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Aston Martin Valhalla, tecnologia della Formula 1 per la supercar da 1.079 CV

Scopriamo nuovi segreti di questa supercar inglese

Aston Martin Valhalla, tecnologia della Formula 1 per la supercar da 1.079 CV
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 11 dic 2024

Sono passati diversi anni da quando Aston Martin aveva presentato la sua supercar Valhalla come concept. Adesso, dopo aver raccontato nel tempo alcune delle principali caratteristiche di questa vettura, per la casa automobilistica inglese è venuto il momento di raccontare maggiori dettagli della supercar dato che si sta avvicinando il momento delle consegne. La produzione, infatti, inizierà nel secondo trimestre del 2025. Inoltre, come sappiamo, l'esclusiva Aston Martin Valhalla sarà realizzata in solo 999 unità.

CARATTERISTICHE TECNICHE: TECNOLOGIA DA FORMULA 1

Aston Martin Valhalla promette prestazioni elevatissime e per realizzarla, il marchio inglese ha attinto a piene mani dalla tecnologia della Formula 1. Con questo modello, la casa automobilistica punta a voler offrire un'esperienza di guida e prestazioni superiori a quelle di supercar del calibro di Ferrari SF90 Stradale, Lamborghini Revuelto e McLaren Artura.

Il cuore pulsante di Aston Martin Valhalla è un V8 biturbo di 4,0 litri da 828 CV abbinato e tre motori elettrici (due dei quali azionano l'asse anteriore) che contribuiscono con altri 251 CV. Complessivamente, l'intero sistema ibrido Plug-in della supercar è in grado di erogare 1.079 CV e 1.100 Nm di coppia massima. Il tutto è abbinato ad una trasmissione DCT a 8 velocità realizzata per offrire tempi di cambiata rapidissimi. Le prestazioni sono ovviamente elevatissime. Il marchio inglese parla di 2,5 secondi per l'accelerazione da 0 a 100 km/h e di una velocità massima limitata elettronicamente a 350 km/h.

La supercar mette a disposizione diverse modalità di guida: Sport (quella di default), Pure EV, Sport+ e Race. Ogni modalità va ad intervenire sul funzionamento di diversi aspetti della vettura: motore, gestione del Torque Vectoring, funzionamento del sistema ibrido, sospensioni, aerodinamica attiva e sterzo.

I due motori elettrici sull'asse anteriore consentono a Valhalla non solo di avere la trazione integrale, ma anche di controllare in modo completamente indipendente la coppia applicata a ciascuna delle ruote anteriori (Torque Vectoring). I motori elettrici anteriori sono utilizzati anche per la retromarcia. In questo modo è possibile risparmiare peso sulla trasmissione posteriore. Un terzo motore elettrico è integrato nella trasmissione e fornisce ulteriore potenza alle ruote posteriori, oltre a fungere da avviamento/generatore per il motore endotermico.

Sebbene il sistema ibrido sia pensato soprattutto per offrire le massime prestazioni, la supercar può comunque muoversi in modalità solo elettrica con un'autonomia di 14 km. La velocità massima utilizzando i soli motori elettrici è di 140 km/h.

AERODINAMICA ATTIVA

La supercar inglese può contare anche su di una sofisticata aerodinamica attiva che sfrutta l'esperienza accumulata sulla Aston Martin Valkyrie. Il risultato di questo lavoro è una deportanza che raggiunge i 600 kg alla velocità di 240 km/h. Infatti, la nuova supercar dispone di diversi elementi aerodinamici come l'ala anteriore in gran parta nascosta alla vista che può essere piatta in posizione DRS per ridurre la resistenza aerodinamica o può essere inclinata verso l'alto per generare maggiore deportanza.

Invece, al posteriore l'ala a più elementi è piatta per generare un livello base di deportanza con una resistenza anche minima. Tuttavia, in modalità pista l'ala viene sollevata in alto per massimizzarne l'efficacia aereodinamica. La vettura inglese è gestita dall'Integrated Vehicle Dynamics Control (IVC) che controlla il funzionamento di sospensioni, freni, sterzo, aerodinamica attiva e sistemi di trasmissione per ottenere prestazioni ottimali, in base alla modalità di guida selezionata.

Aston Martin Valhalla è realizzata attorno ad una monoscocca in fibra di carbonio sviluppata da Aston Martin Performance Technologies (AMPT), utilizzando tecnologie della Formula 1, con l'obiettivo di massimizzare la rigidità e ridurre al minimo il peso. I telai ausiliari in alluminio sono fissati alla parte anteriore e posteriore della monoscocca. Davanti troviamo sospensioni push road. Al posteriore, invece, ci sono ammortizzatori adattivi Bilstein DTX.

Per tenere a bada le prestazioni elevatissime che è in grado di offrire questa supercar, Aston martin ha scelto di adottare un impianto frenante carboceramico con dischi da 410 mm sull'asse anteriore e da 390 mm su quello posteriore.

INTERNI ISPIRATI ALLA FORMULA 1

Per realizzare l'abitacolo, Aston Martin si ispirata al mondo del motorsport. Come sulla Valkyrie, la posizione di guida è quella tipica delle auto da corsa. Il design è minimalista ma non manca la tecnologia con ampi schermi per la strumentazione ed il sistema infotainment. I sedili racing sono realizzati in un unico pezzo di fibra di carbonio e sono stati progettati per offrire il massimo in termini di sostegno e comfort.

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