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Free2Move eSolutions e NHOA lanciano il progetto Atlante per la ricarica rapida

Una rete di ricarica aperta a tutti, con accesso privilegiato per i clienti Stellantis.

Free2Move eSolutions e NHOA lanciano il progetto Atlante per la ricarica rapida
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 23 lug 2021

Per spingere sulla diffusione delle auto elettriche, soprattutto alla luce delle proposte della Commissione Europea sullo stop alle endotermiche dal 2035, servono molte più colonnine. In tale contesto si inserisce il nuovo progetto Atlante frutto della collaborazione tra NHOA (ex Engie Eps) e Free2Move eSolutions (joint venture tra Stellantis e Engie Eps, ora NHOA). Nello specifico, questo progetto prevede la realizzazione della prima rete di ricarica rapida integrata al 100% con la rete elettrica (vehicle-grid-integrated o VGI), energia rinnovabile e sistemi di accumulo.

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Questa infrastruttura sarà realizzata inizialmente in alcuni Paesi dell'Europa meridionale e diventerà il network preferenziale per le auto elettriche del Gruppo Stellantis (Network Atlante). In ogni caso, sarà aperta a tutti. Vediamo i principali dettagli.

SUBITO ANCHE IN ITALIA

Si partirà da Italia, Francia, Spagna e Portogallo, Paesi definiti "strategici". Secondo i due partner, in questi Paesi, il 90% della rete di ricarica rapida necessaria al 2030 deve ancora essere sviluppata.

In particolare, secondo l’analisi effettuata da NHOA e Free2Move eSolutions con il supporto di McKinsey & Co: la penetrazione dei veicoli elettrici (BEV) e dei veicoli ibridi plug-in nei Paesi Strategici è prevista in crescita di 26 volte fino a 13 milioni di BEV entro il 2030, raggiungendo i 3 milioni entro il 2025, e la domanda di ricarica rapida “on-the-go” prevede un aumento di 46 volte fino a 9 TWh entro il 2030, e fino a 1,9 TWh entro il 2025.

Viste le grandi potenzialità di crescita di questi mercati, il progetto Atlante prevede di implementare al loro interno un'infrastruttura di rifornimento capillare. Nello specifico, si parla di stazioni di ricarica in oltre 1.500 siti, con circa 5.000 punti di ricarica rapida VGI integrati con sistemi di accumulo e energie rinnovabili entro il 2025. 5 anni più tardi, si punta ad avere stazioni di ricarica in circa 9.000 siti, con circa 35.000 punti di ricarica rapida VGI integrati con storage e solare.

Grazie a questa iniziativa, le due società contano di raggiungere una quota di mercato di circa il 15% nella ricarica rapida pubblica, in termini di dimensioni e clienti, in tutti i Paesi Strategici, al fine di assicurarsi un posizionamento sostenibile a lungo termine. Inoltre, grazie al programma di installazione si mira ad avere almeno una stazione ogni 100 km di autostrada (direttamente dentro o in prossimate delle entrate/uscite) e siti strategici non autostradali come nelle aree urbane, nei punti nevralgici del traffico o presso esercizi commerciali. Inoltre, le stazioni saranno collocate in altri luoghi selezionati o siti di grande importanza in aree urbane densamente popolate.

Ma come saranno strutturate queste infrastrutture? I punti di rifornimento offriranno potenze di ricarica sino a 200 kW. Inoltre, le stazioni saranno dotate di pensiline per rendere più piacevole l'attesa nelle giornate molto calde ed integrate con pannelli solari e soluzioni di accumulo. Si prevede un investimento compreso tra i 100 e i 140 mila euro per punto di ricarica integrato con stoccaggio, fonti rinnovabili e la rete elettrica.

Gli investimenti saranno effettuati attraverso il veicolo dedicato denominato “AtlanteCo”, che sarà inizialmente posseduto al 100% da NHOA e finanziato con risorse proprie e altre forme di finanziamento, tra cui, tra le altre, anche il supporto di TCC come investitore principale.

Si partirà da Italia e Francia dal 2022 per poi arrivare anche in Spagna e in Portogallo dal 2023.

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