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Audi sta lavorando su un nuovo metodo per riciclare le plastiche delle auto

Audi sta portando avanti un progetto per sperimentare un nuovo metodo per il riciclo della plastica utilizzata nelle auto.

Audi sta lavorando su un nuovo metodo per riciclare le plastiche delle auto
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 30 nov 2020

Audi insieme a KIT (Karlsruhe Institute for Technology) sta lavorando su di un nuovo metodo per riciclare le plastiche delle auto. Oggi, molte componenti dei veicoli sono realizzate in questo materiale. Tuttavia, sino ad ora, solo i materiali realizzati a base di petrolio si sono resi adatti nel settore automotive dovendo soddisfare precisi requisiti. Il problema è che sono difficilmente riciclabili. Il costruttore sottolinea che la plastica “pura” può essere smaltita meccanicamente e successivamente riutilizzata, mentre il recupero della plastica “mista” rappresenta una sfida ancora aperta.

Per questo, Audi e KIT hanno deciso di avviare un progetto pilota per il riciclo chimico dei polimeri misti così da introdurre un innovativo ciclo chiuso della plastica. Il costruttore tedesco punta a verificare la percorribilità di questa nuova soluzione, vagliandone la sostenibilità economica e ambientale. Per questo, la Casa dei quattro anelli fornisce componenti in plastica giunti a fine vita come serbatoi del carburante, copricerchi e griglie radiatore, destinati a essere trasformati in olio di pirolisi mediante riciclo chimico.

Le qualità di questo olio, definito bio-greggio, corrispondono a quelle dei derivati del petrolio e i materiali realizzati mediante olio pirolitico garantiscono le stesse caratteristiche dei componenti originali. In aggiunta, quanto prodotto con il bio-greggio può essere ulteriormente riciclato. Ad oggi, il riciclo chimico è l’unica soluzione per convertire i rifiuti di “plastica mista”. Un ciclo chiuso permette di sfruttare un quantitativo inferiore di materie prime, a vantaggio del saldo energetico complessivo.

Il riciclo chimico può quindi essere la soluzione migliore per il recupero della plastica e, conseguentemente, per il rafforzamento della sostenibilità delle vetture. La Casa dei quattro anelli ha pianificato un graduale aumento del ricorso ai materiali secondari, ottenuti dal riciclo. L’esempio più recente consiste nell’impiego del PET per la realizzazione dei rivestimenti della nuova Audi A3 (Qui la nostra prova).

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