettrica, il consumo combinato di tutti questi veicoli rappresenterà solo il 9% del consumo globale di elettricità. Le ragioni sono due: la prima è che i veicoli elettrici sono incredibilmente efficienti, la seconda è che l'industria e la società nel suo complesso consumano già una quantità di energia estremamente elevata.
Siamo spiacenti, ma la mobilità elettrica non sarà responsabile di eventuali carenze di elettricità, né ora né in futuro. E poiché i veicoli elettrici possono essere ricaricati praticamente in qualsiasi momento, ci sarà sempre una finestra temporale con capacità in eccesso nella rete in cui l'auto potrà ricaricarsi. Mentre il vostro amico con il V8 paga la benzina 5 euro al litro.
Questa rubrica è curata da Christoph Erni, fondatore e CEO di Juice Technology AG, produttore svizzero di stazioni e soluzioni di ricarica. Ha sempre avuto un'inclinazione pratica, tanto che ha lasciato la scuola poco prima del diploma di maturità per seguire un corso di economia aziendale all'università, per poi passare al settore informatico subito dopo. Ma a Christoph Erni questo non bastava: voleva di più! Circa 20 anni fa ha fondato la sua società di consulenza aziendale, la Erni Associates AG.
Nel 2014, notando la mancanza di soluzioni di ricarica adeguate, ha deciso di entrare nel settore della produzione e ha fondato Juice Technology AG. Nel suo primo anno di attività, l'azienda si è assicurata la pole position in questo segmento con la stazione di ricarica portatile Juice Booster 1 da 22 kW, e da allora è rimasta lì.
Christoph Erni, fondatore e CEO di Juice Technology