Amazon e Stellantis, addio allo SmartCockpit: finisce la collaborazione
Stellantis e Amazon: cala il sipario sullo SmartCockpit
La partnership tra Stellantis e Amazonper lo sviluppo dello SmartCockpit, ambizioso progetto di integrazione tecnologica a bordo dei veicoli, è ufficialmente giunta al capolinea. Lo hanno confermato le due società dopo un’inchiesta condotta da Reuters. La decisione, definita reciproca, segna un passo indietro importante nel percorso di trasformazione digitale del gruppo automobilistico nato dalla fusione tra FCA e PSA.
Annunciata nel 2022, l’alleanza tra il colosso tech di Seattle e il produttore di marchi come Jeep, Peugeot e Alfa Romeo aveva l’obiettivo di rivoluzionare l’esperienza a bordo. Il sistema avrebbe dovuto riconoscere il guidatore, adattare la configurazione del veicolo alle sue preferenze, dalla temperatura al percorso di navigazione più abituale, e perfino gestire dispositivi di domotica come l’illuminazione domestica.
PROGETTO NAUFRAGATO
Il progetto, noto internamente come “Digital Cabin” o “Project Quatro”, si basava sull’architettura elettronica STLA Brain, una delle tre componenti principali della piattaforma tecnologica ABC (Autodrive, Brain, Cockpit), al centro della strategia software di Stellantis. L’implementazione dello SmartCockpit era prevista nei modelli di serie tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.
Ma la collaborazione ha faticato a decollare, e oggi si inserisce in un contesto più ampio che vede molte case automobilistiche tradizionali alle prese con le difficoltà di adottare infrastrutture software avanzate. Il contrasto con player come Tesla è evidente: l’azienda di Elon Musk, grazie a un ecosistema digitale sviluppato internamente, riesce a rilasciare aggiornamenti da remoto, introdurre nuove funzioni e correggere bug con una rapidità e un’efficienza che la concorrenza fatica a eguagliare. Per Stellantis, invece, l’eterogeneità della gamma, con oltre 14 marchi e decine di modelli, e la complessità della rete di fornitori rappresentano ostacoli strutturali nell’adozione di un sistema software unificato.
SPIRAGLI E ALTERNATIVE
L’interruzione dello SmartCockpit non implica però una rottura totale tra le due aziende. Stellantis continuerà a utilizzare Amazon Web Services per l’archiviazione e la gestione dei dati, e l’assistente vocale Alexa rimarrà presente su alcuni modelli. L’accordo prevede inoltre che Stellantis versi ad Amazon compensi per l’uso del software in ogni veicolo e, in cambio, riceva commissioni legate ai servizi digitali sottoscritti dai clienti a bordo, come l’abbonamento al servizio musicale di Amazon.
Secondo fonti vicine al dossier, Stellantis starebbe valutando di proseguire lo sviluppo del cockpit digitale basandosi su sistemi operativi alternativi, come Android Automotive di Google, già adottato da diversi costruttori. Amazon, dal canto suo, sembra intenzionata a non abbandonare il settore, anche se gran parte del personale coinvolto nel progetto Digital Cabin è stato ricollocato o ha lasciato l’azienda.