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Un attacco informatico ha bloccato la produzione e le vendite dei veicoli Jaguar Land Rover

Nessuna fuga di dati, ma ripercussioni importanti sulle vendite e sulla catena di fornitura.

Un attacco informatico ha bloccato la produzione e le vendite dei veicoli Jaguar Land Rover
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Daniele Di Geronimo
Daniele Di Geronimo
Pubblicato il 2 set 2025

Quando parliamo di attacchi informatici siamo soliti pensare alla “sola” fuga di dati sensibili; in realtà questi fenomeni possono rappresentare un enorme problema per le aziende. Ne è una dimostrazione il caso che ha colpito Jaguar Land Rover nel fine settimana, alle prese in questi giorni con una grave interruzione delle attività produttive e commerciali.

Produzione ferma e immatricolazioni bloccate

L’attacco informatico avvenuto nel fine settimana ha messo fuori uso diversi sistemi interni dell’azienda, compromettendo in modo significativo la produzione e la possibilità di registrare nuovi veicoli. Per contenere l’impatto, JLR ha disattivato temporaneamente parte della propria infrastruttura IT, avviando una procedura di ripristino graduale che prosegue ancora oggi. L’operazione è ancora in corso e si svolge con estrema cautela per garantire il controllo del sistema prima della riattivazione completa. In questa fase, l’azienda ha precisato che non ci sono evidenze di furto di dati dei clienti, un aspetto particolarmente critico in situazioni di questo tipo.

L’interruzione dei sistemi ha avuto ripercussioni dirette sulla produzione nello stabilimento di Solihull, dove nascono modelli chiave come Range Rover e Range Rover Sport. Fonti interne all’azienda riportano un arresto delle attività produttive, mentre altre criticità si registrano sul fronte della catena di fornitura e nelle consegne delle auto già acquistate. Sebbene JLR non abbia confermato ufficialmente questi elementi, il blocco è evidente anche sul piano commerciale. In particolare, il 1° settembre, giorno tradizionalmente molto importante per le immatricolazioni nel Regno Unito, non è stato registrato alcun nuovo veicolo in alcune concessionarie.

Anche Tata, società madre di JLR, ha notificato l’incidente alla borsa indiana, definendolo un evento di sicurezza informatica, ma senza entrare nel dettaglio. Nonostante il blackout interno, il sito web pubblico del marchio appare pienamente operativo, compreso il configuratore online per la personalizzazione dei veicoli.

L’attacco informatico arriva in un momento delicato per JLR, che sta attraversando una fase di rilancio (che dovrà essere guidata dal nuovo CEO) con la transizione verso modelli più digitalizzati e una produzione sempre più connessa. Il ripristino completo dei sistemi non è ancora stato calendarizzato. L’azienda si limita a dichiarare che sta lavorando con la massima urgenza per riprendere le attività, ma l’assenza di una tempistica precisa lascia intendere che le operazioni richiederanno ancora tempo.
Qualcosa di simile (anche se all’epoca non si parlò di attacco esterno) accadde nel 2023 a Volkswagen che per 24 ore fu costretta al blocco della produzione delle vetture. Un nuovo episodio che mostra ancora una volta l’importanza della cybersecurity in un settore sempre più connesso e digitalizzato che deve affrontare anche questo tipo di insidie.

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