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Guida autonoma di precisione alla prova dell'Artico: il test in Lapponia

Lo studio è condotto dall'Agenzia Spaziale Europea.

Guida autonoma di precisione alla prova dell'Artico: il test in Lapponia
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Stefano Bontempi
Stefano Bontempi
Pubblicato il 21 gen 2021

Si chiama Snowbox, ed è una strada nella regione artica della Finlandia che l'ESA – sì, proprio la European Space Agency – ha realizzato per testare i sistemi di guida autonoma in condizioni meteo avverse. Il supporto dell'ESA è fondamentale, con il fine ultimo di sviluppare servizi e tecnologie di posizionamento e navigazione di nuova generazione, sempre più precise e con margini di errore estremamente ridotti. E il programma NAVISP dell'agenzia spaziale europea ben si adatta agli studi sulla guida autonoma di tutti i livelli (QUI spieghiamo quali), che sulla precisione nelle rilevazioni dei movimenti nello spazio basa la propria efficacia.

Se le auto a guida autonoma funzionano bene qui, allora possono funzionare dappertutto,

ammette Sarang Thombre, direttore del progetto Arctic-PNT. Il percorso in mezzo alla foresta della Lapponia finlandese – e che si estende anche oltre il confine in Norvegia – è lungo 10 chilometri, ed è stato dotato di tutti i sensori ed apparecchiature necessari per raccogliere dati sulla guida autonoma: fibre ottiche, fotocamere, LIDAR, antenne ultra-wideband e sensori di pressione pronti a registrare le condizioni stradali nonché la velocità ed il tipo di veicolo in movimento. La strada test non è stata scelta a caso, visto che nonostante la sua area remota è piuttosto trafficata, specie da camion che trasportano il pesce artico verso sud. É collegata anche alle stazioni GNSS FinnRef per la navigazione satellitare: incrociando i dati di localizzazione dell'auto con quelli forniti dalle postazioni fisse delle stazioni, si ottengono misurazioni sul margine di errore del posizionamento.

La navigazione satellitare viene messa a dura prova nelle regioni artiche per diversi motivi. In particolare:

  • la ionosfera genera interferenze nel segnale
  • sopra il Circolo Polare Artico i satelliti geostazionari sono visibili ad un'altitudine massima di massimo 10 gradi sopra l'orizzonte
  • nelle aree artiche come la Lapponia sono frequenti condizioni meteo avverse con nebbia, tempeste di neve, ghiaccio e pioggia. Ciò provoca in particolare difficoltà per le rilevazioni delle telecamere, dei lidar e dei sensori sulla strada
  • temperature che d'inverno arrivano oltre i -30 °C possono compromettere le prestazioni dell'elettronica

Martti – questo il nome dell'auto a guida autonoma in test – è stata guidata manualmente per rilevare tutti i dati possibili utilizzando inizialmente solo i satelliti Galileo e EGNOS, poi aggiungendo altri sistemi di rilevamento come le stazioni FinnRef, indispensabili per garantire un posizionamento con margine di errore che non superi i 20 centimetri.

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