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Guida autonoma: uno studio americano mette in dubbio la sua sicurezza

Un rapporto della Insurance for Highway Safety ha messo in discussione la reale sicurezza delle auto a guida autonoma.

Guida autonoma: uno studio americano mette in dubbio la sua sicurezza
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 8 giu 2020

Quando si parla di guida autonoma, spesso si pensa di come questa tecnologia permetterà di rendere più sicuri i viaggi delle auto visto che l'intelligenza artificiale consentirà di poter gestire al meglio tutte le criticità sulle strade. Del resto, la maggior parte degli incidenti avviene a causa di un "errore umano". L'idea generale, dunque, è che quando i computer prenderanno il controllo dei veicoli, gli incidenti stradali saranno solamente un lontano ricordo. (Qui la guida sui livelli della guida autonoma)

C'è, però, chi la pensa molto diversamente. Secondo un recente studio dell'Institute Insurance for Highway Safety (IIHS), questo scenario non è realistico. Le auto a guida autonoma, infatti, avrebbero ancora problemi ad evitare i due terzi degli incidenti. Una presa di posizione che in America ha generato moltissime polemiche, soprattutto da parte di molte aziende del settore che stanno investendo tante risorse in queste piattaforme tecnologiche.

Secondo il rapporto, comunque, è probabile che le auto a guida autonoma possano individuare meglio delle persone i pericoli, ma questo potrebbe non essere sufficiente per impedire la maggior parte degli incidenti. Per arrivare a questa valutazione, IIHS ha preso in considerazione i verbali di 5.000 incidenti per capire dove l'intelligenza artificiale avrebbe potuto evitare l'errore commesso dall'uomo.

L'analisi condotta ha permesso di verificare che:

  • nel 24% dei casi c'è stato un problema di natura percettiva, cioè causato dalla distrazione o dal mancato riconoscimento di un pericolo
  • nel 17%  c'è stato un errore di giudizio del guidatore sul comportamento di un altro veicolo
  • nel 39% dei casi il problema era dovuto ad una guida troppo veloce in base alle condizioni delle strade
  • il 23% degli incidenti era dovuto agli errori di controllo dell'auto
  • Il 10% degli incidenti era legato ad incapacità di guida momentanea dovuta all'utilizzo di droghe e di alcool

Secondo la ricerca, solo nel 34% dei casi gli incidenti avrebbero potuto essere evitati dalle piattaforme di guida autonoma, ma solamente grazie alle dotazioni tecniche delle auto (radar, sensori, intelligenza artificiale ed altro). Nello specifico si tratterebbe di quelli causati dalla distrazione e dall'incapacità momentanea (alcool e droga). Per poter evitare gli altri due terzi degli incidenti, le auto dovrebbero essere programmate per guidare in maniera differente dalle persone, per dare priorità alla sicurezza piuttosto che, per esempio, alla velocità.

Come detto, la ricerca ha fatto molto discutere in America. Gli addetti ai lavori hanno bocciato questo rapporto affermando che la sicurezza offerta da queste piattaforme è ben superiore. Tuttavia, c'è un dato da tenere conto e cioè che la corsa alla guida autonoma si è molto raffreddata negli ultimi tempi a causa di una serie di problematiche di difficile risoluzione.

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