Incentivi auto 2022, per UNRAE troppa lentezza. 180 giorni per le immatricolazioni
L'associazione critica alcune scelte del Governo sugli incentivi.

Il Governo, come sappiamo, ha finalmente approvato i nuovi incentivi per l'acquisto delle nuove vetture. Ieri abbiamo visto la struttura dei contributi e i fondi complessivi che sono stati messi a disposizione. Adesso stanno arrivando i primi commenti da parte delle associazioni di categoria. Sulla questione è intervenuta UNRAE che, pur esprimendo soddisfazione sul fatto che il Governo abbia voluto dare un orizzontale triennale ai nuovi incentivi e voglia sostenere l'acquisto dei veicoli commerciali leggeri elettrici, evidenzia comunque alcune preoccupanti criticità.
Innanzitutto, l'associazione critica l'estrema lentezza per l'entrata in vigore del Decreto, visto che potrebbero volerci ancora alcune settimane. Questo significa che gli incentivi potrebbero arrivare effettivamente solo a maggio. UNRAE evidenzia che con un ritardo del genere si rischia ormai di non apportare alcun risultato effettivo sulle vendite per l’anno in corso.
UNRAE, inoltre, punta il dito sulla decisione del Governo di escludere le persone Giuridiche dagli incentivi con la sola eccezione del car sharing. In questo modo si lasciano fuori il settore del noleggio, incluso quello a privati e tutti i veicoli aziendali. Per l'associazione si tratta di un "grave errore strategico" che potrebbe avere conseguenze importanti per il processo della transizione energetica. L'associazione spiega che la scelta del Governo va a penalizzare i canali che negli ultimi anni hanno garantito maggiormente l’acquisto di veicoli a zero e a basse emissioni e un più celere ricambio del parco circolante.
Oltre a tutto questo, UNRAE critica la scelta del Governo di aver ridotto il limite del costo delle vetture nella fascia 0-20 g/km di CO2 (le elettriche) a 35 mila euro più IVA.
Una scelta opinabile e non omogenea rispetto alle altre fasce di emissione, che tra l’altro non apporta alcun vantaggio complessivo al mercato. L’unico effetto appare quello di orientare la domanda sull’acquisto di alcuni brand specifici con un’inevitabile distorsione della concorrenza. Vengono infatti penalizzati molti player del mercato, in particolare quelli esteri, e viene ridotta la possibilità di scelta da parte dei consumatori.
ATTENZIONE AI TERMINI PER L’IMMATRICOLAZIONE
Oltre a tutto questo, UNRAE evidenzia un'ulteriore importante criticità e cioè la scelta di non prolungare da 180 a 360 giorni i termini che intercorrono dalla prenotazione del bonus all’effettiva immatricolazione del veicolo, in considerazione della crisi dei semiconduttori e dei ritardi nella produzione causati anche dal conflitto bellico in Ucraina.