ASPI,100 aree di servizio in autostrada con ricarica Fast entro giugno 2023
Entro il 2022 ci saranno 50 aree di sosta in autostrada con un punto di ricarica.

Le colonnine per la ricarica rapida delle auto elettriche in autostrada sono molto importanti per consentire a queste vetture di poter viaggiare su lunghe distanze facilmente senza che le persone siano obbligate ogni volta ad uscire dall'autostrada per andare a cercare una stazione per la ricarica Fast. Come sappiamo, l'Italia da questo punto di vista è in ritardo. Tuttavia, ASPI cioè Autostrade per l'Italia, ha annunciato lo scorso anno un progetto per dotare la rete autostradale di un'adeguata rete di ricarica. Un piano che sta progressivamente andando avanti e che proseguirà più speditamente durante il 2022.
A CHE PUNTO SIAMO?
A fare il punto della situazione ci ha pensato direttamente Roberto Tomasi, AD di ASPI, nel corso di un'audizione davanti alle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera. A quanto pare, l'obiettivo per il 2022 è quello di arrivare ad avere 50 aree di servizio con la ricarica elettrica per poi arrivare a 100 entro il giugno del 2023.
Attualmente abbiano circa una ventina di progetti in corso per le ricariche elettriche delle auto nelle aree servizio e chiuderemo quest’anno con 50 aree di servizio con la ricarica elettrica e per giugno 2023 avremo 100 aree su tutta la rete con ricariche fast charge per ricaricare l’ auto elettrica in 15-20 minuti.
Punti di ricarica che si troveranno, secondo quanto è stato promesso, a circa 50-60 km di distanza l'uno dall'altro. Vedremo se ASPI riuscirà a mantenere queste promesse e a realizzare tali stazioni di ricarica nei tempi stabiliti. Ad occuparsi di questo progetto, come sappiamo, Free To X, la nuova società creata dal Gruppo Autostrade per l'Italia.
Gli utenti elettrici italiani sanno bene quanto si è dovuto aspettare per poter vedere arrivare le prime colonnine in autostrada. Il ritardo da colmare è davvero grande, soprattutto nei confronti di altri Paesi europei. Non rimane che attendere e seguire l'evoluzione di questo progetto, sperando che proceda senza intoppi.
Nel corso dell'audizione, Roberto Tomasi ha ricordato che il piano economico-finanziario di ASPI "vede investimenti per 14,5 miliardi più 7 miliardi circa di attività di manutenzione, per un volume complessivo di 21,5 miliardi, che saranno realizzati nei prossimi dieci anni".