Effetto dazi auto di Trump: Audi blocca nei porti americani le auto
Audi sta cercando di riorganizzarsi per capire come gestire i nuovi dazi

I dazi al 25% sulle auto prodotte al di fuori degli Stati Uniti voluti dal presidente Trump stanno continuando a complicare le attività delle case automobilistiche. Di recente abbiamo scritto che Jaguar Land Rover ha deciso di interrompere per un mese le spedizioni di auto verso gli USA e che Stellantis ha fermato la produzione in alcune fabbriche in Messico e in Canada con il contestuale licenziamento (provvisorio) di 900 dipendenti. Adesso è invece il turno di Audi che ha deciso di bloccare nei porti americani le auto sbarcate dopo il 2 aprile, giorno in cui sono entrate in vigore le nuove tariffe doganali.
AUDI SI RIORGANIZZA
La casa dei 4 anelli è particolarmente esposta ai nuovi dazi visto che il suo modello più venduto in America, la Q5, è prodotta in Messico e le altre vetture che vende sul mercato degli Stati Uniti arrivano comunque dall'Europa. Quanto durerà il blocco? Al momento non è dato di sapere visto che in una nota inviata alle concessionarie americane, si legge che le nuove spedizioni sono bloccate fino a nuovo avviso.
Audi, come le altre case automobilistiche colpite dai dazi, sta cercando di riorganizzarsi e capire come gestire l'impatto delle nuove tariffe doganali. Al momento la casa dei 4 anelli può contare su di uno stock di circa 37 mila auto già negli Stati Uniti, vetture dunque esenti dai dazi. Secondo un portavoce della casa tedesca, queste auto saranno sufficienti per circa due mesi di vendite.
Audi ha dunque un po' di tempo per capire come muoversi e come gestire i nuovi dazi. Una situazione chiaramente non semplice che potrebbe portare anche a decisioni che potrebbero avere impatti negativi sulle sue attività sul mercato americano. Se Trump non dovesse rivedere la sua strategia sui dazi, Audi potrebbe sfruttare gli impianti di produzione di proprietà del Gruppo Volkswagen nel Tennessee. Handelsblatt ha suggerito che Audi potrebbe utilizzare l'impianto di produzione della Scout, ma mancano ancora due anni prima che sia operativo.
Una riorganizzazione per produrre le vetture negli Stati Uniti è comunque complessa e richiederebbe tempo. Se il presidente americano non farà un passo indietro sulle nuove tariffe doganali, è possibile che nel breve termine l'unica scelta che Audi possa fare sia quella di aumentare i prezzi delle sue auto vendute negli USA.